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Bruno è il sindaco meno votato dal 1994 ad oggi
Scelto solo da un quarto dei cittadini aventi diritto al voto.
Bruno ha vinto. In bocca al lupo a Bruno. Alghero ha scelto il nuovo sindaco col voto di ¼ del suo corpo elettorale.
Rispettiamo la volontà popolare e continuiamo a lavorare per Alghero. Grazie gli Algheresi che col loro voto hanno manifestato fiducia e apprezzamento verso la coalizione di centrodestra e sardista. Grazie a Salaris che è un’importante risorsa del centrodestra algherese.
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Tedde |
Rispettiamo la volontà popolare e continuiamo a lavorare per Alghero. Grazie gli Algheresi che col loro voto hanno manifestato fiducia e apprezzamento verso la coalizione di centrodestra e sardista. Grazie a Salaris che è un’importante risorsa del centrodestra algherese.
Dalla crisi di giunta ai "gratta e sosta"
E dei "parcheggini" e dei 31 dipendenti di supermercati si nessuno si preoccupa.
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Marco Tedde |
Si fa un gran parlare ad Alghero della crisi di giunta, delle pernacchie del Sindaco al PD e ad Alguerosa e del "gratta e sosta".
Un oggetto ad oggi misterioso che dovrebbe consentire la sostituzione dei palmari dei collaboratori del gestore dei parcheggi il cui contratto è in scadenza.
Ferragosto e il pienone assicurato
Occorre che pubblicamente la filiera imprenditoriale turistica si esprima.
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Marco Tedde |
Un sindaco-albergatore che il 10 di agosto presenta e promuove tre giorni di eventi ad Alghero per Ferragosto, con delibere pubblicate solo il 12 e 13 di agosto, suscita non poche preoccupazioni.
Prevedere le manifestazioni per i tre giorni in cui ad Alghero vi è comunque il pienone non serve a granché, se non a dire “anche noi qualcosa l’abbiamo fatta”.
Autodafé in salsa catalana per Lubrano
Il Sindaco rappresenta tutti i cittadini e non può prostrarsi spartendo poltrone al solo fine di conservare la propria.
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Marco Tedde |
Il mortificante aut aut del Pd al Sindaco in materia di spartizione dei posti in Giunta e in quelli di sottogoverno ha proprio le sembianze di un ’”Autodafé” della Sacra Inquisizione.
Era un rito che si svolgeva in una piazza in cui, dopo una processione pubblica dei colpevoli e la lettura della sentenza, i condannati venivano vestiti con sacchi e berretti da somaro e frustati fino ad arrivare alla messa al rogo del condannato che, se s’era pentito, veniva invece frustrato.
Ebbene, dopo il famoso decalogo e il prendere o lasciare che Lubrano aveva cercato di imporre in modo maldestro al PD -che lo aveva rinviato al mittente in malo modo - il Sindaco ha avviato un percorso pubblico di riflessione e pentimento che pare proprio un “Autodafé”.
Assoluta delusione
Piazza Civica, opinioni a confronto sul primo anno dell'amministrazione Lubrano. Leggi le domande.
Alla luce degli impegni assunti nel programma elettorale e nelle dichiarazioni programmatiche del Sindaco in Consiglio Comunale, che giudizio dà al primo anno dell'amministrazione Lubrano?
Il giudizio è di assoluta delusione. L’Amministrazione Lubrano si è caratterizzata per l’inadeguatezza ad affrontare e risolvere i problemi della città e, ancor prima, di capirne la qualità e la portata.
Fin dai primi passaggi politici e amministrativi è emerso che il Sindaco non sapeva cosa volesse dire “amministrazione” e non riusciva a focalizzare il perimetro e le volontà politiche di una maggioranza composita e mal assemblata.
Lubrano pone un impegno straordinario negli annunci vuoti e nelle conferenze stampa eteree che rappresentano con forme verbali ciò che plasticamente in questo periodo la nuova Amministrazione ha dimostrato con azioni (poche e modeste) ed omissioni pesanti.
L’operazione di sincretismo politico del Sindaco Lubrano, che ha vanamente tentato di saldare elementi appartenenti a opposte ideologie, ha dimostrato di essere arrivata al “default” dopo aver mosso i primi passi. Di fatto è deceduta in culla. Ed è bizzarro che invece di fare azione di amalgama e riequilibrio Lubrano abbia relegato in un cantuccio della scena politica il PD riformista e valorizzato contro natura le istanze della sinistra radicale e dei centri sociali.
