Éntula, il Festival Letterario Diffuso
Sabato 2 agosto Entula, il Festival Letterario Diffuso organizzato da Liberos arriva ad Alghero. Protagonista dell'evento sarà la scrittrice Elisa Ruotolo con il suo romanzo Ovunque, proteggici (Nottetempo - Selezione premio strega 2014) che verrà presentato alle 22,00 alla Libreria Cyrano in Via Vittorio Emanuele, 11. Interverrà con l'autrice Paola Cadeddu. Elisa Ruotolo è nata nel 1975 a Santa Maria a Vico (Ce) dove vive tuttora. Insegna Italiano in una scuola superiore. Ha esordito per Nottetempo nel 2010, con la raccolta Ho rubato la pioggia, vincitrice del Premio Renato Fucini e finalista al Premio Carlo Cocito 2010. Nel 2014 ha pubblicato Ovunque, proteggici, selezione Premio Strega 2014.
IL LIBRO Ovunque, proteggici (Nottetempo) In una giornata qualsiasi dei suoi cinquant’anni, Lorenzo Girosa riceve una lettera in cui qualcuno mostra di conoscere un segreto che da anni ha smesso di tormentarlo: un delitto commesso quando era poco più che bambino. Tentando di riannodare i fili di quell’epoca remota, Lorenzo racconta della grande villa in cui ha vissuto, generosa negli spazi ma gravata dalla malasorte di casa senza figli, e della sua famiglia fatta di uomini inconcludenti e donne compromesse.
IL LIBRO Ovunque, proteggici (Nottetempo) In una giornata qualsiasi dei suoi cinquant’anni, Lorenzo Girosa riceve una lettera in cui qualcuno mostra di conoscere un segreto che da anni ha smesso di tormentarlo: un delitto commesso quando era poco più che bambino. Tentando di riannodare i fili di quell’epoca remota, Lorenzo racconta della grande villa in cui ha vissuto, generosa negli spazi ma gravata dalla malasorte di casa senza figli, e della sua famiglia fatta di uomini inconcludenti e donne compromesse.
È la storia del nonno Domenico che cerca fortuna in America, di suo padre Nicola che senza un mestiere e un talento diventa un rude saltimbanco chiamato Blacmàn, di sua madre Francesca che scappa di casa per andare sulla pubblicità del sapone LUX. Tutti loro rivivono nello sguardo di Lorenzo che, nascosto dietro le tende di una Villa Girosa ormai deserta, è ben determinato a proteggere quanto di oscuro c’è nel proprio passato. Con una prosa classica e una lingua di carne, Ovunque, proteggici denuncia la forza di un destino che è scelta e di un sangue che si riconosce solo nelle ferite.
Cinema delle terre del mare (appuntamenti)
ALGHERO / Torna, dopo due anni di assenza, CINEMA DELLE TERRE DEL MARE, la rassegna cinematografica itinerante, ideata e organizzata dalla Società Umanitaria di Alghero con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e il sostegno della Fondazione M.E.T.A.
Tributo alla settima arte e ai suoi rapporti con il mare, ma anche occasione di valorizzazione e promozione del territorio, la rassegna è un viaggio itinerante tra i luoghi più suggestivi della nostra costa, che ha come obiettivo ultimo fare di Alghero un punto di riferimento per il cinema nell’Isola.
La nostra città non inventa questa candidatura, ma recupera una tradizione consolidata, l’illustre passato del Meeting Internazionale del Cinema, nato a Capo Caccia più di quarant’anni fa, di cui vuole essere l’attualizzazione.
La rassegna non sarebbe stata possibile senza la preziosa collaborazione e la disponibilità delle aziende private coinvolte che hanno riconosciuto in questo progetto un’importante occasione per coniugare turismo e cultura, binomio imprescindibile per uno sviluppo sano e compatibile del territorio.
Sarà il Mirador Giuni Russo a ospitare, mercoledì 30 luglio, l’inaugurazione del viaggio di Cinema delle Terre del Mare con una produzione della Società Umanitaria della Sardegna. Si tratta di Ìsura da filmà, Fiorenzo Serra e la Sardegna filmata in libertà, il film realizzato da Marco Antonio Pani a partire dai preziosi materiali inediti girati in pellicola da Serra alla fine degli anni ‘40.
Paolo Fresu ha composto una colonna sonora insieme contemporanea e arcaica, che accompagna le immagini di Serra in una dimensione sonora sospesa nel tempo e nello spazio. Sarà presente il regista, e la serata comincerà alle 20 con un aperitivo di benvenuto.
