Successo di pubblico a Santamaria La Palma
ALGHERO / La Medea di Euripide ha chiuso ad Alghero la Rassegna del Gesto “V”, l’iniziativa culturale che per dieci serate, dal 17 al 26 Luglio 2014, ha animato la borgata di Santa Maria La Palma offrendo un ricco ventaglio di manifestazioni culturali all’insegna della creatività del gesto umano.
Giunta alla sua terza edizione, la rassegna, realizzata dell’Associazione Teatrale Algherese “Analfabelfica” in collaborazione con l’Obra Cultural dell'Alguer e con il Centro di Aggregazione Sociale - Biblioteca Impegno Rurale di Santa Maria La Palma, sotto il patrocinio del Comune di Alghero – Assessorato alla Cultura, Assessorato ai Servizi Sociali e della Fondazione Meta, ha confermato il successo di una formula che, sul filo conduttore del gesto, ha proposto le più svariate espressioni del sapere e del fare umano, dall’artigianato al teatro, dalla letteratura alla danza, dalla commedia alla tragedia, passando per la ricerca e l’arte figurativa.
Nel suggestivo cortile delle ex Scuole Medie della borgata di Santa Maria La Palma, autori e interpreti, presentati da Annalisa Sau, vice presidente dell’Associazione culturale Analfabelfica, hanno distillato arte e cultura ad un pubblico da grandi occasioni che oltre a seguirne da vicino le performance, ha potuto interloquire con i diretti protagonisti.
A dare il “la” al programma, il rituale della panificazione evocato dai gesti e dalle parole di Viviana Sirigu, di Orroli, per Kentos e da Laura Accalai presidente del Consorzio “Grano Senatore Cappelli”. Un viaggio quasi ai confini del sacro, accompagnato dai brani eseguiti dal Coro Polifonico Algherese diretto dal maestro Ugo Spanu e concluso dall’intervento del prof. Antonio Farris, docente di microbiologia presso la facoltà di Agraria dell’Università di Sassari, che ha illustrato gli interessanti risultati della ricerca scientifica condotta sul valore salutistico del pane ottenuto con l’antico passaggio di “madrighe in madrighe”.
E se “Cabudianas, in silenzio tra i tralci”, il libro del versatile Davide Casu, giovane scrittore, musicista e pittore algherese, ha aperto le porte alla letteratura, con la presentazione di Neria De Giovanni, presidente dell'Associazione Internazionale Critici Letterari e dell'Associazione Salpare, il teatro ha proposto la Turandot nella versione ironica del regista Enrico Fauro, interpretata dai piccoli dell’”Analfabelfica”.
Il testimone è quindi passato al Laboratorio teatrale di Bosa, che sempre sotto la regia di Fauro, ha eseguito un esilarante Don Giovanni di Molière in lingua sarda.Un salto nel medioevo della Sardegna, con la Divina Commedia, alla ricerca dei personaggi sardi che vagano nei gironi dell’oltretomba dantesco è quello proposto dal libro “Dante e la Sardegna” scritto da Federico Francioni e Vittorio Sanna e presentato da Carlo Demartis.
Su un altro versante, il tratto magico di Ivan Canu: la matita del giovane illustratore algherese non conosce confini: il suo inconfondibile segno è nelle copertine delle più prestigiose riviste e pubblicazioni editoriali di tutto il mondo. “Perché non lavorare stanca”, è il motto dell’autore, che raccontando di sé, ha svelato i segreti di questa speciale arte figurativa.
Rimanendo tra le eccellenze algheresi, la fantastica leggerezza di Sara Angius, una stella della danza internazionale che brilla nei cieli d’Europa. Il suo personale “Star watchers” ha letteralmente rapito gli spettatori dopo aver conquistato, lo scorso anno, la giuria tedesca che le ha conferito un prestigioso terzo premio per danza e coreografia al 17. Stuttgart International Solo Tanz Festival.
Tornando alla tradizione sarda, nella cornice tracciata dalle maschere di Giampietro Orrù, la Compagnia Teatro “Fueddu e Gestu” di Villasor, dopo il percorso antropologico nel mondo della maschera e del travestimento in Sardegna curato, in maniera impeccabile, dalla prof.ssa Giuseppina Cuccu, ha proposto l’intensa interpretazione teatrale di Maura Grussu, con le esecuzioni musicali di Veronica Maccioni e Ottavio Farci.
Tutti affidati alla maestria dell’instancabile Enrico Fauro, gli ultimi due eventi della rassegna: il Gianni Schicchi di Puccini e la Medea di Euripide. L’adattamento teatrale dell’opera lirica è stato interpretato dai “ragazzi” dell’Analfabelfica”, bravi quanto i “grandi” della stessa compagnia che, con il capolavoro del tragediografo greco, hanno idealmente compiuto il “gesto” conclusivo della rassegna: la chiusura del sipario sull’edizione 2014.