Per velare questo stato di assoluta confusione e incapacità ad affrontare i temi amministrativi Lubrano ha avviato una vera e propria “giaculatoria politica” fatta di lagne e lamentazioni che si possono riassumere nella locuzione “la colpa è del centrodestra”, dimenticando che il Centrodestra oltre ad avere cambiato in positivo il volto della città non è più al governo della città da 19 mesi.
Ha poi proseguito col “mantra” del buco di bilancio, salvo poi dimostrare con la sua firma sulle delibere in materia finanziaria – e quelle dei revisori dei conti – che era solo una sua strumentale fantasia. Per contraddirsi platealmente sul punto ha poi nominato assessore alle finanze uno dei pilastri finanziari del Centrodestra, revisore dei conti per due mandati e Presidente Secal.
Sono stati fatti i passi necessari e sono state poste le basi per la realizzazione del programma elettorale?
Dopo un anno la maggioranza e l’amministrazione si contorcono attorno ai nodi delle poltrone e non si vede all’orizzonte un minimo indizio che faccia comprendere la direzione verso cui vuole andare il Sindaco. La programmazione è assente ma è altrettanto assente anche la gestione ordinaria e l’elementare contrasto alla situazione di crisi.
Quali impegni sono stati mantenuti e quali no?
Gli impegni elettorali dei primi cento giorni sono stati completamente disattesi: la promessa di far lavorare i nostri giovani disoccupati nelle società partecipate, di premiare con incentivi e sgravi Imu le aziende private che avessero assunto sono rimaste lettera morta. Ed è stato completamente dimenticato l'impegno solenne di ridurre allo 0,20 l'Imu per la prima casa e allo 0,56 quella per le attività produttive. Abbiamo visto com'è andata: Alghero ha le aliquote più alte in Sardegna. Per non dimenticare i bizzarri “architetti di quartiere” che sono rimasti negli annali della propaganda elettorale più inutile.
Nell’oblio più totale è finita la promessa dell’Ufficio “Abitare ad Alghero”, che avrebbe dovuto favorire accordi fra proprietari di appartamenti e conduttori al fine di far ottenere agevolazioni fiscali ai primi – anche con polizze fideiussorie a carico del comune per garantirli da eventuali morosità – e aiuti ai secondi. S’è perso per strada anche il fantomatico “Fondo di garanzia e solidarietà” che avrebbe dovuto assistere le famiglie bisognose e le giovani coppie.
Tutti gli altri impegni sono rimasti lettera morta, compresi anche quelli più "naïf" come gli incontri settimanali coi cittadini algheresi presso la sede di via Columbano.
Se può, le chiediamo di supportare le sue argomentazioni nel merito e nel metodo di quelle che ritiene le più importanti decisioni, comportamenti, e azioni (o inazioni) dell'amministrazione.
Le uniche azioni significative fatte per la città non sono state altro che tentativi affannati di proseguire i procedimenti amministrativi e le opere pubbliche avviati dalla precedente Amministrazione.
La circonvallazione e la riqualificazione del percorso che da Scalo Tarantiello conduce alla Piazza Sulis, che sono entrambi a rischio di definanziamento per i ritardi accumulati, la prosecuzione del terzo lotto della Passeggiata Barcellona e il progetto per contrastare l’erosione della falesia di Capo Caccia sono gli episodi più emblematici.
Tutto il resto sono ritardi, omissioni e azioni contraddistinte dalla scarsa competenza amministrativa e dalla memoria corta. Il Museo della Città, realizzato, finanziato ed allestito dalla precedente Amministrazione è chiuso. Pare per infiltrazioni la cui eliminazione la precedente Amministrazione aveva però finanziato.
Non si parla di PUC, Piano di utilizzo dei litorali e programmazione urbanistica. Anzi, si evita accuratamente di convocare la competente commissione.
Abbiamo perso un finanziamento regionale di 800.000 – il cosidetto POIC che, peraltro, era stato ideato dalla precedente Amministrazione in accordo con la RAS – per aver presentato la domanda fra gli ultimi. E, quindi, oltre al danno la beffa. Anche il finanziamento da 800.000 euro per il completamento delle area artigianale Ungias – Galantè è stato perso perché l’opera non è stata inserita nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche. Abbiamo perso oltre 1.325.000 euro alla fine dello scorso anno, che non potranno essere recuperati. E l’elenco potrebbe continuare per qualche pagina.
