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Alghero Migliore: «Le ragioni del nostro sì»
Il gruppo politico spiega i motivi della posizione favorevole alla circonvallazione nonostante i dubbi.
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da sin. Natacha Lampis e Maria Graziella Serra |
«Abbiamo votato il progetto - spiegano in una nota i due consiglieri Maria Graziella Serra e Natacha Lampis e il presidente del movimento Ivan Blečić - perché sono prevalse in noi le ragioni di dare una circonvallazione a questa città e le motivazioni del sindaco e della giunta che senza una rapida approvazione avremmo perso dei finanziamenti regionali, mettendo a rischio questa importante opportunità».
6 Ottobre 1820
Promulgazione dell’"editto sopra
le chiudende"...
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Documento dell'ultima chiudenda
(fonte)
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Il 6 Ottobre 1820 viene promulgato l'"editto sopra le chiudende" con il quale si consente ai proprietari dei terreni agricoli di recintarli, ponendo fine, così, alla pratica millenaria dell’uso comune delle terre. In molte zone della Sardegna ci furono dure opposizioni all'applicazione dell’editto. Nella memoria popolare restarono i celebri versi di Melchiorre Murenu:
«Tancas serradas a muru
Fattas a s'afferra afferra
Si su chelu fit in terra
L'aiant serradu puru»
Ad Olmedo "La bellezza nel pugno"
Domenica 7 ottobre, alle ore 19,00, si terrà la presentazione dell'opera poetica di Anna Borghi.
La presentazione, presso l'Auditorium del centro sociale di Olmedo, sarà condotta da Daniela Montisci, mentre le letture saranno curate dal gruppo di lettura a Voce Alta Olmedo.
La presentazione, presso l'Auditorium del centro sociale di Olmedo, sarà condotta da Daniela Montisci, mentre le letture saranno curate dal gruppo di lettura a Voce Alta Olmedo.
Parteciperanno inoltre la scrittrice Roberta Tomaselli e l'attore e poeta Pier Luigi Alvau. Il commento ed accompagnamento musicale saranno del maestro Mauro Uselli.
Circonvallazione, il Pdl esulta per il via libera
«I progetti della precedente giunta di centrodestra continuano a prendere corpo».
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Sa sin Tedde e Martinelli |
Il Partito del popolo della libertà ricorda che «la bretella è un'opera che sta alla base di tutte le politiche di mobilità della precedente giunta».
Marco Tedde, Gianni Martinelli, Michele Pais ed Ennio Ballarini ribadiscono però che è stato «un voto tormentato quello di ieri, ostacolato dai dissidi interni al centrosinistra per l'assegnazione delle poltrone ancora in ballo che hanno fatto rischiare agli algheresi la perdita dei finanziamenti regionali».
La Scelta sul palco del Rosario
Rappresentazione teatrale in occasione della festa della Madonna del Santo Rosario.
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Locandina rappresentazione teatrale |
Domenica 7 ottobre, alle 18,30, nella sala teatro parrocchiale, andrà in scena “La Scelta” con Marco Cortesi e Mara Moschini, quattro storie vere di coraggio provenienti dall’ex Jugoslavia.
Per la crudezza delle vicende trattate, lo spettacolo non è adatto ai bambini, ma fortemente consigliato dai 14 anni di età in su.
Ok al tracciato ma con riserva
Al secondo tentativo passa in aula il progetto per la futura circonvallazione. Attacco del Pdl sul Parco.
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Consiglio comunale |
L'elaborato preliminare è stato approvato da 19 consiglieri di maggioranza e opposizione. L'unica a dire no è stata l'esponente del movimento Cinque stelle Giorgia Distefano.
Un voto, quello del centro sinistra, finalizzato a non perdere i finanziamenti. Ma nelle fasi successive, il tracciato, pensato dal precedente governo di centro destra, subirà certamente delle modificazioni per essere più aderente alle idee della nuova amministrazione in carica.
I costi della politica e la legge di Boyle
Il Consiglio regionale tra i risparmi attuali e quelli ormai persi.
Carlo Mannoni |
Una delle caratteristiche dello stato gassoso è la tendenza di una qualsiasi quantità di gas ad occupare tutto lo spazio a sua disposizione. Questa legge della fisica mi pare renda bene l’idea, in natura, di ciò che è avvenuto nel Consiglio regionale della Regione Lazio.