«Il giudizio su questa edizione, con più di 2000 presenze – ha detto Annalisa Sau – lo ha già dato il pubblico, che ha seguito numeroso e con passione la rassegna per dieci serate consecutive; il costante livello di partecipazione – un vero spettacolo nello spettacolo – è la più eloquente prova del lusinghiero esito dell’iniziativa. Abbiamo centrato tutti gli obiettivi: un’offerta culturale variegata, stimolante e coinvolgente, la valorizzazione dei giovani talenti algheresi, vere e proprie eccellenze internazionali, e non ultimo, il “gesto” verso le borgate, un ponte fra centro e periferia urbana in nome della cultura. Accogliere gli artisti e le loro performance, prosegue Annalisa Sau, è stato un vero privilegio e un onore per noi organizzatori, oltre che un forte stimolo educativo per i giovani allievi dell’Analfabelfica».
Sulla stessa lunghezza d’onda Pino Tilloca, presidente dell’Obra Cultural: «il successo della terza edizione della Rassegna del Gesto V dà ancora una volta conferma dell’importanza che riveste, in un percorso di offerta culturale, la condivisione degli intenti e la collaborazione di tutti i diversi attori del mondo culturale e formativo».
«Queste dieci serate – commenta Sergio Melis, il presidente del Centro di Aggregazione Sociale - Biblioteca Impegno Rurale di Santa Maria La Palma,– ci hanno coinvolto umanamente, oltreché culturalmente, facendoci sentire parte attiva di un comune progetto. Agli ideatori e a tutti gli artefici di questo evento il nostro plauso: i nostri spazi continueranno ad essere il segno tangibile dell’accoglienza e della nostra continuità culturale con la città».
Enrico Fauro, impegnato nel duplice ruolo di registra e di presidente dell’Associazione Analfabelfica: «L’appena conclusa edizione della Rassegna del Gesto V, dà atto che le proposte culturali restano sempre, pur fra tante difficoltà, la carta vincente.
Oltre agli ospiti già affermati, il palcoscenico ha consentito ai nostri giovanissimi allievi di dar prova delle loro passioni, dei loro interessi, del loro impegno e della loro serietà. Non solo essi hanno dato il meglio di sé come interpreti, ma hanno seguito con partecipazione tutte le serate e collaborato materialmente, anche con le loro famiglie, per la buona riuscita dell’iniziativa. Investire nella formazione e nella cultura è ardua impresa in un contesto generale che lusinga i giovani con facili e sbrigative sollecitazioni, ma i risultati raggiunti dai nostri ragazzi ci incoraggiano e fanno ben sperare negli adulti del domani».
La Rassegna è stata integrata dall’iniziativa che quest’anno ha puntato alla ricerca, al recupero e alla valorizzazione delle opere inedite del commediografo algherese Gavino Ballero, in occasione del prossimo centenario dalla nascita, anche con il contributo volontariamente offerto da coloro che hanno presenziato e partecipato alle serate.
Ritorna la "poesia a strappo"
ALGHERO / La “Poesia a strappo” è una rassegna poetica originale e vitale che nasce a Crema nel 1983 ad opera di alcuni poeti e anime sensibili fra cui Anna Borghi. Dal 1995 è ormai diventata appuntamento annuale di scambi ed eventi culturali ed è stata proposta e promossa anche in altre città italiane tra le quali Alghero.
La raccolta di poesie avviene per tempo prima della mostra stessa e fa sì che escano alla luce talenti e sensibilità nascoste del luogo che la ospita. Le poesie firmate dagli autori sono dapprima punzonate, rilegate e timbrate in originali blocchi appunti poetici che verranno poi esposti al pubblico su pannelli.
Il lettore potrà quindi a proprio piacere “strappare” da tale blocco la poesia gradita e portarla via con sé.
Anche la rassegna di quest’anno verrà caratterizzata da diversi momenti di lettura dei testi, sia da parte degli autori che da parte di artisti locali.Vere e proprie performance poetiche distribuite nei vari momenti delle due giornate.A sottolineare tali momenti parteciperanno musicisti locali ed ospiti che accompagneranno l’evento durante le due giornate di svolgimento.
La presenza di un pannello ove chiunque possa lasciare un omaggio poetico estemporaneo chiamato “pannello purè” testimonia la vitalità e lo stimolo artistico dell’evento.
Anche la rassegna di quest’anno verrà caratterizzata da diversi momenti di lettura dei testi, sia da parte degli autori che da parte di artisti locali.Vere e proprie performance poetiche distribuite nei vari momenti delle due giornate.A sottolineare tali momenti parteciperanno musicisti locali ed ospiti che accompagneranno l’evento durante le due giornate di svolgimento.
poesia a strappo |
E’ del 2009 la prima edizione ad Alghero, “Coralli”, affrettata e volonterosa ma che suscita interesse e meraviglia. Nel 2010 la seconda edizione “Sirene” comincia a richiamare gli autori locali e grazie al supporto della rete informatica, mette in contatto autori di ogni parte d’Italia.
Nel 2011 la terza edizione “Maree” caratterizzata dalla proposta autorale di un poeta sardo ed una figura internazionale ha visto il raddoppio del numero degli autori partecipanti. Nel 2012 la quarta edizione “Orizzonti” messa a dura prova dalla totale mancanza di fondi, si svolge invece regolarmente grazie proprio alla intensa partecipazione degli autori, che esprimono così la stima per questo evento.
Nel 2013 la quinta edizione “Riflessi” si conferma come un appuntamento consueto. Gli autori si auto propongono per partecipare anche dall’estero. Cospicua e costante la presenza dei poeti durante l’arco di durata di tutta la manifestazione.