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Marco Tedde |
Il giudizio è di assoluta delusione. L’Amministrazione Lubrano si è caratterizzata per l’inadeguatezza ad affrontare e risolvere i problemi della città e, ancor prima, di capirne la qualità e la portata.
Fin dai primi passaggi politici e amministrativi è emerso che il Sindaco non sapeva cosa volesse dire “amministrazione” e non riusciva a focalizzare il perimetro e le volontà politiche di una maggioranza composita e mal assemblata.
Lubrano pone un impegno straordinario negli annunci vuoti e nelle conferenze stampa eteree che rappresentano con forme verbali ciò che plasticamente in questo periodo la nuova Amministrazione ha dimostrato con azioni (poche e modeste) ed omissioni pesanti.
L’operazione di sincretismo politico del Sindaco Lubrano, che ha vanamente tentato di saldare elementi appartenenti a opposte ideologie, ha dimostrato di essere arrivata al “default” dopo aver mosso i primi passi. Di fatto è deceduta in culla. Ed è bizzarro che invece di fare azione di amalgama e riequilibrio Lubrano abbia relegato in un cantuccio della scena politica il PD riformista e valorizzato contro natura le istanze della sinistra radicale e dei centri sociali.
Per velare questo stato di assoluta confusione e incapacità ad affrontare i temi amministrativi Lubrano ha avviato una vera e propria “giaculatoria politica” fatta di lagne e lamentazioni che si possono riassumere nella locuzione “la colpa è del centrodestra”, dimenticando che il Centrodestra oltre ad avere cambiato in positivo il volto della città non è più al governo della città da 19 mesi.
Ha poi proseguito col “mantra” del buco di bilancio, salvo poi dimostrare con la sua firma sulle delibere in materia finanziaria – e quelle dei revisori dei conti – che era solo una sua strumentale fantasia. Per contraddirsi platealmente sul punto ha poi nominato assessore alle finanze uno dei pilastri finanziari del Centrodestra, revisore dei conti per due mandati e Presidente Secal.
Sono stati fatti i passi necessari e sono state poste le basi per la realizzazione del programma elettorale?
Dopo un anno la maggioranza e l’amministrazione si contorcono attorno ai nodi delle poltrone e non si vede all’orizzonte un minimo indizio che faccia comprendere la direzione verso cui vuole andare il Sindaco. La programmazione è assente ma è altrettanto assente anche la gestione ordinaria e l’elementare contrasto alla situazione di crisi.
Quali impegni sono stati mantenuti e quali no?
Gli impegni elettorali dei primi cento giorni sono stati completamente disattesi: la promessa di far lavorare i nostri giovani disoccupati nelle società partecipate, di premiare con incentivi e sgravi Imu le aziende private che avessero assunto sono rimaste lettera morta. Ed è stato completamente dimenticato l'impegno solenne di ridurre allo 0,20 l'Imu per la prima casa e allo 0,56 quella per le attività produttive. Abbiamo visto com'è andata: Alghero ha le aliquote più alte in Sardegna. Per non dimenticare i bizzarri “architetti di quartiere” che sono rimasti negli annali della propaganda elettorale più inutile.
Nell’oblio più totale è finita la promessa dell’Ufficio “Abitare ad Alghero”, che avrebbe dovuto favorire accordi fra proprietari di appartamenti e conduttori al fine di far ottenere agevolazioni fiscali ai primi – anche con polizze fideiussorie a carico del comune per garantirli da eventuali morosità – e aiuti ai secondi. S’è perso per strada anche il fantomatico “Fondo di garanzia e solidarietà” che avrebbe dovuto assistere le famiglie bisognose e le giovani coppie.
Tutti gli altri impegni sono rimasti lettera morta, compresi anche quelli più "naïf" come gli incontri settimanali coi cittadini algheresi presso la sede di via Columbano.
Se può, le chiediamo di supportare le sue argomentazioni nel merito e nel metodo di quelle che ritiene le più importanti decisioni, comportamenti, e azioni (o inazioni) dell'amministrazione.
