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Con Solinas va in archivio la rassegna organistica
E' calato il sipario sul Sardinia Organ fest.
Sabato scorso, presso la Cattedrale di Alghero, si è conclusa positivamente la II edizione della Rassegna Organistica Internazionale. Nel corso di questo tour musicale è stato valorizzato al meglio il principale patrimonio organistico sardo con la programmazione di dodici concerti e quattro masterclass in undici località della Sardegna. Dall’organo ad ala seicentesco della Cattedrale di Ales, (il più antico a ad oggi funzionante in Sardegna), passando per gli strumenti meccanici di Sassari, Arzachena, Ussana, a quelli a trasmissione elettrica di Palau, Porto Torres, Uras e Cagliari, all’organo pneumatico di Alghero.
Gli interpreti, scelti con cura e attenzione sono stati tutti di grande livello: dall’organista titolare del Duomo di Milano, Emanuele Vianelli; Juan de la Rubia, organista titolare della Sagrada Familia; Alessio Corti, docente presso la Musikhoschule di Ginevra; Adriano Falcioni, docente presso il Conservatorio di Sassari, Enrico Viccardi, docente presso il Conservatorio di Como; Victor Urban, organista dell’Auditorium Nazionale della Città del Messico; ai giovani organisti Gianluca Frau, Davide Paleari, Stefano Crosazzo, Piergiovanni Domenighini all’Orchestra Sardinia Academy Orchestra diretta dal maestroPietro Pilo che ha inaugurato la stagione concertistica lo scorso 15 luglio.
L’ultimo concerto del Sardinia Organ Fest, alla Cattedrale di Alghero, ha visto protagonista Giovanni Solinas, direttore artistico della manifestazione, che ha interpretato pagine musicali di J. S. Bach, F. Mendelssohn, J. G. Rheinberger e M. E. Bossi.
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Giovanni Solinas |
Gli interpreti, scelti con cura e attenzione sono stati tutti di grande livello: dall’organista titolare del Duomo di Milano, Emanuele Vianelli; Juan de la Rubia, organista titolare della Sagrada Familia; Alessio Corti, docente presso la Musikhoschule di Ginevra; Adriano Falcioni, docente presso il Conservatorio di Sassari, Enrico Viccardi, docente presso il Conservatorio di Como; Victor Urban, organista dell’Auditorium Nazionale della Città del Messico; ai giovani organisti Gianluca Frau, Davide Paleari, Stefano Crosazzo, Piergiovanni Domenighini all’Orchestra Sardinia Academy Orchestra diretta dal maestroPietro Pilo che ha inaugurato la stagione concertistica lo scorso 15 luglio.
L’ultimo concerto del Sardinia Organ Fest, alla Cattedrale di Alghero, ha visto protagonista Giovanni Solinas, direttore artistico della manifestazione, che ha interpretato pagine musicali di J. S. Bach, F. Mendelssohn, J. G. Rheinberger e M. E. Bossi.
Gioco di squadra per salvare il tesoro di Mugoni
Nascerà una carta per proteggere il prezioso litorale in zona parco.
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Il direttore Gazale incontra gli imprenditori balneari di Mugoni |
Una spiaggia che non solo ricade in piena area protetta e all'interno di un'area marina, ma è anche Sito di interesse comunitario. Per le specificità vegetali rappresenta un esempio unico a livello mondiale, per alcune varietà più uniche che rare che fioriscono tra le sue dune.
Nonostante i tre regimi di protezione ambientale è continuamente soggetta a un pesante carico antropico che sta intaccando lo stato ambientale.
«La Regione non dimentichi i lavoratori Vinyls»
Le massime istituzioni della Regione siano in prima linea accanto ai lavoratori della Vinyls.
Lo chiedono, con una mozione il cui primo firmatario è il consigliere del Partito democratico Mario Bruno, ventinove consiglieri regionali: praticamente tutto il centrosinistra più Capelli (Api) e Mulas (Upc).