Nel 2013 la quinta edizione “Riflessi” si conferma come un appuntamento consueto. Gli autori si auto propongono per partecipare anche dall’estero. Cospicua e costante la presenza dei poeti durante l’arco di durata di tutta la manifestazione.
Nella serata della prima giornata si svolge un reading partecipato e felice. Gli autori ed il pubblico possono leggere liberamente le poesie che più li hanno coinvolti. L’amore per la poesia si esprime così per più di due ore e viene interrotta solo dal calare del buio.
Esperienza emozionante che si intende riproporre anche per l’edizione 2014 che si terrà nel centro di Piazza Civica sabato 2 e domenica 3 agosto prossimi. La rassegna in queste cinque edizioni è riuscita a stimolare scambi e sortire un impeto culturale fresco nella città, a mettere artisti e non in contatto e relazione nello spazio di vita che è la Piazza.
Poter esporre liberamente e liberamente scambiare esperienze poetiche ha fatto sì che emergesse un interesse attivo anche in coloro i quali coltivano la loro poesia in segretezza. Grande interesse da parte dei bambini che hanno decisamente rinfrancato rispetto alle sorti future di tale arte.
È stata registrata un’interessante partecipazione anche di poesia sia nella lingua locale di Alghero che in sardo ed alcune in lingua straniera.
Poter esporre liberamente e liberamente scambiare esperienze poetiche ha fatto sì che emergesse un interesse attivo anche in coloro i quali coltivano la loro poesia in segretezza. Grande interesse da parte dei bambini che hanno decisamente rinfrancato rispetto alle sorti future di tale arte.
È stata registrata un’interessante partecipazione anche di poesia sia nella lingua locale di Alghero che in sardo ed alcune in lingua straniera.
Morti favolose di animali comuni
Scrittori a piede Lìberos.
Tre date con Renato Polizzi per la rassegna Scrittori a piede Lìberos, organizzata dall’associazione Lìberos, per entrare nel mondo degli animali in maniera lieve ed ironica. Lo scrittore siciliano sarà nell’Isola a partire da giovedì 31 luglio per presentare il suo nuovo libro “Morti favolose di animali comuni” edito da Caracò, nella collana “Freschi” curata da Francesco Abate.
Si comincia giovedì 31 a Isili, dove l’autore sarà ospite della libreria Godot a partire dalle 19, venerdì 1 agosto, invece, Polizzi sarà a Porto Torres. Alle 20, insieme a Lalla Careddu, racconterà la sua divertente indagine sulle morti misteriose di alcuni animali, negli spazi della Torre aragonese (appuntamento curato in collaborazione con la libreria Koinè). Ultima tappa ad Alghero, lunedì 4 agosto alle 21,30 negli spazi della libreria Cyrano (via Vittorio Emanuele, 11).
Il libro. Morti favolose di animali comuni (Caracò). Della vita degli animali conosciamo tutto: le abitudini alimentari, le stagioni in cui migrano, i periodi in cui si accoppiano, il modo in cui si corteggiano, lo striminzito kamasutra, i tempi della cova, le modalità con cui cacciano, le stagioni del letargo, il tempo che le varie specie dedicano all’accudimento della prole. Di come muoiano, invece, non sappiamo nulla.
Morti favolose di animali comuni è il primo bestiario che prova a svelare questo mistero attraverso il racconto di venti morti esemplari di animali, comprese quelle di un particolare tipo di uomo e della mitica fenice. Un’indagine divertita e divertente alla scoperta della morte kantiana dello scarafaggio, di quella poco equestre del cavallo, quella paesaggistica del cammello, della morte bianca del castoro, della morte scanzonata della cicala. E se ancora vi state domandando: perché un bestiario?
Perché, come dice Cortázar, i bestiari sono come degli specchi, «di quelli che non si trovano nelle nostre stanze da bagno, ma nei quali è bene guardarsi di tanto in tanto».
L’autore. Renato Polizzi vive a Marsala dove è titolare di un’agenzia di comunicazione (Communico) ed editore di “Radio Itaca 98.4” e del giornale freepress “Marsala c’è”. Ha pubblicato due libri: Riso all’Ortica e Totomorfosi (storia di un giovane siciliano che un giorno si risveglia trasformato in Totò Cuffaro), entrambi per Navarra Editore.
Il libro. Morti favolose di animali comuni (Caracò). Della vita degli animali conosciamo tutto: le abitudini alimentari, le stagioni in cui migrano, i periodi in cui si accoppiano, il modo in cui si corteggiano, lo striminzito kamasutra, i tempi della cova, le modalità con cui cacciano, le stagioni del letargo, il tempo che le varie specie dedicano all’accudimento della prole. Di come muoiano, invece, non sappiamo nulla.
Morti favolose di animali comuni è il primo bestiario che prova a svelare questo mistero attraverso il racconto di venti morti esemplari di animali, comprese quelle di un particolare tipo di uomo e della mitica fenice. Un’indagine divertita e divertente alla scoperta della morte kantiana dello scarafaggio, di quella poco equestre del cavallo, quella paesaggistica del cammello, della morte bianca del castoro, della morte scanzonata della cicala. E se ancora vi state domandando: perché un bestiario?