Fresca del Gran Prix di Cannes, sarà Alice Rohrwacher la protagonista della seconda giornata. La stupenda cornice di Pedramare ospiterà una intera serata dedicata alla giovane autrice toscana, organizzata in collaborazione con la Sardegna Film Commission, Filmidee e Spazio T. Alle 19.00 l’autrice incontrerà il pubblico e alle 21.30 verrà proiettato Le meraviglie.
Venerdì 1 la rotta di Cinema delle Terre del Mare approda al centro storico di Alghero, in Piazza della Juharia con la proiezione di Un insolito naufrago nell’inquieto mare d’Oriente, film d’esordio del regista franco-uruguaiano Sylvain Estibal. Il film è una commedia surreale con protagonisti un pescatore palestinese e un maialino che, tra coloni e soldati, check point e kamikaze, come una favola si apre alla speranza e alla pace.
La spiaggia di Rafel sarà, sabato 2 Agosto, la prima location in cui agli spettatori è richiesto di munirsi di asciugamani, spiaggine o qualsivoglia tipo di seduta, come da antica tradizione. Il film in programma è La nave dolce di Daniele Vicari, straordinario documentario sullo sbarco di ventimila albanesi, a bordo della nave Vlora, l’8 Agosto del 1991 nel porto di Bari.
Mercoledì 6 Agosto la serata sarà dedicata ai bambini. Villa Segni ospiterà Una lettera per Momo, delicato film di animazione del regista giapponese Hiroyuki Okiura.
Casa Gioiosa, la sede del Parco Naturale Regionale di Porto Conte, sarà lo scenario della proiezione di Buongiorno Taranto, il documentario di Paolo Pisanelli che racconta le tensioni di una città ormai avvelenata dall’inquinamento industriale, all’ombra del più grande stabilimento siderurgico d’Europa. «Quella di Taranto è una storia che riguarda tutti, dice Paolo Pisanelli, che sarà presente alla proiezione e dialogherà col pubblico.
Venerdì 8 agosto la spiaggia del Lazzaretto diventerà una succursale dei vicoli di Napoli, scenario delle avventure di un improbabile poliziotto/musicista infiltrato nella band di un cantante neomelodico per arrestare un boss della camorra. Il film è Song ‘e Napule, scoppiettante commedia poliziesca dei Manetti Bros.
Capo Caccia è la conclusione ideale del viaggio.
Presso Pischina Salida, sabato 9 Agosto verrà proiettato Io sono Li, delicata storia di una immigrata cinese, esordio nel cinema di finzione di Andrea Segre.
La reale conclusione sarà invece il giorno 12 Agosto, presso la spiaggia delle Bombarde, con la proiezione di un grande classico, Moby Dick di John Houston, in copia a 35 mm messa a disposizione dalla Cineteca di Bologna.
Cinema delle Terre del Mare, come sempre, non si dimentica dei più piccoli. Per i giovanissimi cinefili in movimento ci sono tre laboratori, nelle giornate dell’1, 6 e 7 Agosto.
Inoltre, ogni giornata sarà introdotta dalle clip Mare Nostrum, immagini amatoriali del mare di Alghero, provenienti dall’archivio di cinema privato e di famiglia del progetto La tua Memoria è la Nostra Storia della Società Umanitaria della Sardegna e montate da Gianfranco Fois.
Infine, rientra nel programma della rassegna anche la mostra Aldilàdelmare della fotografa cagliaritana Daniela Zedda, che inaugura venerdì 8 Agosto alle 19.00 presso la sede della Facoltà di Architettura di Santa Chiara.
Daniela Zedda ha ripercorso per due anni le strade dei sardi emigrati per fotografarli e raccontare le loro storie. Gli ottantotto ritratti che compongono la mostra raffigurano sardi celebri (Antonio Marras, Remo Bodei, Marcello Fois, Geppi Cucciari, Cristiana Collu e altri) ma anche ristoratori, scienziati, artigiani e sportivi.
La mostra sarà accompagnata dalla presentazione del libro scritto da Maria Paola Masala, che avverrà lunedì 11 Agosto, alle 20.00, nei nuovi locali della Biblioteca Comunale di Santa Chiara.