Sulla crisi del polo chimico di Porto Torres è calato il silenzio, «dopo che si sono spenti i riflettori sulla protesta attuata dai lavoratori con l’occupazione dell’Isola dell’Asinara, ribattezzata L’Isola dei cassintegrati, ribalta di cui hanno goduto politici, sottosegretari e ministri, purtroppo senza nessun esito favorevole per la Vinyls nonostante l’abbondanza di promesse di imminente soluzione», si legge nel documento.
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Mario Bruno |
Sulla crisi del polo chimico di Porto Torres è calato il silenzio, «dopo che si sono spenti i riflettori sulla protesta attuata dai lavoratori con l’occupazione dell’Isola dell’Asinara, ribattezzata L’Isola dei cassintegrati, ribalta di cui hanno goduto politici, sottosegretari e ministri, purtroppo senza nessun esito favorevole per la Vinyls nonostante l’abbondanza di promesse di imminente soluzione», si legge nel documento.
Coppa Italia di kata: un bronzo per Nulvesu e Corbia
Medaglia di bronzo per i due judokas algheresi a Jesolo.
Roberto Nulvesu e Mirko Corbia hanno conquistato il terzo gradino del podio nella gara di Katame No Kata (la forma del controllo a terra) della Coppa Italia di kata, che si è svolta domenica scorsa unitamente al Torneo delle Regioni.
Apertura al dialogo del Pdl per il nuovo campo Rom
Per risolvere il problema del campo Rom invito del Pdl a trovare un'altra area .
«Una scelta amministrativa chiara era stata fatta dalla precedente amministrazione di centro destra e stava andando a compimento. Non è più ritenuta idonea? Poco male. Ma se ne faccia un'altra altrettanto chiara e decisa in tempi rapidissimi», afferma il capogruppo consiliare Marco Tedde che dice di voler guardare al futuro.
«Il procedimento è avviato fin dallo scorso anno. Si sostituisca l'area ritenuta non idonea con un'altra che rientri nei piani della nuova giunta, mettendo da parte gli annunci e le stucchevoli litanie che oggi sentiamo troppo spesso. Noi staremo al fianco dell'amministrazione e della comunità algherese e collaboreremo lealmente affinché non si perdano le ingenti risorse regionali reperite».
Tanto rumore per nulla
È almeno dall’epoca di Marziale (38-104 d.C) che il problema del rumore in città è un problema.
Si veda ad esempio il suo epigramma XII-57.
Uno dei tanti conflitti che la città mette in scena a ogni ora del giorno e della notte, conflitti tra attività (riposare, lavorare, divertirsi, muoversi) e tra popolazioni (giovani e vecchi, ricchi e poveri, donne e uomini, bambini e adulti, stranieri e autoctoni, residenti e visitatori).
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Arnaldo 'Bibo' Cecchini |
Uno dei tanti conflitti che la città mette in scena a ogni ora del giorno e della notte, conflitti tra attività (riposare, lavorare, divertirsi, muoversi) e tra popolazioni (giovani e vecchi, ricchi e poveri, donne e uomini, bambini e adulti, stranieri e autoctoni, residenti e visitatori).
Turisti in calo del 10 per cento: la preoccupazione di Federalberghi
Report negativo al termine della stagione turistica.
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Turisti in giro per il centro |
A dipingerlo è Giorgio Macciocu, presidente regionale di Federalberghi-Confcommercio: «La stagione 2012 ha confermato tutte le previsioni e le anticipazioni negative. Al calo del 6 per cento delle presenze registrato lo scorso anno, assistiamo, quest’anno, sulla base delle prime stime elaborate, ad una perdita di circa il 10 per cento di turisti».
Oltre 10mila turisti in partenza da Fertilia: via al contro-esodo
Il maltempo porta via la massa dei turisti.
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Controllo bagagli |
Nell’ultimo fine settimana circa 10mila vacanzieri hanno lasciato l’Isola passando dall’aeroporto di Alghero.