Perché, come dice Cortázar, i bestiari sono come degli specchi, «di quelli che non si trovano nelle nostre stanze da bagno, ma nei quali è bene guardarsi di tanto in tanto».
L’autore. Renato Polizzi vive a Marsala dove è titolare di un’agenzia di comunicazione (Communico) ed editore di “Radio Itaca 98.4” e del giornale freepress “Marsala c’è”. Ha pubblicato due libri: Riso all’Ortica e Totomorfosi (storia di un giovane siciliano che un giorno si risveglia trasformato in Totò Cuffaro), entrambi per Navarra Editore.
Baldúfola, la trottola di legno
Alla scoperta dei giochi di una volta.
ALGHERO / Òmnium Cultural de l’Alguer continua nella collaborazione con i Padri Mercedari della parrocchia di Alghero, storico ordine religioso fondato a Barcellona l’anno 1218 e giunto in Alghero l’anno 1654 grazie al Vescovo algherese e mercedario Francesc Boyl.
In occasione della Festa della Mercede Òmnium Cultural de l’Alguer organizza un torneo di baldúfola, la trottola di legno, che si terrà sabato 2 di agosto dalle ore 18 negli spazi messi a disposizione dalla parrocchia della Mercede.
Il torneo è aperto a tutti con premi per i primi tre classificati e una medaglia di partecipazione per tutti gli altri; sono previste tre prove e verranno premiati coloro che faranno ruotare la trottola per il maggior tempo possibile. Le iscrizioni possono essere fatte presso la parrocchia della Mercede ogni giorno, dalle ore 18.00 alle 20.00, oppure inviando un'email a omnium.alguer@gmail.com o un sms al 3454419086; o direttamente la sera del torneo.
Durante la serata verrà allestito uno stand in cui saranno presenti le pubblicazioni in algherese realizzate dalla nostra associazione e dedicate ai più giovani e una piccola esposizione di alcuni dei giochi popolari più noti ad Alghero, come la baldúfola (trottola di legno), les bales de vidre (biglie), lo pilombí i el tiraelàstic (fionda), che saranno a disposizione di chi vuole provare ad utilizzarli.
Saranno inoltre presenti i soci di Òmnium Cultural de l’Alguer che forniranno agli interessati informazioni sull’attività dell’associazione e accoglieranno eventuali richieste di adesione.
Òmnium Cultural de l’Alguer invita tutti a partecipare a tutte le manifestazioni in programma che decorrono da giovedì 31 luglio e si concludono domenica 3 agosto.
ALGHERO / Òmnium Cultural de l’Alguer continua nella collaborazione con i Padri Mercedari della parrocchia di Alghero, storico ordine religioso fondato a Barcellona l’anno 1218 e giunto in Alghero l’anno 1654 grazie al Vescovo algherese e mercedario Francesc Boyl.
In occasione della Festa della Mercede Òmnium Cultural de l’Alguer organizza un torneo di baldúfola, la trottola di legno, che si terrà sabato 2 di agosto dalle ore 18 negli spazi messi a disposizione dalla parrocchia della Mercede.
Il torneo è aperto a tutti con premi per i primi tre classificati e una medaglia di partecipazione per tutti gli altri; sono previste tre prove e verranno premiati coloro che faranno ruotare la trottola per il maggior tempo possibile. Le iscrizioni possono essere fatte presso la parrocchia della Mercede ogni giorno, dalle ore 18.00 alle 20.00, oppure inviando un'email a omnium.alguer@gmail.com o un sms al 3454419086; o direttamente la sera del torneo.
Durante la serata verrà allestito uno stand in cui saranno presenti le pubblicazioni in algherese realizzate dalla nostra associazione e dedicate ai più giovani e una piccola esposizione di alcuni dei giochi popolari più noti ad Alghero, come la baldúfola (trottola di legno), les bales de vidre (biglie), lo pilombí i el tiraelàstic (fionda), che saranno a disposizione di chi vuole provare ad utilizzarli.
Saranno inoltre presenti i soci di Òmnium Cultural de l’Alguer che forniranno agli interessati informazioni sull’attività dell’associazione e accoglieranno eventuali richieste di adesione.
Òmnium Cultural de l’Alguer invita tutti a partecipare a tutte le manifestazioni in programma che decorrono da giovedì 31 luglio e si concludono domenica 3 agosto.
Éntula, il Festival Letterario Diffuso "appuntamenti"
Nuovi appuntamenti con Éntula, il Festival Letterario Diffuso curato dall’associazione Lìberos.
Domenica 27 luglio arriva a Fordongianus Gian Antonio Stella. Dito puntato contro la giungla legislativa italiana: il giornalista sarà ospite della Casa Aragonese, alle 21.30, per raccontare dell’involontaria comicità custodita nelle pagine del suo libro “Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli.
Domenica 27 luglio arriva a Fordongianus Gian Antonio Stella. Dito puntato contro la giungla legislativa italiana: il giornalista sarà ospite della Casa Aragonese, alle 21.30, per raccontare dell’involontaria comicità custodita nelle pagine del suo libro “Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli.