Ognuno di noi ha il proprio DNA
ALGHERO / Ognuno di noi è unico ed irripetibile, uno e solo uno! Ognuno di noi ha il proprio DNA, siamo “caratterizzati” dal DNA senza poter sfuggire alle nostre peculiarità.
Il due artisti in un incessante ed eccentrico accostamento di sigle e monogrammi interagiscono con l'estro ed i materiali, interpretando l’arte in sintonia alla evoluzione dello stesso DNA modificato dagli eventi in interazione con il mondo e l’ambiente.
"Angoli di lettura" libri e documenti sulla storia di Fertilia
FERTILIA / "Estate a Fertilia", organizzate dal Centro Commerciale Naturale di Fertilia in collaborazione con il Comitato di Quartiere e con il Patrocinio del Comune di Alghero, proseguono le manifestazioni "Estate a Fertilia". Sabato 26 Luglio dalle ore 10,00 nella piazzetta di via Orsera "angoli di lettura" libri e documenti sulla storia di Fertilia, alle ore 21,00 incontri di lettura con Marisa Brugna e Pier Luigi Alvau , dalle 22,00 serata revival anni 80 con il dj Fausto,unica data estiva in Italia!!!
Domenica dalle 18,00 battesimo della sella con l'associazione equestre Pegaso.
Éntula, il Festival Letterario Diffuso "appuntamenti"
Nuovi appuntamenti con Éntula, il Festival Letterario Diffuso curato dall’associazione Lìberos.
Domenica 27 luglio arriva a Fordongianus Gian Antonio Stella. Dito puntato contro la giungla legislativa italiana: il giornalista sarà ospite della Casa Aragonese, alle 21.30, per raccontare dell’involontaria comicità custodita nelle pagine del suo libro “Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli.
Domenica 27 luglio arriva a Fordongianus Gian Antonio Stella. Dito puntato contro la giungla legislativa italiana: il giornalista sarà ospite della Casa Aragonese, alle 21.30, per raccontare dell’involontaria comicità custodita nelle pagine del suo libro “Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli.
La guerra infinita alla burocrazia” (Feltrinelli). Martedì 29 saranno invece i giardini della chiesa di Santa Rita nel borgo La Ciaccia, a Valledoria, a far da scenario alle 21 alla presentazione del volume che contiene uno spietato itinerario alla scoperta della patologia endemica del Bel Paese, tra capziose ordinanze comunali e improbabili direttive dell’Unione europea. Per comprendere come la burocrazia possa uccidere anche la più florida economia e lasciarci in cambio, come consolazione, momenti d’irresistibile umorismo, l’ultima tappa di Stella sarà mercoledì 30 a Porto San Paolo, alle 22 nella Piazza del Centro Sociale.
Gian Antonio Stella |
Gian Antonio Stella è nato ad Asolo, in provincia di Treviso. Entrato al Corriere d’informazione nell’estate 1975, è da diversi anni inviato ed editorialista del Corriere della Sera, dopo essersi occupato di cronaca romana ed interni ed essere stato a lungo inviato nel Nord Est. Scrive di politica, cronaca, cultura e costume.
Ha vinto numerosi premi giornalistici, tra cui l’È giornalismo, il Barzini, il Premiolino, l’Ischia, il Saint Vincent per la saggistica e, insieme con Sergio Rizzo,
nel 2008, il premio internazionale “Columnistas del mundo” vinto in passato dal francese Bernard- Henri Lévy, dall’indiana Arundhati Roy, dall’americano Seymour Hersh, dallo spagnolo Fernando Savater, dalla persiana-americana Christiane Amanpour.
Tra i suoi libri più famosi L’Orda, quando gli albanesi eravamo noi sulla xenofobia sofferta dagli emigrati italiani, La casta. Così i politici italiani sono diventati intoccabili (scritto con Sergio Rizzo), che con oltre un milione e trecentomila copie vendute è stato uno dei saggi più venduti di sempre, La Deriva. Perché l’Italia rischia il naufragio (ancora con Rizzo) sulla decadenza di un paese che da troppo tempo non crede più in se stesso, nel futuro e nei giovani. Tra i romanzi, Il maestro magro, La bambina, il pugile, il canguro e Carmine pascià, che nacque buttero e morì beduino.
Il libro Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli. La guerra infinita alla burocrazia (Feltrinelli).
Una donna cieca dalla nascita riacquista la vista dopo un viaggio a Lourdes: chiede di rinunciare alla pensione d’invalidità ma lo Stato si “oppone” eroicamente al miracolo.