Le punte massime di affollamento nel terminal, con circa 7mila transiti al giorno, si sono raggiunte mercoledì e sabato, con la partenza di diversi voli charter, oltre a quelli di linea.
Piazza Civica, Opinioni a confronto
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La Voce di Alghero vuole stimolare il dibattito pubblico e la libera espressione di opinioni. Per questo inauguriamo "Piazza Civica".
Si tratta di una rubrica di opinioni a confronto nella quale di volta in volta presentiamo opinioni e riflessioni su un tema di attualità. Funziona così: chiediamo ad alcune persone - che riteniamo autorevoli, competenti o cui opinione sull'argomento è di interesse pubblico - di dare risposte motivate su un tema, e le pubblichiamo tutte assieme, una affianco ad altra, sul nostro sito. Come è appropriato, la rubrica apparirà nella sezione "Opinioni", nella fascia nera a sinistra della prima pagina.
Abbiamo dedicato la prima puntata alla possibile riforma e alla questione delle nomine alle cariche del Parco di Porto Conte.
Invitiamo i nostri lettori a partecipare al dibattito attraverso lo spazio dei commenti in fondo ad ogni articolo. E poiché ogni discussione ha bisogno delle regole, vi preghiamo solo di osservare le nostre per l'invio dei commenti.
Buona lettura e buona domenica.
Per la riforma un ampio dibattito in Consiglio e con la città
Quali riforme, nomine e emolumenti per le cariche al Parco di Porto Conte? Leggi i quesiti » |
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Matteo Tedde |
2. Per quanto riguarda ruoli e compiti degli organi, credo sia indispensabile aprire un dibattito serio e aperto in Consiglio Comunale, che porti alla definizione di una struttura organizzativa che consenta, finalmente, il decollo di questa grande risorsa. Ma attenzione, ripeto, tale discussione deve avvenire ad Alghero, non in altri luoghi. Il parco è prima di tutto della nostra città!
3. Per quanto attiene agli emolumenti, sono convinto che gli incarichi derivanti dall'amministrazione pubblica debbano essere, tutti, contenuti. Chi ricopre incarichi del genere lo deve fare per passione, ambizione, capacità ma non per soldi. Per quanto riguarda le modalità di nomina, in generale penso che gli algheresi debbano avere voce in capitolo, attraverso il Consiglio Comunale. Ma si dovrebbe aprire anche ad altre realtà pubbliche e private del territorio.
4. L'eventuale riforma andrebbe effettuata, come ho già accennato, attraverso un ampio dibattito in consiglio e con il confronto con la città, in tutte le sue espressioni. Sarebbe utile analizzare altre realtà che vivono i medesimi problemi, e verificare quali soluzioni sono state adottate. Ovviamente, quelle virtuose.
5. Il processo di riforma richiede tempo, dunque intanto si dovrebbe comunque procedere al rinnovo delle cariche con le regole attuali, al fine di impedire il blocco dell'attività.
Matteo Tedde è capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale di Alghero.
PIAZZA CIVICA. Quali riforme, nomine e emolumenti per le cariche al Parco di Porto Conte? Leggi i quesiti »
NE DISCUTONO
![]() Gavino Delrio, presidente del Comitato Zonale Nurra - Santa Maria la Palma |
![]() Luciano Deriu, segretario regionale di Legambiente |
Vittorio Gazale, direttore del Parco di Porto Conte |
![]() Maria Graziella Serra, capogruppo di C'è un'Alghero Migliore |
![]() Marco Tedde, capogruppo del Pdl |
![]() Matteo Tedde, capogruppo del Pd |
Riformare per una maggiore efficienza e per contenere la spesa pubblica
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Marco Tedde |
In quest'ottica riteniamo necessario proporre alla Regione Sardegna la modifica della legge istitutiva del Parco di Porto Conte, secondo una prassi normativa già seguita in fase di prima adozione della legge che aveva visto il Consiglio Comunale di Alghero protagonista nella formulazione definitiva del testo normativo.