Le uniche azioni significative fatte per la città non sono state altro che tentativi affannati di proseguire i procedimenti amministrativi e le opere pubbliche avviati dalla precedente Amministrazione.
La circonvallazione e la riqualificazione del percorso che da Scalo Tarantiello conduce alla Piazza Sulis, che sono entrambi a rischio di definanziamento per i ritardi accumulati, la prosecuzione del terzo lotto della Passeggiata Barcellona e il progetto per contrastare l’erosione della falesia di Capo Caccia sono gli episodi più emblematici.
Tutto il resto sono ritardi, omissioni e azioni contraddistinte dalla scarsa competenza amministrativa e dalla memoria corta. Il Museo della Città, realizzato, finanziato ed allestito dalla precedente Amministrazione è chiuso. Pare per infiltrazioni la cui eliminazione la precedente Amministrazione aveva però finanziato.
Non si parla di PUC, Piano di utilizzo dei litorali e programmazione urbanistica. Anzi, si evita accuratamente di convocare la competente commissione.
Abbiamo perso un finanziamento regionale di 800.000 – il cosidetto POIC che, peraltro, era stato ideato dalla precedente Amministrazione in accordo con la RAS – per aver presentato la domanda fra gli ultimi. E, quindi, oltre al danno la beffa. Anche il finanziamento da 800.000 euro per il completamento delle area artigianale Ungias – Galantè è stato perso perché l’opera non è stata inserita nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche. Abbiamo perso oltre 1.325.000 euro alla fine dello scorso anno, che non potranno essere recuperati. E l’elenco potrebbe continuare per qualche pagina.
Al di là delle preconcette ed isteriche chiusure non c’è un idea chiara su cosa deve essere fatto a Maria Pia. Siamo in forte ritardo sul problema del Campo Rom (per il quale abbiamo perso un finanziamento di oltre 400.000 euro), non è stato ancora affrontato quello della eutrofizzazione che altera il cromatismo del litorale di Maria Pia. La situazione del decoro e dell’igiene urbana è disastrosa. Sul futuro delle partecipate v’è una coltre di nebbia. Meta, dopo la pantomima dei “casting” ha perso il proprio ruolo: non viene fatta la promozione del territorio e la programmazione degli eventi che negli anni passati hanno vivacizzato il panorama culturale e attirato flussi turistici. Il San Michel, il Cap d’Any e il Festivalalguer, simbolo di un Alghero che si stagliava con grande forza nello scenario turistico regionale e non solo, sono state abbandonate. È a rischio la stessa esistenza della Alghero in House e della Secal, e l’Amministrazione non ha ancora pensato a come affrontare i rigori della vigente normativa per entrambe e la cessazione del 2013 delle risorse regionali per la prima. Si profila, purtroppo, una stagione estiva triste e asfittica.
La struttura amministrativa, che è stata la colonna portante dei precedenti mandati, è fortemente demotivata perché percepisce e sente lo scarso peso specifico dell’Amministrazione. Insomma, una vera e propria “Caporetto”.
Nonostante tutto l’opposizione spera ancora che chi ha vinto le elezioni col motto “so cosa fare e come farlo” riesca finalmente a incardinarsi sui binari di una proficua amministrazione. Siamo convinti che chi ha vinto le elezioni abbia il dovere di amministrare.
Marco Tedde è capogruppo del Pdl in Consiglio Comunale. È stato sindaco di Alghero.
La struttura amministrativa, che è stata la colonna portante dei precedenti mandati, è fortemente demotivata perché percepisce e sente lo scarso peso specifico dell’Amministrazione. Insomma, una vera e propria “Caporetto”.
Nonostante tutto l’opposizione spera ancora che chi ha vinto le elezioni col motto “so cosa fare e come farlo” riesca finalmente a incardinarsi sui binari di una proficua amministrazione. Siamo convinti che chi ha vinto le elezioni abbia il dovere di amministrare.
Marco Tedde è capogruppo del Pdl in Consiglio Comunale. È stato sindaco di Alghero.
Leggi gli interventi:
- Tonino Baldino: "Elementi per avviare il cambiamento ci sono"
- Mario Bruno: "Se si cambia passo il centrosinistra ce la può fare"
- Mario Conoci: "Spariti i grandi temi, langue la cura ordinaria"
- Giorgia Distefano: "Un anno di nulla"
- Carlo Mannoni: "La sindrome del paguro bernardo"
- Gianni Piredda: "Una pagella con voti misti"
- Maria Graziella Serra: "Mi aspettavo di più"
- Marco Tedde: "Assoluta delusione"
Cronaca di una morte annunciata
Triste storia quella del tribunale di Alghero.