Dove si è svolta una storia simile? In Italia naturalmente, Paese di “santi, poeti e complicatori” che perde il tempo dei suoi funzionari e il denaro dei contribuenti fra timbri e marche da bollo, interrogazioni parlamentari sulla mucca Clarabella, concessioni di vincoli paesaggistici per la coltivazione del pitosforo e leggi regionali ad personam per allevatori di cardellini.
Se la Germania traina l’economia dell’intera eurozona, l’Italia ha un altro primato invidiabile: paga i suoi dirigenti dodici volte il reddito medio dei suoi cittadini (i colleghi tedeschi “solo” quattro volte).
Ma per affrontare il nemico occorre conoscerlo e scendere negli inferi delle leggi inutili e delle pubbliche assurdità, come fa Gian Antonio Stella, nel suo nuovo libro, che traccia un allucinante e spietato itinerario alla scoperta della patologia endemica del Bel Paese, tra capziose ordinanze comunali e improbabili direttive dell’Unione europea.
nel 2008, il premio internazionale “Columnistas del mundo” vinto in passato dal francese Bernard- Henri Lévy, dall’indiana Arundhati Roy, dall’americano Seymour Hersh, dallo spagnolo Fernando Savater, dalla persiana-americana Christiane Amanpour.
Tra i suoi libri più famosi L’Orda, quando gli albanesi eravamo noi sulla xenofobia sofferta dagli emigrati italiani, La casta. Così i politici italiani sono diventati intoccabili (scritto con Sergio Rizzo), che con oltre un milione e trecentomila copie vendute è stato uno dei saggi più venduti di sempre, La Deriva. Perché l’Italia rischia il naufragio (ancora con Rizzo) sulla decadenza di un paese che da troppo tempo non crede più in se stesso, nel futuro e nei giovani. Tra i romanzi, Il maestro magro, La bambina, il pugile, il canguro e Carmine pascià, che nacque buttero e morì beduino.
Il libro Bolli, sempre bolli, fortissimamente bolli. La guerra infinita alla burocrazia (Feltrinelli).
Una donna cieca dalla nascita riacquista la vista dopo un viaggio a Lourdes: chiede di rinunciare alla pensione d’invalidità ma lo Stato si “oppone” eroicamente al miracolo.
Dove si è svolta una storia simile? In Italia naturalmente, Paese di “santi, poeti e complicatori” che perde il tempo dei suoi funzionari e il denaro dei contribuenti fra timbri e marche da bollo, interrogazioni parlamentari sulla mucca Clarabella, concessioni di vincoli paesaggistici per la coltivazione del pitosforo e leggi regionali ad personam per allevatori di cardellini.
Se la Germania traina l’economia dell’intera eurozona, l’Italia ha un altro primato invidiabile: paga i suoi dirigenti dodici volte il reddito medio dei suoi cittadini (i colleghi tedeschi “solo” quattro volte).
Ma per affrontare il nemico occorre conoscerlo e scendere negli inferi delle leggi inutili e delle pubbliche assurdità, come fa Gian Antonio Stella, nel suo nuovo libro, che traccia un allucinante e spietato itinerario alla scoperta della patologia endemica del Bel Paese, tra capziose ordinanze comunali e improbabili direttive dell’Unione europea.
Per comprendere come la peggior giungla legislativa possa uccidere anche la più florida economia e lasciarci in cambio, come consolazione, momenti d’irresistibile, involontario umorismo.
PROTOCOLLO RS33 (Pettirosso Editore)
ALGHERO / Sabato 26 luglio alle ore 21.00, al Museo Casa Manno, in via Santa Barbara ad, Giovanni L. F. Fiabane e Marcello Murru presenteranno il libro PROTOCOLLO RS33 (Pettirosso Editore).
Tributo a Giuni Russo nel Grand Prix Corallo
ALGHERO / Giuni Russo protagonista della 14esima edizione del “Grand Prix Corallo - Città di Alghero” in programma il prossimo 12 luglio.
L’organizzazione, grazie alla collaborazione dell’Associazione GiuniRussoArte e della presidente Maria Antonietta Sisini, dedicherá un Live Tribute a Giuni Russo, in occasione del decennale della prematura scomparsa.
L’organizzazione, grazie alla collaborazione dell’Associazione GiuniRussoArte e della presidente Maria Antonietta Sisini, dedicherá un Live Tribute a Giuni Russo, in occasione del decennale della prematura scomparsa.