Oggi tale tecnica legislativa "partecipata" può essere riaffermata suggerendo le modifiche che si ritengono necessarie alla luce della esperienza maturata in questi anni di avvio dell'Azienda Parco e della mutata situazione economica che stiamo vivendo e che impone scelte volte, appunto, al contenimento della spesa e alla efficienza amministrativa.
Scendendo nello specifico, il Gruppo del PdL sta lavorando per concertare con le altre forze d'opposizione un Ordine del Giorno da proporre al Consiglio Comunale coi seguenti generali indirizzi:
Scendendo nello specifico, il Gruppo del PdL sta lavorando per concertare con le altre forze d'opposizione un Ordine del Giorno da proporre al Consiglio Comunale coi seguenti generali indirizzi:
- chiedere alla Regione di eliminare l'Assemblea del Parco o ridurne sensibilmente il numero dei componenti (l'Area marina protetta - priva di direttivo e assemblea - ha lavorato bene);
- eliminare la previsione normativa del Consiglio Direttivo trasferendone le relative funzioni all'Assemblea - se dovesse permanere - e/o al Presidente;
- chiedere alla Regione di prevedere che il Presidente possa essere scelto dall'Assemblea anche al di fuori dei componenti del Consiglio Comunale al fine di garantire il reperimento di una figura altamente qualificata e con specifiche competenze che potrebbe non essere presente fra i componenti il Consiglio Comunale;
- nell'attesa del recepimento da parte della Regione Sardegna delle modifiche della legge istitutiva sopraindicate, adottare immediatamente le decisioni necessarie per la riduzione, in misura non inferiore al 50%, degli emolumenti oggi previsti per gli organi dell'Azienda Speciale Parco di Porto Conte (Assemblea, Presidente e Consiglio direttivo).
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NE DISCUTONO
![]() Gavino Delrio, presidente del Comitato Zonale Nurra - Santa Maria la Palma |
![]() Luciano Deriu, segretario regionale di Legambiente |
Vittorio Gazale, direttore del Parco di Porto Conte |
![]() Maria Graziella Serra, capogruppo di C'è un'Alghero Migliore |
![]() Marco Tedde, capogruppo del Pdl |
![]() Matteo Tedde, capogruppo del Pd |
Per una buona amministrazione l'attuale modello deve essere superato
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Maria Graziella Serra |
Il movimento "C'è un'Alghero Migliore" che rappresento ha già espresso una posizione chiara su molte questioni poste.
L'attuale modello di gestione del Parco è inadeguato e va superato. In particolare, la conduzione dei suoi organi si è dimostrata dispendiosa, spesso a danno di attività più consone al ruolo del Parco.
Per favorire una gestione più efficace e moderna, l'Assemblea del Parco non dovrebbe corrispondere al Consiglio Comunale e dovrebbe essere più ridotta. Inoltre, nel dibattito sulla sua composizione si dovrebbe riflettere sull'opportunità di includervi anche rappresentanti di altre istituzioni ed enti che hanno competenze sulla gestione del territorio (tra cui la Regione e l’Ente Foreste). Un’Assemblea di questo tipo permetterebbe lo sviluppo di una rete territoriale coesa in grado di promuovere l'area del Parco come opportunità di sviluppo sostenibile del territorio.
Vanno inoltre cercate forme di integrazione e anche un'eventuale fusione tra il Parco e l'Area marina protetta, per promuovere processi di reale tutela e sviluppo sostenibile.
L’amministrazione comunale dovrebbe dunque farsi promotrice presso la Regione di una modifica della legge n°4/99 che ha istituito il Parco, nel senso di una riduzione e diversa composizione dell’Assemblea del Parco e della possibilità di eleggere il suo Presidente anche non tra i consiglieri comunali, con criteri di scelta basati sulle competenze e capacità, e con trasparenza e piena pubblicità della procedura di selezione.