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Marco Tedde |
Una triste storia quella del Tribunale di Alghero che va "diritto" verso la chiusura.
Il sindaco aveva convocato un consiglio comunale aperto, aveva garantito agli algheresi che lo avrebbe difeso con le unghie e con i denti, ha impugnato al Tar un provvedimento del presidente del Tribunale e oggi scopriamo che tutto ciò era "fuffa".
Tsunami grillino da non drammatizzare
Rinnovamento della classe politica nazionale e impegno amministrativo sono gli imperativi che emergono da questa tornata elettorale.
Lo tsunami elettorale ed il voto grillino debbono essere guardati con attenzione ma non debbono essere sopravvalutati e drammatizzati.
Vanno esaminati con serenità: costituiscono una forte richiesta d'aiuto della società civile contro la crisi economica e urla di protesta contro una classe politica spesso distratta, poco impegnata a difesa dei territori e, non di rado, disonesta.
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Marco Tedde |
Vanno esaminati con serenità: costituiscono una forte richiesta d'aiuto della società civile contro la crisi economica e urla di protesta contro una classe politica spesso distratta, poco impegnata a difesa dei territori e, non di rado, disonesta.
Lubrano tolga le vesti di Capitan Tentenna
Promozione e valorizzazione del territorio assenti nonostante la crisi stia aggredendo il tessuto economico ma anche quello sociale.
Il sindaco aveva garantito la nomina del presidente di Meta entro Natale, poi entro il 10 febbraio e ora entro il 6 marzo.
Ben otto assemblee a ciò finalizzate sono andate deserte.
Gli abbiamo creduto e gli abbiamo dato fiducia. Ora la misura è colma.
Il paradosso dell'Imu agevolata
L'effetto depressivo delle aliquote fissate dall'amministrazione è sempre più evidente.
L'aver appesantito le aliquote base previste dalla legge ha costituito una pesante aggressione al nostro tessuto economico che presenta ferite che sanguineranno ancora per lungo tempo.
In campagna elettorale il candidato Lubrano aveva garantito la riduzione dell'aliquota per l'abitazione principale allo 0,20 e quella per le attività produttive allo 0,56.
Sappiamo come è andata: la prima è stata fissata allo 0,45 e la seconda allo 0,98. Una vera e propria batosta fiscale che fa annaspare i bilanci delle famiglie e toglie ossigeno alle imprese cittadine.
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Marco Tedde |
In campagna elettorale il candidato Lubrano aveva garantito la riduzione dell'aliquota per l'abitazione principale allo 0,20 e quella per le attività produttive allo 0,56.
Sappiamo come è andata: la prima è stata fissata allo 0,45 e la seconda allo 0,98. Una vera e propria batosta fiscale che fa annaspare i bilanci delle famiglie e toglie ossigeno alle imprese cittadine.
Blečić e Monte, solidarietà e condanna
Solidarietà per gli attacchi razzisti ma anche ad Alguer.it oggetto di tentativi di censura.
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Marco Tedde |
I commenti e le critiche [apparse nei commenti dei lettori ad un articolo di alguer.it, NdR] a Blečić basate sulla sua nazionalità debbono essere respinti perché caratterizzate da inciviltà che non alberga nella nostra comunità.
Questo è il motivo per cui esprimiamo a Blečić la nostra vicinanza e la nostra più convinta solidarietà e condanniamo in modo fermo queste dichiarazioni.
Così come esprimiamo ferma condanna per ogni manifestazione di intolleranza basata su differenze razziali, religiose, di censo, di orientamento sessuale ma anche su differenti convinzioni politiche.
E questo ci costringe a ricordare lo scivolone di Blečić che dichiarò che un PUC fatto da Marco Tedde non poteva essere accettato: quasi a dire che l’attività di programmazione fatta dai suoi avversari politici dovesse essere rigettata a prescindere dai contenuti.
Alghero fuori dal progetto @ll- In
La giunta si dimentica di deliberare.
L’amministrazione si dimentica di deliberare. Alghero esclusa dalla possibilità di avere centri di assistenza informatica denominati @ll- In, attrezzati a cura della Regione Sardegna con l’utilizzo di fondi comunitari.