Gente di Alicante
Trent’anni fa, l’11 giugno 1984, morì a Padova Enrico Berlinguer.
In realtà, si può dire che morì qualche giorno prima, esattamente la notte del 7 giugno, mentre dal palco di Piazza della frutta a Padova, invitava i sostenitori del PCI ad andare “tutti, casa per casa, strada per strada, azienda per azienda", a votare PCI.
Si accasciò sul palco colpito da un ictus. Le immagini televisive di quel momento, spesso rievocate in questi giorni, furono davvero traumatizzanti per la folla accalcata in nella pazza con, sullo sfondo, la Torre degli Anziani.
La bella sorpresa della sacrestia della Cattedrale di Alghero
Antico piviale |
E’ quanto è capitato nella sacrestia di Alghero, dove con la collaborazione del parroco Don Angelo Cocco, per la prima volta sono stati esposti i pezzi unici della raccolta di paramenti sacri e oggetti liturgici custoditi nella Cattedrale.
La rilevanza dell’evento avveniva in corso d’opera, quando la 12^ edizione di Monumenti Aperti praticamente era già pianificata, e nasceva dall’esigenza di coinvolgere i visitatori in quello che è il significato vero di quello spazio, che supera decisamente i riferimenti comunque necessari alla struttura fisica, alla sua storia e alla sua funzione, compreso l’arredo.
Sicuramente unica l’esposizione delle dalmatiche del XVIII secolo, l’abito liturgico tipico dei diaconi, e la lunga serie di casule usate da vescovi e sacerdoti durante le celebrazioni più solenni. Spiccava una casula dorata che si fa risalire al XVI secolo. E’ stato esposto anche un antico piviale, il mantello indossato dai sacerdoti durante le processioni, e un ermellino che insieme alla cotta e all’abito talare distingueva i canonici della Cattedrale, almeno sino alla Riforma Liturgica successiva al Concilio Vaticano II (1963-65).
Tra gli oggetti esposti, un posto di riguardo è stato riservato al faldistorio del XVIII secolo che il Conte di S.Elia regalò al vescovo della città. Si tratta di una poltroncina di bella fattura che porta i titoli del conte e lo stemma episcopale impressi sui pomelli, usata dal Vescovo quando non era in cattedra o come inginocchiatoio.
Tra i libri liturgici almeno due sono oggetto di particolare interesse: il grande Graduale del XVIII secolo, una raccolta di canti liturgici su spartito gregoriano in uso nella Messa di rito latino, e il messale donato alla Cattedrale da Mons. Arduino. Quest’ultimo, decorato in argento e contraddistinto dallo stemma del vescovo, è stato restituito alla Cattedrale dopo che fu oggetto di furto tanti anni fa. Tra le altre cose, delle ampolline per la Messa in stile liberty, a dimostrazione di come gli stili artistici che si sono succeduti nel tempo abbiano influenzato anche la produzione degli oggetti in uso nella liturgia, oltre agli aspetti architettonici e d’arte che ritroviamo un po’ in tutte le chiese storiche.
La visita della sacrestia della Cattedrale quindi ha riservato al visitatore delle belle sorprese, che sicuramente devono essere meglio valorizzate in una prossima edizione di Monumenti Aperti, facendole rientrare nella pianificazione più generale, e oggetto di studio per le guide-volontarie. D'altronde se questa iniziativa ha un senso, esso è da individuarsi nella possibilità di rivalutare di volta in volta gli elementi storici, culturali e artistici che hanno fatto parte della vita della città e ancora oggi la condizionano. Se vogliamo la parte più interessante della visita della sacrestia, quella che ha coinvolto di più i visitatori, è stato proprio il misurarsi con una realtà viva, che come tutte le realtà vive è soggetta a forme di evoluzione e anche di trasformazione. In quella sacrestia è stato reinterpretato il termine di “ monumento”, riportandolo alla sua origine: ricordare, far sapere, riportare alla mente. Ma anche riscoprire, collegare, integrare. Monumento è tutto ciò che rimette in moto la memoria, e in questo senso si vede anche la possibile evoluzione delle prossime edizioni di Monumenti Aperti.