Per quanto riguarda le cariche del Presidente e del Consiglio direttivo, data la loro natura e i compiti che svolgono, l'Assemblea del Parco dovrebbe abolire gli attuali emolumenti, sostituendoli con il solo gettone di presenza.
In attesa che si determini il cambiamento auspicato, occorre che l'attuale Presidente convochi immediatamente l'assemblea del Parco e che l'assemblea attribuisca pro tempore questa carica al Sindaco, per garantire l'ordinato funzionamento dell'Ente nella fase di transizione.
Maria Graziella Serra è capogruppo del movimento C'è un'Alghero Migliore in Consiglio Comunale di Alghero.
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NE DISCUTONO
![]() Gavino Delrio, presidente del Comitato Zonale Nurra - Santa Maria la Palma |
![]() Luciano Deriu, segretario regionale di Legambiente |
Vittorio Gazale, direttore del Parco di Porto Conte |
![]() Maria Graziella Serra, capogruppo di C'è un'Alghero Migliore |
![]() Marco Tedde, capogruppo del Pdl |
![]() Matteo Tedde, capogruppo del Pd |
Aggiornare la Legge istitutiva e lo Statuto dell'azienda speciale
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Vittorio Gazale |
Gli organi di indirizzo politico sono stati individuati dalla legge istitutiva del Parco n. 4 del 26 febbraio 1999, art. 3, comma 2, nel Consiglio Direttivo e nell’Assemblea del Parco, coincidente con l’intero Consiglio Comunale in carica. A questo proposito la legge quadro sulle aree protette (L.N. 394/91) aveva già individuato per le funzioni dell’Assemblea, una più snella e operativa Comunità del Parco (art. 10 e art. 24 comma 1), la cui istituzione e composizione potrà essere oggetto di un confronto istituzionale tra l’Amministrazione comunale e la Regione Sardegna.
Quali compiti e ruoli dovrebbero avere gli organi?
I compiti e i ruoli degli organi di un Parco sono ben esplicitati nella legge quadro sulle aree protette (L.N. 394/91), per cui bisognerebbe adeguarsi alle disposizioni della norma di cui sopra ed in particolare a quanto riportato nell’art. 24 dal titolo “organizzazione amministrativa del Parco Naturale Regionale”.
Quali dovrebbero essere i vincoli, i criteri e le modalità di scelta e di nomina delle cariche e quali emolumenti dovrebbero percepire?
Nella modalità di nomina delle cariche di indirizzo politico, in particolare del massimo rappresentante dell’Ente, è fondamentale porre tra i criteri l’autorevolezza, la rappresentatività e la capacità di proporre un corretto indirizzo politico sulla gestione del territorio.
Per quanto riguarda l’aspetto relativo agli emolumenti, sarà necessario adeguarsi alle nuove disposizioni di legge, in coerenza con quanto riportato nell’art. 6, comma 2, del D.L. n. 78/2010, convertito dalla legge n. 122/2010, che indica “la partecipazione agli organi collegiali, nonché la titolarità di organi dei predetti enti, di tipo onorifico …..”, e nello specifico lo rende obbligatorio alle Aziende Speciali a partire dall’anno 2013 (art. 25, comma 2, lett. a – D.L. n. 1/2012 convertito dalla legge n. 27/2012).
Come potrebbe essere condotto il percorso di riforma?
Per quanto detto nei punti precedenti, il percorso più semplice potrebbe essere quello di far coincidere la carica del Presidente con quella del Sindaco della città di Alghero. Questo determinerebbe anche un altro vantaggio immediato, ovvero quello di unificare la rappresentanza legale di tutti gli organismi di gestione del sistema delle aree protette del comune di Alghero (parco, area marina protetta, siti di interesse comunitario, zone di protezione speciale), che, al di là di un ulteriore importante risparmio, consentirebbe di rendere più efficaci le azioni portate avanti nel medesimo territorio da organismi che hanno le stesse finalità.