La stampa ha pubblicato con la giusta enfasi la notizia dell’operatività nel territorio regionale di numerosi centri di assistenza informatica denominati @ll- In, attrezzati a cura della Regione Sardegna,
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Marco Tedde |
La stampa ha pubblicato con la giusta enfasi la notizia dell’operatività nel territorio regionale di numerosi centri di assistenza informatica denominati @ll- In, attrezzati a cura della Regione Sardegna,
“con l’utilizzo di fondi comunitari, che mettono a disposizione postazioni multimediali utilizzabili dagli utenti direttamente o con l’assistenza di personale dedicato per operazioni quali la consultazione del sito istituzionale della Regione Sardegna o di siti di altre pubbliche amministrazioni”.
Non è una "mission impossible", se gioca tutta la squadra
Quo vadis, Architettura ad Alghero? Leggi i quesiti » |
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Marco Tedde |
Credo che la Regione, a partire dal 2005 e fino ai giorni nostri, abbia sottovalutato l’importanza del Dipartimento (allora Facoltà). In quell’anno destò sconcerto la scelta della Giunta Soru di ridurre le risorse alla Facoltà di Architettura del 35%. L’anno successivo furono ridotte addirittura del 44%. In quegli anni fu perpetrata una drastica quanto ingiustificata riduzione dei finanziamenti che passarono dai 2 milioni e 130 mila euro del 2003 ai 750 mila euro del 2006. Fino ad arrivare al 2008, quando Sassari ed Alghero vennero fittiziamente associate fino a costituire un'unica città e ad Architettura venne impedito di fruire dei finanziamenti per l'Università diffusa. Alghero venne considerata rispetto a Sassari come Rho nei confronti di Milano, con sistemi di servizi e trasporti funzionanti come se si trattasse di un unico agglomerato urbano.
Sappiamo che così non è: Alghero non è un quartiere di Sassari e un Dipartimento con sede nella nostra città deve essere considerato una sede decentrata con finanziamenti dedicati così come accade a Olbia, Oristano, Nuoro e Iglesias che hanno ricevuto 6 milioni di euro. E non può sottacersi che ad oggi neanche la Giunta Regionale in carica ha ascoltato le nostre accorate e reiterate richieste di maggiore attenzione.
2. Credo che la Regione debba riconsiderare con attenzione e ragionevolezza la situazione, fornendo al Dipartimento quei mezzi finanziari che in questi anni sono venuti a mancare.
2. Credo che la Regione debba riconsiderare con attenzione e ragionevolezza la situazione, fornendo al Dipartimento quei mezzi finanziari che in questi anni sono venuti a mancare.
In quest’ottica è indispensabile che tutte le forze politiche, ed i nostri Consiglieri Regionali "in primis", senza distinzione di casacca, lavorino con maggiore determinazione per arrivare all’obbiettivo di ottenere risorse sufficienti.
L'Università deve garantire in termini di risorse finanziarie ed umane tutto ciò che occorre per la didattica, il funzionamento, la gestione, i servizi e la manutenzione ordinaria.
Dal suo canto il Comune di Alghero deve continuare, nei limiti del possibile, a consentire l’utilizzo degli immobili necessari, garantendone la manutenzione straordinaria. Credo che l’Amministrazione di Alghero in questi anni abbia fatto la sua parte, facendo sacrifici e affrontando difficoltà economiche e, soprattutto, politiche.
3. Non so di quanti spazi necessiti Architettura. Ce lo potranno dire i tecnici. Ma so che affidare l’uso del Pou Salit, dell’Ex Asilo Sella, dell’Ex Caserma dei Carabinieri, dell’Ex Ospedale e dei locali dell’ex Asilo Diocesano dati in comodato con l’accordo della Diocesi costituiscono prova dell’impegno dell’Amministrazione. E per acquistare, ristrutturare e riqualificare questi immobili la collettività algherese ha investito risorse considerevoli.
Sono investimenti produttivi non soltanto per la crescita culturale della nostra comunità, ma anche per quelle sociale ed economica. Una parte della sinistra più illuminata, peraltro, proponeva di utilizzare lo stabile dell’Ex Ospedale per un hotel a 5 stelle lusso. Un’idea suggestiva che non abbiamo sviluppato perché il centrodestra algherese era ed è convinto del ruolo strategico di Architettura ad Alghero.
