Un solo medico per duemila pazienti diabetici
Lo sfogo di un cittadino che attende risposte dalla Asl.
Pubblichiamo di seguito la lettera di un cittadino che denuncia le carenze del sistema ospedaliero algherese con particolare riferimento al servizio Diabetologia.
Pubblichiamo di seguito la lettera di un cittadino che denuncia le carenze del sistema ospedaliero algherese con particolare riferimento al servizio Diabetologia.
Ospedale civile |
Con profonda amarezza e con grande delusione devo constatare, lo faccio anche nome degli oltre duemila pazienti dell'Unità di Diabetologia di Alghero e dei tanti cittadini che hanno a cuore le sorti della sanità algherese, come "l'esigenza di salute dei cittadini" ha suscitato poco interesse nella direzione della ASL di Sassari. Infatti dopo le numerose sollecitazioni per porre rimedio alla situazione venutasi a creare nell'Unità di Diabetologia, rimasta con un solo diabetologo per la sospensione del contratto fatto scadere anticipatamente il 31 dicembre 2012, anziché il 31 maggio 2013, del medico che un anno e mezzo fa, è arrivato per sopperire alle difficoltà di un reparto rimasto, come oggi, con un solo diabetologo, il direttore generale della ASL aveva promesso a suo tempo una soluzione in tempi brevissimi.
Prima, si era parlato che entro i primi dieci giorni di gennaio si sarebbe provveduto a sostituire il medico ritornato all'Asl di appartenenza, poi che entro il 25 si sarebbe garantita la soluzione del problema dell'Unità di Diabetologia, con l'invio di un diabetologo, in attesa dell'espletamento della selezione per il la copertura del posto vacante. Ma il tempo è trascorso, fino ad ora nulla di fatto.
E' stato si, bandito il concorso: sono scaduti il 22 gennaio i termini per la presentazione delle domande, ma a tutt'oggi, ci consta, che non sia stata nemmeno nominata la commissione esaminatrice.
Volendo, viste le grandi difficoltà dell' Unità di Diabetologia, con un minimo di programmazione, il concorso si poteva espletare in tempi brevi.
Ma la programmazione non esiste, chi coordina i servizi diabetologici, sapeva già da tempo quale situazione si sarebbe venuta a creare, ma nulla è stato fatto per affrontare, per tempo il problema.
Ma cosa importa, i pazienti hanno la pelle dura e possono aspettare! E la continuità terapeutica, cos'è!
Da parte dei vertici della ASL, un comportamento grave, che ricade come sempre sui pazienti, ormai stanchi di aspettare di ricevere l’attenzione dovuta, su una patologia cronica in crescita, che necessita per il trattamento e la prevenzione delle complicanze di un forte impegno, sopratutto dal punto di vista sanitario.
Ma qui non solo non si vuole fare prevenzione delle complicanze, ma è a rischio anche la cura della malattia stessa.
Spero ancora che si abbia la sensibilità di far si che, questa diffusa malattia sociale, in rapida ed allarmante espansione, possa essere validamente curata, senza perpetrare azioni dirette più ad applicare rigide pratiche burocratiche, che non alla tutela del diritto alla salute.
Se si vuole attuare la politica del risparmio al sistema sanitario, lo si può fare, ma senza ledere alcun diritto fondamentale di cura.
Il risparmio se si vuole lo si può fare, certamente non con i tagli all'assistenza, forse basterebbe monitorare meglio la spesa.
Che sia in atto, da tempo la volontà di un declassamento, dei servizi sanitari ad Alghero, lo sappiamo benissimo, lo conferma la bozza dell'atto aziendale presentato dall'Asl n. 1.
Ridimensionamento che non può essere accettato ne dai cittadini, e spero, tanto meno dal sindaco, quale tutore della salute pubblica, e dai nostri Rappresentanti a livello comunale e regionale.
Dall'affollatissimo incontro tra i cittadini, gli operatori sanitari, il sindaco, il consigliere regionale Bruno ed il Comitato Locale per la tutela della Sanità, è emersa con forza la volontà da parte di tutti, di attuare azioni forti contro il ridimensionamento e declassamento dei servizi Sanitari di Alghero.