In quella Regione, infatti, la politica ha pensato bene di espandersi, in termini di costi, né più né meno che come un gas, ovvero fin dove le è stato possibile nel sistema dato.
Ciò che è accaduto nella Regione Lazio è però, come tutti sappiamo, solo un esempio di un malcostume più generale che ha investito alcuni settori della politica rappresentativa parlamentare nazionale e regionale, sfociato poi in veri è propri atti di abuso in violazione delle norme penali. Tale malcostume è emerso in tutta la sua gravità, paradossalmente, proprio nel momento in cui la società metteva serratamente a nudo e a conseguente critica i costi della rappresentanza politica, che i cittadini pagano attraverso il sistema tributario.
Le ragioni fondamentali di tali critiche sono diverse e ne citerò solo alcune. La crisi economica e finanziaria del nostro Paese, innanzitutto, che ha imposto, soprattutto dopo i perentori richiami della Bce e degli organismi della Ue, la riduzione con norme nazionali cogenti dei costi della politica che, come è noto, sono a carico dei bilanci pubblici.
Ciò che è accaduto nella Regione Lazio è però, come tutti sappiamo, solo un esempio di un malcostume più generale che ha investito alcuni settori della politica rappresentativa parlamentare nazionale e regionale, sfociato poi in veri è propri atti di abuso in violazione delle norme penali. Tale malcostume è emerso in tutta la sua gravità, paradossalmente, proprio nel momento in cui la società metteva serratamente a nudo e a conseguente critica i costi della rappresentanza politica, che i cittadini pagano attraverso il sistema tributario.
Le ragioni fondamentali di tali critiche sono diverse e ne citerò solo alcune. La crisi economica e finanziaria del nostro Paese, innanzitutto, che ha imposto, soprattutto dopo i perentori richiami della Bce e degli organismi della Ue, la riduzione con norme nazionali cogenti dei costi della politica che, come è noto, sono a carico dei bilanci pubblici.
Vi è poi la crisi dei singoli, rappresentata dalla forte disoccupazione, accentuatasi in questi anni con 600.000 disoccupati in più nel periodo agosto 2011 - agosto 2012 e con le imprese che non assumono più. Davanti al disagio sociale ed alle nuove povertà generate da tale crisi la politica rappresentativa non poteva non fare id dovuti passi indietro.
In Sardegna c’è voluta questa dirompente crisi a smuovere la nostra sonnacchiosa classe politica. Dapprima le norme statali impositive della riduzione del numero dei consiglieri regionali e successivamente i referendum regionali del maggio di quest’anno sia sul numero dei consiglieri stessi che sulla riduzione dei loro compensi, oltre ad altre misure tese ad “asciugare” i costi degli apparati e delle rappresentanze pubbliche. Si è così messo in moto anche da noi, sempre così solerti ad invocare maggiori poteri ma a non esercitare quelli che già abbiamo, un’ azione, direi irreversibile, nella riduzione dei costi della politica.
E a tale proposito, mentre scrivo ho davanti l’odierno comunicato della presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo che, a nome di tutti i consiglieri, ha invitato l’assessore regionale al bilancio La Spisa a ridurre, dagli attuali 71 a 65 milioni, lo stanziamento destinato per il 2013 all’organo legislativo. Tale riduzione, che è la conseguenza dei tagli apportati dallo stesso Consiglio regionale, sia lo scorso anno che in questo, alle indennità ed ai benefit dei consiglieri ed ai fondi destinati ai gruppi consiliari, comporta un risparmio per la Regione di 20 milioni di euro in questa legislatura. Si passa infatti dagli 85 milioni stanziati per il 2009 ai 71 del 2012 per approdare ai 65 milioni del prossimo anno, con un risparmio del 23,5% come ci ricorda la stessa Lombardo.
La stessa presidente Lombardo ci rammenta, ancora, che nella scorsa legislatura si era passati dai 94,5 milioni del 2007 agli 85 milioni del 2008, con un risparmio di 9,5 milioni. L’onere finanziario per il funzionamento del Consiglio regionale varierà pertanto per la Regione dai 94,5 milioni nel 2007 ai 65 milioni del prossimo anno, con un risparmio di 29,5 milioni.