Che cosa fare nel periodo di passaggio dall’attuale al nuovo assetto?
Il Presidente (Sindaco) dovrebbe farsi carico di attivare un tavolo di concertazione politica e tecnica, prima con tutti i portatori di interesse nei confronti del Parco, e poi con la Regione Sardegna per aggiornare i contenuti della Legge istitutiva del Parco e dello Statuto dell’Azienda Speciale.
Vittorio Gazale è direttore del Parco di Porto Conte.
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NE DISCUTONO
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Vittorio Gazale, direttore del Parco di Porto Conte |
![]() Maria Graziella Serra, capogruppo di C'è un'Alghero Migliore |
![]() Marco Tedde, capogruppo del Pdl |
![]() Matteo Tedde, capogruppo del Pd |
Ritorno alle origini
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Luciano Deriu |
Accanto a territori a valenza turistica, si estendeva a comprendere i territori agricoli della Nurra; proponeva un moderno sviluppo dei territori rurali collegandoli l’economia turistica. La gestione metteva insieme l’ente comunale con quello regionale e quello provinciale, ma anche importati enti territoriali come l’Ente Foreste.
L’amministrazione di Alghero ebbe paura del Parco, paura di cedere quote di sovranità sul territorio; chiese ed ottenne sostanziali variazioni della legge, in modo che la gestione del Parco fosse totalmente comunale.
Il Parco divenne così uno dei tanti benefit nel sistema dei partiti, con annessi incarichi e stipendi da distribuire secondo pesi politici. Anche le associazioni degli agricoltori ebbero paura del parco; non seppero vedere il quella legge una opportunità per un rilancio dell’agricoltura; chiesero e ottennero di scorporare dall’area protetta tutti territori agricoli.
Oggi è chiaro come la gestione comunale si sia rivelata una vera iattura. Un parco né regionale, né comunale, non è gestito veramente da nessuno. Gli organismi di gestione, presidente e consiglieri, lautamente pagati, sono scelti per lottizzazione tra i consiglieri comunali, privi di attitudini e competenze.
Per rilanciare il Parco, occorre rivedere la legge istitutiva che dovrebbe tornare alla versione originaria con una gestione affidata ai diversi enti territoriali. E anche gli agricoltori stanno oggi ripensando alle loro scelte ed è probabile che esista un intendimento unanime per far rientrare i territori rurali nel Parco. Un requisito fondamentale perché l’agricoltura, condotta con metodi ecocompatibili, trovi un ruolo importante nell’economia del territorio
Ma cambiare la legge non basterà, se la comunità non ha un’idea e una progettualità su come utilizzare il Parco; se non comincia a pensarlo non più in termini di stipendificio, ma di straordinaria opportunità.
Oggi è chiaro come la gestione comunale si sia rivelata una vera iattura. Un parco né regionale, né comunale, non è gestito veramente da nessuno. Gli organismi di gestione, presidente e consiglieri, lautamente pagati, sono scelti per lottizzazione tra i consiglieri comunali, privi di attitudini e competenze.
Per rilanciare il Parco, occorre rivedere la legge istitutiva che dovrebbe tornare alla versione originaria con una gestione affidata ai diversi enti territoriali. E anche gli agricoltori stanno oggi ripensando alle loro scelte ed è probabile che esista un intendimento unanime per far rientrare i territori rurali nel Parco. Un requisito fondamentale perché l’agricoltura, condotta con metodi ecocompatibili, trovi un ruolo importante nell’economia del territorio
Ma cambiare la legge non basterà, se la comunità non ha un’idea e una progettualità su come utilizzare il Parco; se non comincia a pensarlo non più in termini di stipendificio, ma di straordinaria opportunità.