La guerra infinita alla burocrazia” (Feltrinelli). Martedì 29 saranno invece i giardini della chiesa di Santa Rita nel borgo La Ciaccia, a Valledoria, a far da scenario alle 21 alla presentazione del volume che contiene uno spietato itinerario alla scoperta della patologia endemica del Bel Paese, tra capziose ordinanze comunali e improbabili direttive dell’Unione europea. Per comprendere come la burocrazia possa uccidere anche la più florida economia e lasciarci in cambio, come consolazione, momenti d’irresistibile umorismo, l’ultima tappa di Stella sarà mercoledì 30 a Porto San Paolo, alle 22 nella Piazza del Centro Sociale.
Gian Antonio Stella |
Gian Antonio Stella è nato ad Asolo, in provincia di Treviso. Entrato al Corriere d’informazione nell’estate 1975, è da diversi anni inviato ed editorialista del Corriere della Sera, dopo essersi occupato di cronaca romana ed interni ed essere stato a lungo inviato nel Nord Est. Scrive di politica, cronaca, cultura e costume.
Ha vinto numerosi premi giornalistici, tra cui l’È giornalismo, il Barzini, il Premiolino, l’Ischia, il Saint Vincent per la saggistica e, insieme con Sergio Rizzo,
nel 2008, il premio internazionale “Columnistas del mundo” vinto in passato dal francese Bernard- Henri Lévy, dall’indiana Arundhati Roy, dall’americano Seymour Hersh, dallo spagnolo Fernando Savater, dalla persiana-americana Christiane Amanpour.
Tra i suoi libri più famosi L’Orda, quando gli albanesi eravamo noi sulla xenofobia sofferta dagli emigrati italiani, La casta. Così i politici italiani sono diventati intoccabili (scritto con Sergio Rizzo), che con oltre un milione e trecentomila copie vendute è stato uno dei saggi più venduti di sempre, La Deriva. Perché l’Italia rischia il naufragio (ancora con Rizzo) sulla decadenza di un paese che da troppo tempo non crede più in se stesso, nel futuro e nei giovani. Tra i romanzi, Il maestro magro, La bambina, il pugile, il canguro e Carmine pascià, che nacque buttero e morì beduino.
Il libro Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli. La guerra infinita alla burocrazia (Feltrinelli).
Una donna cieca dalla nascita riacquista la vista dopo un viaggio a Lourdes: chiede di rinunciare alla pensione d’invalidità ma lo Stato si “oppone” eroicamente al miracolo.
Dove si è svolta una storia simile? In Italia naturalmente, Paese di “santi, poeti e complicatori” che perde il tempo dei suoi funzionari e il denaro dei contribuenti fra timbri e marche da bollo, interrogazioni parlamentari sulla mucca Clarabella, concessioni di vincoli paesaggistici per la coltivazione del pitosforo e leggi regionali ad personam per allevatori di cardellini.
Se la Germania traina l’economia dell’intera eurozona, l’Italia ha un altro primato invidiabile: paga i suoi dirigenti dodici volte il reddito medio dei suoi cittadini (i colleghi tedeschi “solo” quattro volte).
Ma per affrontare il nemico occorre conoscerlo e scendere negli inferi delle leggi inutili e delle pubbliche assurdità, come fa Gian Antonio Stella, nel suo nuovo libro, che traccia un allucinante e spietato itinerario alla scoperta della patologia endemica del Bel Paese, tra capziose ordinanze comunali e improbabili direttive dell’Unione europea.
nel 2008, il premio internazionale “Columnistas del mundo” vinto in passato dal francese Bernard- Henri Lévy, dall’indiana Arundhati Roy, dall’americano Seymour Hersh, dallo spagnolo Fernando Savater, dalla persiana-americana Christiane Amanpour.
Tra i suoi libri più famosi L’Orda, quando gli albanesi eravamo noi sulla xenofobia sofferta dagli emigrati italiani, La casta. Così i politici italiani sono diventati intoccabili (scritto con Sergio Rizzo), che con oltre un milione e trecentomila copie vendute è stato uno dei saggi più venduti di sempre, La Deriva. Perché l’Italia rischia il naufragio (ancora con Rizzo) sulla decadenza di un paese che da troppo tempo non crede più in se stesso, nel futuro e nei giovani. Tra i romanzi, Il maestro magro, La bambina, il pugile, il canguro e Carmine pascià, che nacque buttero e morì beduino.
Il libro Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli. La guerra infinita alla burocrazia (Feltrinelli).
Una donna cieca dalla nascita riacquista la vista dopo un viaggio a Lourdes: chiede di rinunciare alla pensione d’invalidità ma lo Stato si “oppone” eroicamente al miracolo.
Dove si è svolta una storia simile? In Italia naturalmente, Paese di “santi, poeti e complicatori” che perde il tempo dei suoi funzionari e il denaro dei contribuenti fra timbri e marche da bollo, interrogazioni parlamentari sulla mucca Clarabella, concessioni di vincoli paesaggistici per la coltivazione del pitosforo e leggi regionali ad personam per allevatori di cardellini.
Se la Germania traina l’economia dell’intera eurozona, l’Italia ha un altro primato invidiabile: paga i suoi dirigenti dodici volte il reddito medio dei suoi cittadini (i colleghi tedeschi “solo” quattro volte).