Siamo stanchi di essere considerati figli illegittimi di questa azienda, poiché, purtroppo, le carenze ed il depotenziamento dei servizi non riguardano solo il servizio di Diabetologia.
Speravo che i vertici dell' ASL sarebbero state più sensibili al diritto fondamentale della tutela della salute e della vita. Noi cittadini, utenti e pazienti abbiamo bisogno di risposte certe e puntuali. E' un nostro diritto averle ed un dovere delle Istituzioni darle.
Lettera firmata
nome e per conto di tutti i cittadini che attendono
risposte dai vertici ASL
Prima, si era parlato che entro i primi dieci giorni di gennaio si sarebbe provveduto a sostituire il medico ritornato all'Asl di appartenenza, poi che entro il 25 si sarebbe garantita la soluzione del problema dell'Unità di Diabetologia, con l'invio di un diabetologo, in attesa dell'espletamento della selezione per il la copertura del posto vacante. Ma il tempo è trascorso, fino ad ora nulla di fatto.
E' stato si, bandito il concorso: sono scaduti il 22 gennaio i termini per la presentazione delle domande, ma a tutt'oggi, ci consta, che non sia stata nemmeno nominata la commissione esaminatrice.
Volendo, viste le grandi difficoltà dell' Unità di Diabetologia, con un minimo di programmazione, il concorso si poteva espletare in tempi brevi.
Ma la programmazione non esiste, chi coordina i servizi diabetologici, sapeva già da tempo quale situazione si sarebbe venuta a creare, ma nulla è stato fatto per affrontare, per tempo il problema.
Ma cosa importa, i pazienti hanno la pelle dura e possono aspettare! E la continuità terapeutica, cos'è!
Da parte dei vertici della ASL, un comportamento grave, che ricade come sempre sui pazienti, ormai stanchi di aspettare di ricevere l’attenzione dovuta, su una patologia cronica in crescita, che necessita per il trattamento e la prevenzione delle complicanze di un forte impegno, sopratutto dal punto di vista sanitario.
Ma qui non solo non si vuole fare prevenzione delle complicanze, ma è a rischio anche la cura della malattia stessa.
Spero ancora che si abbia la sensibilità di far si che, questa diffusa malattia sociale, in rapida ed allarmante espansione, possa essere validamente curata, senza perpetrare azioni dirette più ad applicare rigide pratiche burocratiche, che non alla tutela del diritto alla salute.
Se si vuole attuare la politica del risparmio al sistema sanitario, lo si può fare, ma senza ledere alcun diritto fondamentale di cura.
Il risparmio se si vuole lo si può fare, certamente non con i tagli all'assistenza, forse basterebbe monitorare meglio la spesa.
Che sia in atto, da tempo la volontà di un declassamento, dei servizi sanitari ad Alghero, lo sappiamo benissimo, lo conferma la bozza dell'atto aziendale presentato dall'Asl n. 1.
Ridimensionamento che non può essere accettato ne dai cittadini, e spero, tanto meno dal sindaco, quale tutore della salute pubblica, e dai nostri Rappresentanti a livello comunale e regionale.
Dall'affollatissimo incontro tra i cittadini, gli operatori sanitari, il sindaco, il consigliere regionale Bruno ed il Comitato Locale per la tutela della Sanità, è emersa con forza la volontà da parte di tutti, di attuare azioni forti contro il ridimensionamento e declassamento dei servizi Sanitari di Alghero.
Siamo stanchi di essere considerati figli illegittimi di questa azienda, poiché, purtroppo, le carenze ed il depotenziamento dei servizi non riguardano solo il servizio di Diabetologia.
Speravo che i vertici dell' ASL sarebbero state più sensibili al diritto fondamentale della tutela della salute e della vita. Noi cittadini, utenti e pazienti abbiamo bisogno di risposte certe e puntuali. E' un nostro diritto averle ed un dovere delle Istituzioni darle.
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nome e per conto di tutti i cittadini che attendono
risposte dai vertici ASL
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