Ammirevole la guida degli alunni del Liceo Scientifico “E. Fermi” di Alghero, che supportati dalla loro insegnante di Storia dell’Arte, prof.ssa Manuela Correddu, sono riusciti a coinvolgere i visitatori in un’esperienza culturale e religiosa di sicuro effetto. Raccogliendo le impressioni, ci sembra doveroso riportare quanto la stessa docente ci ha riferito, e cioè la necessità di rinnovare la manifestazione proprio sotto l’aspetto organizzativo, con l’assegnazione dei siti alle scuole o alle associazioni in forme più condivise. La formula funziona, non ci sono dubbi, ma non bisogna neppure essere molto ripetitivi. Far turnare i volontari, specialmente gli studenti, significa anche trovare nuovi stimoli e nuove conoscenze.
Sicuramente unica l’esposizione delle dalmatiche del XVIII secolo, l’abito liturgico tipico dei diaconi, e la lunga serie di casule usate da vescovi e sacerdoti durante le celebrazioni più solenni. Spiccava una casula dorata che si fa risalire al XVI secolo. E’ stato esposto anche un antico piviale, il mantello indossato dai sacerdoti durante le processioni, e un ermellino che insieme alla cotta e all’abito talare distingueva i canonici della Cattedrale, almeno sino alla Riforma Liturgica successiva al Concilio Vaticano II (1963-65).
Faldistorio |
Tra i libri liturgici almeno due sono oggetto di particolare interesse: il grande Graduale del XVIII secolo, una raccolta di canti liturgici su spartito gregoriano in uso nella Messa di rito latino, e il messale donato alla Cattedrale da Mons. Arduino. Quest’ultimo, decorato in argento e contraddistinto dallo stemma del vescovo, è stato restituito alla Cattedrale dopo che fu oggetto di furto tanti anni fa. Tra le altre cose, delle ampolline per la Messa in stile liberty, a dimostrazione di come gli stili artistici che si sono succeduti nel tempo abbiano influenzato anche la produzione degli oggetti in uso nella liturgia, oltre agli aspetti architettonici e d’arte che ritroviamo un po’ in tutte le chiese storiche.
Casula donata da Mons. Arduino |
Ammirevole la guida degli alunni del Liceo Scientifico “E. Fermi” di Alghero, che supportati dalla loro insegnante di Storia dell’Arte, prof.ssa Manuela Correddu, sono riusciti a coinvolgere i visitatori in un’esperienza culturale e religiosa di sicuro effetto. Raccogliendo le impressioni, ci sembra doveroso riportare quanto la stessa docente ci ha riferito, e cioè la necessità di rinnovare la manifestazione proprio sotto l’aspetto organizzativo, con l’assegnazione dei siti alle scuole o alle associazioni in forme più condivise. La formula funziona, non ci sono dubbi, ma non bisogna neppure essere molto ripetitivi. Far turnare i volontari, specialmente gli studenti, significa anche trovare nuovi stimoli e nuove conoscenze.
Uno speciale tramonto algherese
ALGHERO / Tratto dal bel libro di Antonio Budruni e Yvette Gagliano " Splendori e Miserie, Alghero nelle cronache dei viaggiatori dell'Ottocento", che ho avuto l'onore di presentare ad Alghero sabato scorso.
Splendori e Miserie
ALGHERO / Sabato 3 maggio alle 18.30 presso la sala conferenze della Fondazione Meta ad Alghero in Piazza Porta Terra, 9 si terrà la presentazione del libro di Antonio Budruni e Yvette Gagliano, dal titolo "Splendori e Miserie. Alghero nelle cronache dei viaggiatori dell'Ottocento", Edes.
Bambini "A piedi nudi nel parco"
Un momento dello spettacolo "Come è nato il giullare" |
Waiting for, personale di Mannazzu
ALGHERO / L’Oficina de L’Art presenta “Waiting for”, personale di Chicco Mannazzu.
Dal 19 al 27 aprile - dalle ore 19 alle 23 - il nuovo spazio di sperimentazione ed esposizione artistica L'Oficina de l’Art, in via Roma 33 ad Alghero, ospiterà le opere dell’artista algherese.
Dal 19 al 27 aprile - dalle ore 19 alle 23 - il nuovo spazio di sperimentazione ed esposizione artistica L'Oficina de l’Art, in via Roma 33 ad Alghero, ospiterà le opere dell’artista algherese.
Se tre giovani architetti tengono una conferenza
Gli architetti che prendiamo come modello sono lontanissimi per età o per posizione sociale.