Ma per affrontare il nemico occorre conoscerlo e scendere negli inferi delle leggi inutili e delle pubbliche assurdità, come fa Gian Antonio Stella, nel suo nuovo libro, che traccia un allucinante e spietato itinerario alla scoperta della patologia endemica del Bel Paese, tra capziose ordinanze comunali e improbabili direttive dell’Unione europea.
Per comprendere come la peggior giungla legislativa possa uccidere anche la più florida economia e lasciarci in cambio, come consolazione, momenti d’irresistibile, involontario umorismo.
PROTOCOLLO RS33 (Pettirosso Editore)
ALGHERO / Sabato 26 luglio alle ore 21.00, al Museo Casa Manno, in via Santa Barbara ad, Giovanni L. F. Fiabane e Marcello Murru presenteranno il libro PROTOCOLLO RS33 (Pettirosso Editore).
Tributo a Giuni Russo nel Grand Prix Corallo
ALGHERO / Giuni Russo protagonista della 14esima edizione del “Grand Prix Corallo - Città di Alghero” in programma il prossimo 12 luglio.
L’organizzazione, grazie alla collaborazione dell’Associazione GiuniRussoArte e della presidente Maria Antonietta Sisini, dedicherá un Live Tribute a Giuni Russo, in occasione del decennale della prematura scomparsa.
L’organizzazione, grazie alla collaborazione dell’Associazione GiuniRussoArte e della presidente Maria Antonietta Sisini, dedicherá un Live Tribute a Giuni Russo, in occasione del decennale della prematura scomparsa.
Serata dedicata alla nuova poesia nordamericana
Progetto musicale Poetry alla libreria Cyrano.
ALGHERO / Mercoledì 11 giugno alla libreria Cyrano (via Vittorio Emanuele, 11) tappa algherese del cantautore Valerio Piccolo che alle 19,00, insieme a Yasmin Bradi e Giuseppe Mussi presenterà il suo nuovo concept album Poetry.
Anche ad Alghero i versi di Erri De Luca
Iniziativa di Alguer Cultura alla vigilia dell'udienza per il caso Tav in cui è coinvolto lo scrittore. ALGHERO / Alguer Cultura, in contemporanea con analoghe iniziative che si terranno in tutta Italia il 4 giugno, ha promosso una serata di letture tratte dalle opere dello scrittore Erri De Luca.
La bella sorpresa della sacrestia della Cattedrale di Alghero
Antico piviale |
E’ quanto è capitato nella sacrestia di Alghero, dove con la collaborazione del parroco Don Angelo Cocco, per la prima volta sono stati esposti i pezzi unici della raccolta di paramenti sacri e oggetti liturgici custoditi nella Cattedrale.
La rilevanza dell’evento avveniva in corso d’opera, quando la 12^ edizione di Monumenti Aperti praticamente era già pianificata, e nasceva dall’esigenza di coinvolgere i visitatori in quello che è il significato vero di quello spazio, che supera decisamente i riferimenti comunque necessari alla struttura fisica, alla sua storia e alla sua funzione, compreso l’arredo.
Sicuramente unica l’esposizione delle dalmatiche del XVIII secolo, l’abito liturgico tipico dei diaconi, e la lunga serie di casule usate da vescovi e sacerdoti durante le celebrazioni più solenni. Spiccava una casula dorata che si fa risalire al XVI secolo. E’ stato esposto anche un antico piviale, il mantello indossato dai sacerdoti durante le processioni, e un ermellino che insieme alla cotta e all’abito talare distingueva i canonici della Cattedrale, almeno sino alla Riforma Liturgica successiva al Concilio Vaticano II (1963-65).
Tra gli oggetti esposti, un posto di riguardo è stato riservato al faldistorio del XVIII secolo che il Conte di S.Elia regalò al vescovo della città. Si tratta di una poltroncina di bella fattura che porta i titoli del conte e lo stemma episcopale impressi sui pomelli, usata dal Vescovo quando non era in cattedra o come inginocchiatoio.
Tra i libri liturgici almeno due sono oggetto di particolare interesse: il grande Graduale del XVIII secolo, una raccolta di canti liturgici su spartito gregoriano in uso nella Messa di rito latino, e il messale donato alla Cattedrale da Mons. Arduino. Quest’ultimo, decorato in argento e contraddistinto dallo stemma del vescovo, è stato restituito alla Cattedrale dopo che fu oggetto di furto tanti anni fa. Tra le altre cose, delle ampolline per la Messa in stile liberty, a dimostrazione di come gli stili artistici che si sono succeduti nel tempo abbiano influenzato anche la produzione degli oggetti in uso nella liturgia, oltre agli aspetti architettonici e d’arte che ritroviamo un po’ in tutte le chiese storiche.