Oggi si discute animatamente della necessità di spazi per un aula magna che, invece, sono destinati all'Archivio Storico cittadino. Non mi pare che in sede di ideazione progettuale si ipotizzasse un’aula magna: ricordo ragionamenti su “sale professori”.
Ma credo che l’Archivio Storico, anch’esso patrimonio degli Algheresi, abbia quantomeno la medesima dignità dell’aula magna. Non è una semplice raccolta di documenti ad uso degli specialisti, ma viene visitato da studenti, ricercatori e turisti. L’Archivio Storico del nostro Comune conserva la storia e le radici di Alghero e degli Algheresi: custodisce documenti datati dal 1260 agli ultimi 40 anni; la sezione antica, costituita dai codici, dalle pergamene e dalle carte relative al periodo che va dalla dominazione catalana a quella sabauda (1260-1739), ha ottenuto nel 1990 la dichiarazione di particolare importanza da parte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Vanta una sezione preunitaria e una postunitaria che contengono la rappresentazione storica pratica delle attività svolte dall’amministrazione cittadina nel corso dei secoli, e che si segnala per l’uso della lingua catalana fino ai primi anni del XIX secolo. Comprende, infine, una serie di testimonianze grafiche che vanno dal 1700 al 1957. Insomma, non è un insieme di scaffali e teche che contengono documenti polverosi per topi d’archivio - come qualche stolto vorrebbe derubricarlo - ma è la cassaforte del nostro patrimonio “genetico”, storico e culturale.
Detto questo, penso che sia necessario fare un’attenta ricognizione degli immobili comunali, anche di quelli in fase di riqualificazione, per comprendere se l’Archivio Storico possa trovare collocazione in altro edificio, in che tempi e con quali risorse.
E sul tema risorse la Regione e l’Università credo possano giocare un ruolo fondamentale. Non mi pare una mission impossible, sempre che la partita la giochi tutta la squadra e non solo una parte di essa.
PIAZZA CIVICA. Quo vadis, Architettura ad Alghero? Leggi i quesiti »
NE DISCUTONO
![]() Massimo Canu, assessore all'Urbanistica, Lavori Pubblici e Politiche Abitative |
![]() Arnaldo 'Bibo' Cecchini, direttore del Dipartimento di Architettura Design e Urbanistica di Alghero |
![]() Giuliana Frau, dottoranda presso il Dipartimento di Architettura Design e Urbanistica di Alghero |
![]() Natacha Lampis, presidente della Commissione Cultura, Istruzione e Politiche Sociali |
![]() Attilio Mastino, Rettore dell'Università degli Studi di Sassati | ![]() Antonello Muroni, presidente della Società per i Servizi Universitari e la Formazione |
![]() Marco Tedde, capogruppo del Pdl | ![]() Matteo Tedde, capogruppo del Pd |
Lubrano deve capeggiare una mobilitazione
Da isolani a isolati. Questo è il destino che attende gli algheresi e tutti i cittadini del sassarese.
Giorno dopo giorno siamo costretti ad assistere a soppressioni di rotte perpetrate dall’Alitalia: Bologna, Roma e Milano sono sempre più lontane ed il Nord Ovest della Sardegna sempre più isolato.
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Marco Tedde |
Il nostro diritto alla mobilità è letteralmente “sbeffeggiato” e “schiaffeggiato”.
Perché è indispensabile l'ampliamento
PIAZZA CIVICA. Il porto dei desideri. Leggi i quesiti » |
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Marco Tedde |
Oggi il porto, gestito in maniera approssimativa dalla Ras, funge in maniera preponderante da parcheggio per barche, area per Luna Park, giostrine e attività non sempre regolari.
Le ricadute economiche sul territorio sono scarse e comunque insignificanti rispetto agli investimenti pubblici impegnati nell'infrastruttura.
Immaginiamo cosa succederebbe se il nostro aeroporto fosse gestito in maniera simile al porto o, al contrario, se il porto fosse gestito come l'aeroporto.
Il patto di stabilità come una nassa
Serve una mozione congiunta in consiglio regionale per sbloccare il piano di Fertilia.