Difficilmente in questi ultimi anni si è sentito parlare di come gruppi di giovani professionisti abbiano sviluppato una qualche linea di ricerca pratico-teorica o indicato una direzione da seguire per il nuovo secolo. Questo assunto ha un valore tangenziale, ossia tocca allo stesso modo tutte le discipline e tutti i settori delle attività umane.
Il nostro secolo è quello della velocità tecnologica e dell’innovazione, eppure il futuro per sua generazione fatica a prender quota.
Date queste premesse, è evidente che la possibilità di allestire una conferenza in cui tre giovani architetti espongono la loro attività abbia un significato che trascende il valore della conferenza stessa. È il segno della volontà di far vedere cosa succede al di là della coltre di informazioni da cui siamo assuefatti. È un’occasione importante per i tre interessati, ma ancor più profondamente lo è per i giovani che vi assisteranno, perché poche cose hanno valore oggi come far vedere dove un futuro c’è o potrebbe costruirsi, quali difficoltà si incontrano e come possono essere affrontate.
Date queste premesse, è evidente che la possibilità di allestire una conferenza in cui tre giovani architetti espongono la loro attività abbia un significato che trascende il valore della conferenza stessa. È il segno della volontà di far vedere cosa succede al di là della coltre di informazioni da cui siamo assuefatti. È un’occasione importante per i tre interessati, ma ancor più profondamente lo è per i giovani che vi assisteranno, perché poche cose hanno valore oggi come far vedere dove un futuro c’è o potrebbe costruirsi, quali difficoltà si incontrano e come possono essere affrontate.
Una sorta di flashforward che anticipa i tempi, per avere un elemento di riferimento con cui iniziare a fare i conti. Organizzare una conferenza per tre giovani architetti non è solo una bella scelta, è molto di più: è una scelta culturale. Significa investire sullo spirito dei giovani professionisti in formazione. Affinché non diventino dei semplici prodotti del sistema universitario, ma teste pensanti e, soprattutto, appassionate e assetate di plasmare il proprio futuro.
In questa luce va visto l’evento “Perspectives for the future” che si terrà il 2 aprile alle ore 17 nell’Aula Est del Santa Chiara, nella speranza che partecipino proprio coloro che in primis sono chiamati in causa, studenti e neolaureati.
Riccardo Onnis, Redazione Arkimastria
In questa luce va visto l’evento “Perspectives for the future” che si terrà il 2 aprile alle ore 17 nell’Aula Est del Santa Chiara, nella speranza che partecipino proprio coloro che in primis sono chiamati in causa, studenti e neolaureati.
Riccardo Onnis, Redazione Arkimastria
Ombre rosse, anni Settanta tra cinema, fumetto, canzoni e mass media
Andrea Pazienza |
Ma sono anche gli anni delle radio libere, dei cantautori, del cinema civile, della controcultura. Alla cupa cappa della paura si accompagna una straordinaria stagione di creatività.
L’antica Arte del Vento e dell’Acqua e la via della Terra
ALGHERO / L’arte geomantica cinese per il secondo appuntamento di Primavera In Riviera, venerdì 28 e sabato 29 marzo.
Dall’enogastronomia all’architettura antica per gli eventi organizzati dalla partnership tra i CCN Alghero In Centro e Compagnia d’Impresa, Alghero Grandi Eventi e il Consorzio Turistico Riviera del Corallo, che grazie alla collaborazione con la Facoltà di Architettura, Fondazione Meta e il Comune di Alghero presentano due giorni dedicati ad approfondire l’argomento del Feng Shui.
Santa Chiara, Ateneo-Comune: 0 a 0
"Ricordiamo il punteggio da Alghero … dopo l’intervallo: Ateneo 0, Comune 0."
Era settembre, e si scriveva questo circa il Santa Chiara, e la vertenza infinita tra Comune e Università.
Era settembre, e si scriveva questo circa il Santa Chiara, e la vertenza infinita tra Comune e Università.
Confronto tra architetti della Erasmus Generation
Un doppio confronto tra due studentesse che nell’anno accademico 2011- 2012 hanno svolto l’Erasmus ad Alghero, può essere una maniera per poter entrare nella visione del mondo di due esponenti non italiane della futura “Erasmus Generation”.
Dia Mundial de la Poesia
Dona Luce al sorriso
Mostra fotografica di Angelo Sanna presso Punto Enel.
ALGHERO / "DonNa Luce al sorriso" è il titolo della mostra che porta la firma di Angelo Sanna, algherese, appassionato di fotografia, che ha immortalato numerosi volti al femminile.
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