La visita della sacrestia della Cattedrale quindi ha riservato al visitatore delle belle sorprese, che sicuramente devono essere meglio valorizzate in una prossima edizione di Monumenti Aperti, facendole rientrare nella pianificazione più generale, e oggetto di studio per le guide-volontarie. D'altronde se questa iniziativa ha un senso, esso è da individuarsi nella possibilità di rivalutare di volta in volta gli elementi storici, culturali e artistici che hanno fatto parte della vita della città e ancora oggi la condizionano. Se vogliamo la parte più interessante della visita della sacrestia, quella che ha coinvolto di più i visitatori, è stato proprio il misurarsi con una realtà viva, che come tutte le realtà vive è soggetta a forme di evoluzione e anche di trasformazione. In quella sacrestia è stato reinterpretato il termine di “ monumento”, riportandolo alla sua origine: ricordare, far sapere, riportare alla mente. Ma anche riscoprire, collegare, integrare. Monumento è tutto ciò che rimette in moto la memoria, e in questo senso si vede anche la possibile evoluzione delle prossime edizioni di Monumenti Aperti.
Ammirevole la guida degli alunni del Liceo Scientifico “E. Fermi” di Alghero, che supportati dalla loro insegnante di Storia dell’Arte, prof.ssa Manuela Correddu, sono riusciti a coinvolgere i visitatori in un’esperienza culturale e religiosa di sicuro effetto. Raccogliendo le impressioni, ci sembra doveroso riportare quanto la stessa docente ci ha riferito, e cioè la necessità di rinnovare la manifestazione proprio sotto l’aspetto organizzativo, con l’assegnazione dei siti alle scuole o alle associazioni in forme più condivise. La formula funziona, non ci sono dubbi, ma non bisogna neppure essere molto ripetitivi. Far turnare i volontari, specialmente gli studenti, significa anche trovare nuovi stimoli e nuove conoscenze.
Sicuramente unica l’esposizione delle dalmatiche del XVIII secolo, l’abito liturgico tipico dei diaconi, e la lunga serie di casule usate da vescovi e sacerdoti durante le celebrazioni più solenni. Spiccava una casula dorata che si fa risalire al XVI secolo. E’ stato esposto anche un antico piviale, il mantello indossato dai sacerdoti durante le processioni, e un ermellino che insieme alla cotta e all’abito talare distingueva i canonici della Cattedrale, almeno sino alla Riforma Liturgica successiva al Concilio Vaticano II (1963-65).
Faldistorio |
Tra i libri liturgici almeno due sono oggetto di particolare interesse: il grande Graduale del XVIII secolo, una raccolta di canti liturgici su spartito gregoriano in uso nella Messa di rito latino, e il messale donato alla Cattedrale da Mons. Arduino. Quest’ultimo, decorato in argento e contraddistinto dallo stemma del vescovo, è stato restituito alla Cattedrale dopo che fu oggetto di furto tanti anni fa. Tra le altre cose, delle ampolline per la Messa in stile liberty, a dimostrazione di come gli stili artistici che si sono succeduti nel tempo abbiano influenzato anche la produzione degli oggetti in uso nella liturgia, oltre agli aspetti architettonici e d’arte che ritroviamo un po’ in tutte le chiese storiche.
Casula donata da Mons. Arduino |
Ammirevole la guida degli alunni del Liceo Scientifico “E. Fermi” di Alghero, che supportati dalla loro insegnante di Storia dell’Arte, prof.ssa Manuela Correddu, sono riusciti a coinvolgere i visitatori in un’esperienza culturale e religiosa di sicuro effetto. Raccogliendo le impressioni, ci sembra doveroso riportare quanto la stessa docente ci ha riferito, e cioè la necessità di rinnovare la manifestazione proprio sotto l’aspetto organizzativo, con l’assegnazione dei siti alle scuole o alle associazioni in forme più condivise. La formula funziona, non ci sono dubbi, ma non bisogna neppure essere molto ripetitivi. Far turnare i volontari, specialmente gli studenti, significa anche trovare nuovi stimoli e nuove conoscenze.
Anna Borghi protagonista di Incontro d'Autore al Museo
La rassegna è organizzata dalla Libreria Lythos e dal Museo Casa Manno.
Riparte, Sabato 10 maggio alle ore 19.00, dopo la pausa pasquale, la rassegna letteraria "Incontri d'Autore al Museo" 2° Edizione, organizzata dalla Libreria Lythos e dal Museo Casa Manno che la ospita.
Riparte, Sabato 10 maggio alle ore 19.00, dopo la pausa pasquale, la rassegna letteraria "Incontri d'Autore al Museo" 2° Edizione, organizzata dalla Libreria Lythos e dal Museo Casa Manno che la ospita.
Splendori e Miserie
ALGHERO / Sabato 3 maggio alle 18.30 presso la sala conferenze della Fondazione Meta ad Alghero in Piazza Porta Terra, 9 si terrà la presentazione del libro di Antonio Budruni e Yvette Gagliano, dal titolo "Splendori e Miserie. Alghero nelle cronache dei viaggiatori dell'Ottocento", Edes.
Bambini "A piedi nudi nel parco"
Un momento dello spettacolo "Come è nato il giullare" |
Waiting for, personale di Mannazzu
ALGHERO / L’Oficina de L’Art presenta “Waiting for”, personale di Chicco Mannazzu.
Dal 19 al 27 aprile - dalle ore 19 alle 23 - il nuovo spazio di sperimentazione ed esposizione artistica L'Oficina de l’Art, in via Roma 33 ad Alghero, ospiterà le opere dell’artista algherese.