La missione del parco non è solo quella di tutelare, ma di proteggere utilizzando. Il parco potrà essere il primo modello di sviluppo sostenibile del territorio. Iniziando dalla struttura stessa della sede che dovrà essere un modello di gestione ecologica, produttore e non consumatore vorace di energia, esercente e divulgatore di consumi sostenibili e acquisti verdi.
Il Parco di Porto Conte può fare sviluppo; è ricchissimo di risorse straordinarie e non solo naturalistiche; ha una quantità enorme di cubature a disposizione, può fare molti centri visita specializzati creando lavoro per cooperative giovanili, può favorire agricoltura e turismo importando il valore aggiunto della valenza ambientale di grande importanza competitiva.
Il Parco di Porto Conte può fare sviluppo; è ricchissimo di risorse straordinarie e non solo naturalistiche; ha una quantità enorme di cubature a disposizione, può fare molti centri visita specializzati creando lavoro per cooperative giovanili, può favorire agricoltura e turismo importando il valore aggiunto della valenza ambientale di grande importanza competitiva.
Il Presidente del Parco dovrà incarnare questa idea innovativa. Non è importante che sia laureato o che si intenda di botanica o di fauna. Per queste competenze ci sono i tecnici. La sua attitudine dovrà essere quella della progettualità; il suo profilo quello di un manager dello sviluppo sostenibile. Naturalmente selezionato al di fuori del Consiglio Comunale e di ogni partitocrazia, con emolumenti adeguati ai nuovi criteri di sobrietà che la fase sociale e la stessa etica della sostenibilità impone.
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Vittorio Gazale, direttore del Parco di Porto Conte |
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Il Parco sia un sostegno all'economia algherese e non un carrozzone politico
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Gavino Delrio |
Il Consiglio e l'Amministrazione, prima di avviare le sue scelte - dopo le esperienze degli anni passati e considerato che il Parco non produce lavoro - farebbe bene a far capire al popolo di Alghero, dopo tanti proclami di rinnovamento socio-culturale, se considera il Parco di Porto Conte un sostegno all'economia della città di Alghero, oppure continuerà ad essere un carrozzone politico; perché se cosi fosse non sarà una scelta tecnica ma la caccia individuale per un nuovo stipendio (il Presidente percepisce 5.660 e un membro del Consiglio Direttivo 2.477 Euro al mese.)
Considerata l’attuale grave crisi finanziaria nazionale e del Comune di Alghero si rende necessario modificare subito lo Statuto del Parco. È necessario modificare la composizione dell’Assemblea del Parco, perché fino ad oggi nella gestione del Parco sono mancati gli attori principali, le persone che credono veramente nel rilancio agro-pastorale, turistico e dell’esistenza del Parco nel nostro territorio.
La nuova Assemblea del Parco deve essere composta da una rappresentanza minima: di consiglieri comunali, di imprenditori locali e di agricoltori. Il Presidente deve essere una persona qualificata nel settore ambientale. Non si può affidare la gestione del Parco a persone non qualificate o poco interessate, se desideriamo che il Parco diventi una nuova attrazione turistica per tutti. In città ci sono tantissime persone che hanno molti talenti da poter mettere a disposizione della comunità. Tutti a costo zero.
L’assemblea del Parco, dopo aver svolto il suo mandato di cinque anni, deve essere totalmente rinnovata e sostituita con nuovi talenti interessati a continuare una gestione del Parco a benificio di tutta la cittadinanza.
Al Direttore deve essere affidato un mandato e un rinnovato progetto del Parco, perché la sua presenza nella organizzazione e gestione promuova una nuova, credibile, immagine turistica del Parco di Porto Conte.
Gavino Delrio è presidente del Comitato Zonale Nurra - Santa Maria la Palma.
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Quali riforme, nomine e emolumenti per le cariche al Parco di Porto Conte?
Opinioni a confronto. Ne discutono Gavino Delrio, Luciano Deriu, Vittorio Gazale, Maria Graziella Serra, Marco Tedde e Matteo Tedde.
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