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Marco Tedde |
Il Comune di Alghero non solo ha avviato e concluso la fase delle manifestazioni di interesse dei privati e di coinvolgimento della comunità, ma ha realizzato ed approvato in Giunta un Piano d'Azione dettagliato - che ha le caratteristiche di un vero progetto preliminare - che da troppo tempo è a all'esame della Regione.
Esequie della Giustizia in silenzio ad Alghero
Intervento del capogruppo Pdl in consiglio comunale su chiusura tribunale.
Mentre a Roma il sindaco Giovanelli ed i parlamentari galluresi occupano una sala del Ministero di Grazia e Giustizia per protestare contro la chiusura del Tribunale di Olbia, ad Alghero un fragoroso silenzio ammanta la chiusura del nostro Tribunale.
Quasi che l'eliminazione di un fondamentale presidio dello Stato non interessi ad alcuno.
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Marco Tedde |
Quasi che l'eliminazione di un fondamentale presidio dello Stato non interessi ad alcuno.
Riformare per una maggiore efficienza e per contenere la spesa pubblica
Quali riforme, nomine e emolumenti per le cariche al Parco di Porto Conte? Leggi i quesiti » |
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Marco Tedde |
In quest'ottica riteniamo necessario proporre alla Regione Sardegna la modifica della legge istitutiva del Parco di Porto Conte, secondo una prassi normativa già seguita in fase di prima adozione della legge che aveva visto il Consiglio Comunale di Alghero protagonista nella formulazione definitiva del testo normativo.
Oggi tale tecnica legislativa "partecipata" può essere riaffermata suggerendo le modifiche che si ritengono necessarie alla luce della esperienza maturata in questi anni di avvio dell'Azienda Parco e della mutata situazione economica che stiamo vivendo e che impone scelte volte, appunto, al contenimento della spesa e alla efficienza amministrativa.
Scendendo nello specifico, il Gruppo del PdL sta lavorando per concertare con le altre forze d'opposizione un Ordine del Giorno da proporre al Consiglio Comunale coi seguenti generali indirizzi:
Scendendo nello specifico, il Gruppo del PdL sta lavorando per concertare con le altre forze d'opposizione un Ordine del Giorno da proporre al Consiglio Comunale coi seguenti generali indirizzi:
- chiedere alla Regione di eliminare l'Assemblea del Parco o ridurne sensibilmente il numero dei componenti (l'Area marina protetta - priva di direttivo e assemblea - ha lavorato bene);
- eliminare la previsione normativa del Consiglio Direttivo trasferendone le relative funzioni all'Assemblea - se dovesse permanere - e/o al Presidente;
- chiedere alla Regione di prevedere che il Presidente possa essere scelto dall'Assemblea anche al di fuori dei componenti del Consiglio Comunale al fine di garantire il reperimento di una figura altamente qualificata e con specifiche competenze che potrebbe non essere presente fra i componenti il Consiglio Comunale;
- nell'attesa del recepimento da parte della Regione Sardegna delle modifiche della legge istitutiva sopraindicate, adottare immediatamente le decisioni necessarie per la riduzione, in misura non inferiore al 50%, degli emolumenti oggi previsti per gli organi dell'Azienda Speciale Parco di Porto Conte (Assemblea, Presidente e Consiglio direttivo).
PIAZZA CIVICA. Quali riforme, nomine e emolumenti per le cariche al Parco di Porto Conte? Leggi i quesiti »
NE DISCUTONO
![]() Gavino Delrio, presidente del Comitato Zonale Nurra - Santa Maria la Palma |
![]() Luciano Deriu, segretario regionale di Legambiente |
Vittorio Gazale, direttore del Parco di Porto Conte |
![]() Maria Graziella Serra, capogruppo di C'è un'Alghero Migliore |
![]() Marco Tedde, capogruppo del Pdl |
![]() Matteo Tedde, capogruppo del Pd |
Unioni Civili, la politica della prestidigitazione
Di questi tempi si fa un gran parlare di “unioni civili”.
È, questo, un tema che molto, troppo spesso viene usato dalla politica per attrarre consensi o per captatio benevolentiae nei confronti della Chiesa o di categorie di cittadini. E sovente viene letteralmente “brandito” con manifesta malafede.
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Marco Tedde |
La Costituzione tutela tutti i cittadini, siano essi singoli o parte di una entità sociale o familiare, e riconosce i diritti della famiglia in quanto fondata sul matrimonio.
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