Dal 19 al 27 aprile - dalle ore 19 alle 23 - il nuovo spazio di sperimentazione ed esposizione artistica L'Oficina de l’Art, in via Roma 33 ad Alghero, ospiterà le opere dell’artista algherese.
Antonio Canu presenta “Les mies mans
Appuntamento oggi alle 17,30 nella sala di Meta.
Antonio Canu, socio di vecchia data dell’Obra Cultural de l’Alguer, ha pubblicato altri tre libri di poesie: il primo nel 1995 intitolato “Poesies”; il secondo pubblicato nel 2000 intitolato “En l’arc dels dies” e il terzo pubblicato nel 2077 intitolato “Nou Cant”, tutti editati dalla Escola de alguerés “Pasqual Scanu” e dall’Obra Cultural.
Antonio Canu, anche se di lingua madre sarda ( è nato ad Ozieri) è un esempio illustre della facilità con la quale, negli anni passati, la gente che veniva a vivere ad Alghero riusciva ad integrarsi e ad assimilare la lingua algherese.Una integrazione che, nel caso di Antonio Canu, si è consolidata negli anni non solamente con la formazione di una famiglia catalanofona ma anche con la partecipazione ai corsi di lingua organizzati dalla Escola de alguerés “Pasqual Scanu” e la partecipazione attiva alle iniziative de l’Obra Cultural.
Dopo i saluti del presidente dell’Obra Cultural Pino Tilloca, Neria De Giovanni, direttore del periodico di cultura “Salpare” e presidente de l’A.I.C.L. (Associazione Internazionale Critici Letterari) farà una presentazione del libro a cui seguirà una lettura delle stesse da parte dell’autore. Alla manifestazione parteciperanno inoltre Claudia Soggiu e il cantautore Davide Casu.
Antonio Canu, anche se di lingua madre sarda ( è nato ad Ozieri) è un esempio illustre della facilità con la quale, negli anni passati, la gente che veniva a vivere ad Alghero riusciva ad integrarsi e ad assimilare la lingua algherese.Una integrazione che, nel caso di Antonio Canu, si è consolidata negli anni non solamente con la formazione di una famiglia catalanofona ma anche con la partecipazione ai corsi di lingua organizzati dalla Escola de alguerés “Pasqual Scanu” e la partecipazione attiva alle iniziative de l’Obra Cultural.
Dopo i saluti del presidente dell’Obra Cultural Pino Tilloca, Neria De Giovanni, direttore del periodico di cultura “Salpare” e presidente de l’A.I.C.L. (Associazione Internazionale Critici Letterari) farà una presentazione del libro a cui seguirà una lettura delle stesse da parte dell’autore. Alla manifestazione parteciperanno inoltre Claudia Soggiu e il cantautore Davide Casu.
Conferenza sul teatro nell'antichità
Appuntamento sabato nella sala della Fondazione Meta.
Sabato 5 aprile alle ore 18.00 a Porta Terra, nei locali dalla Fondazione Meta, professor Luciano Cicu terrà una conferenza dal titolo “Il teatro popolare nell’antichità”.
Per molti anni docente di Letteratura latina presso l’Università degli Studi di Sassari, Cicu traccerà le coordinate generali del teatro antico greco e romano, toccherà i problemi delle strutture e dei rapporti con il pubblico e con la politica, passerà poi a definire che cosa si intende con “popolare”.
Per molti anni docente di Letteratura latina presso l’Università degli Studi di Sassari, Cicu traccerà le coordinate generali del teatro antico greco e romano, toccherà i problemi delle strutture e dei rapporti con il pubblico e con la politica, passerà poi a definire che cosa si intende con “popolare”.
L'institut d'Estudis Catalans ad Alghero
Si discute delle varie problematiche linguistiche.
Sede IEC |
ALGHERO / Gli esperti dell’Institut d’Estudis Catalans discuterà, venerdì 4 aprile, ad Alghero, della realtà sociale, culturale e linguistica algherese.
All’incontro, presieduto dal presidente dell’IEC Joandomènec Ros, interverranno i membri corrispondenti algheresi dell’Institut.
All’incontro, presieduto dal presidente dell’IEC Joandomènec Ros, interverranno i membri corrispondenti algheresi dell’Institut.
Ombre rosse, anni Settanta tra cinema, fumetto, canzoni e mass media
Andrea Pazienza |
Ma sono anche gli anni delle radio libere, dei cantautori, del cinema civile, della controcultura. Alla cupa cappa della paura si accompagna una straordinaria stagione di creatività.
Il Poeta dei Silenzi
Presentazione dei versi lasciati da Luca.
ALGHERO / Per la rassegna letteraria "Incontri d'Autore al Museo" giunta alla seconda edizione, organizzata dalla libreria Lythos e dal museo Casa Manno, sabato 29 marzo alle ore 19.00, verrà presentato il libro : "Il Poeta dei Silenzi. Gocce, poesie sparse", di Luca Scognamillo.
Serata dedicata al flamenco
Jordi Llorella Oriol racconterà la storia dalle origini mesopotamiche.
Venerdì 28 marzo alle 18,00, presso la libreria Cyrano, si terrà una serata dedicata al flamenco con la conferenza "L'arte del Flamenco. Dal canto monocorde arabo al rock Gitano".
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