Le dimissioni che non arrivano
Un presidente diverso per il Parco di Porto Conte.
Dopo due mesi e mezzo di attività frenetica per far fronte alle emergenze estive e all’elaborazione della nuova squadra amministrativa fatta e composta dalla giunta e dalle commissioni, il Consiglio Comunale deve assolutamente dedicarsi anche al rinnovo degli organi del Parco regionale di Porto Conte.
Adempimento primario ed atto assolutamente necessario è la revoca dell'attuale Presidente che, con un minimo di onestà intellettuale, avrebbe dovuto convocare subito l’assemblea per rassegnare le proprie dimissioni dando un segnale di buona politica.
Questo non tanto perché espressione della vecchia maggioranza, ma perché chi attualmente ricopre la massima carica del Parco è stato numericamente sfiduciato dagli elettori nelle elezioni appena svolte.
Questo non tanto perché espressione della vecchia maggioranza, ma perché chi attualmente ricopre la massima carica del Parco è stato numericamente sfiduciato dagli elettori nelle elezioni appena svolte.
Capisco che rinunciare allo stipendio non è cosa facile (3.718 Euro al mese che fino al mese di aprile erano oltre 4.100) se poi vengono rapportati all'impegno profuso abbiamo chiaramente sotto gli occhi il classico esempio di spreco della cosa pubblica senza nessun ritegno e rispetto per la crisi economica che con i nostri concittadini stiamo attraversando.
Un Consiglio di Amministrazione che viene convocato per dodici volte nel 2010, quattordici nel 2011 e solo sei nel 2012, o è troppo "superpagato" o non ha voglia di fare niente... e pur non entrando nel merito dell'operato svolto non posso non sottolineare lo spreco e lo sperpero.
Dobbiamo adesso preoccuparci di chi, invece, lavora seriamente e professionalmente come i giovani collaboratori, tutti retribuiti “a progetto”, che concretizzano le attività programmate da un direttore come Vittorio Gazale che è un’eccellenza nel suo campo.
È ora che questi highlander delle poltrone improduttive finiscano!
Bisogna prendere esempio da questi comportamenti negativi, dalle dimissioni che non arrivano, dagli sprechi generalizzati e a quelli ad personam per spiegare ai giovani che la politica non è assolutamente questo e che il nuovo Presidente, che verrà nominato in questi giorni, dovrà rappresentare politicamente un nuovo metodo di lavoro che valorizzi l’intero sistema delle aree protette con un azione basata sulla trasparenza, efficienza, efficacia, serietà ed economicità per far si che il Parco, che è una delle ricchezze più importanti del nostro territorio, diventi un valore aggiunto in termini di produttività.
Un Consiglio di Amministrazione che viene convocato per dodici volte nel 2010, quattordici nel 2011 e solo sei nel 2012, o è troppo "superpagato" o non ha voglia di fare niente... e pur non entrando nel merito dell'operato svolto non posso non sottolineare lo spreco e lo sperpero.
Dobbiamo adesso preoccuparci di chi, invece, lavora seriamente e professionalmente come i giovani collaboratori, tutti retribuiti “a progetto”, che concretizzano le attività programmate da un direttore come Vittorio Gazale che è un’eccellenza nel suo campo.
È ora che questi highlander delle poltrone improduttive finiscano!
Bisogna prendere esempio da questi comportamenti negativi, dalle dimissioni che non arrivano, dagli sprechi generalizzati e a quelli ad personam per spiegare ai giovani che la politica non è assolutamente questo e che il nuovo Presidente, che verrà nominato in questi giorni, dovrà rappresentare politicamente un nuovo metodo di lavoro che valorizzi l’intero sistema delle aree protette con un azione basata sulla trasparenza, efficienza, efficacia, serietà ed economicità per far si che il Parco, che è una delle ricchezze più importanti del nostro territorio, diventi un valore aggiunto in termini di produttività.
Mariano Melis è consigliere comunale eletto nella Lista Lubrano.
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