Si tratta di tagli definitivi così consistenti ed eclatanti da indurre a qualche considerazione. La prima è che tale riduzione non inficia assolutamente il livello della rappresentanza democratica espressa dal nostro consiglio regionale, mettendo così a tacere le stizzite prese di posizione di qualche consigliere regionale che dava tali costi come necessari e quindi definitivamente acquisiti. La seconda, un po’ amara se mi è consentito, è se tali tagli non potessero essere effettuati da tempo, dato che già nel 2003 il nostro consiglio regionale era arrivato a costare 84 milioni in un anno.
In Sardegna c’è voluta questa dirompente crisi a smuovere la nostra sonnacchiosa classe politica. Dapprima le norme statali impositive della riduzione del numero dei consiglieri regionali e successivamente i referendum regionali del maggio di quest’anno sia sul numero dei consiglieri stessi che sulla riduzione dei loro compensi, oltre ad altre misure tese ad “asciugare” i costi degli apparati e delle rappresentanze pubbliche. Si è così messo in moto anche da noi, sempre così solerti ad invocare maggiori poteri ma a non esercitare quelli che già abbiamo, un’ azione, direi irreversibile, nella riduzione dei costi della politica.
E a tale proposito, mentre scrivo ho davanti l’odierno comunicato della presidente del Consiglio regionale Claudia Lombardo che, a nome di tutti i consiglieri, ha invitato l’assessore regionale al bilancio La Spisa a ridurre, dagli attuali 71 a 65 milioni, lo stanziamento destinato per il 2013 all’organo legislativo. Tale riduzione, che è la conseguenza dei tagli apportati dallo stesso Consiglio regionale, sia lo scorso anno che in questo, alle indennità ed ai benefit dei consiglieri ed ai fondi destinati ai gruppi consiliari, comporta un risparmio per la Regione di 20 milioni di euro in questa legislatura. Si passa infatti dagli 85 milioni stanziati per il 2009 ai 71 del 2012 per approdare ai 65 milioni del prossimo anno, con un risparmio del 23,5% come ci ricorda la stessa Lombardo.
La stessa presidente Lombardo ci rammenta, ancora, che nella scorsa legislatura si era passati dai 94,5 milioni del 2007 agli 85 milioni del 2008, con un risparmio di 9,5 milioni. L’onere finanziario per il funzionamento del Consiglio regionale varierà pertanto per la Regione dai 94,5 milioni nel 2007 ai 65 milioni del prossimo anno, con un risparmio di 29,5 milioni.
Si tratta di tagli definitivi così consistenti ed eclatanti da indurre a qualche considerazione. La prima è che tale riduzione non inficia assolutamente il livello della rappresentanza democratica espressa dal nostro consiglio regionale, mettendo così a tacere le stizzite prese di posizione di qualche consigliere regionale che dava tali costi come necessari e quindi definitivamente acquisiti. La seconda, un po’ amara se mi è consentito, è se tali tagli non potessero essere effettuati da tempo, dato che già nel 2003 il nostro consiglio regionale era arrivato a costare 84 milioni in un anno.
Se infatti è oggi sufficiente per il funzionamento del nostro organo legislativo uno stanziamento annuo di 65 milioni, c’è da pensare che potesse esserlo già dal 2003, per fermarci a questi ultimi 10 anni. Avremmo così risparmiato, in un decennio, 186,5 milioni, che non sono poca cosa. Da qui, comunque, non si torna indietro. L’asticella è stata infatti spostata in basso e più sopra non si sale. E, per tornare alle leggi della fisica, non ci sarà alcuna “legge di Boyle” che tenga, una volta ridottasi la pressione della crisi in corso, a far riespandere quel gas (i costi della politica) che oggi la spinta sociale, proprio quella, ha compresso a più ridotti volumi. Almeno così si spera.
I referendum del Pd
La partecipazione deve continuare, anche su temi della nostra futura azione di governo nazionale.
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Matteo Tedde |
Il PD nello spirito dei fondatori è stato pensato e strutturato come un partito popolare a disposizione del paese, un partito punto di riferimento delle speranze e dei progetti del paese.
Un partito riformista e innovatore, un partito attento e propulsore di idee e moltiplicatore di partecipazione. Oggi pare si sia insinuata un piccolo cuscinetto che, in alcuni casi, separa il partito dal paese. A livello nazionale, si riscontra una scollatura fra programmi del partito e volontà ed esigenze dell’Italia.
A livello locale la situazione è leggermente diversa, la cittadinanza ha un rapporto diretto e costante con gli amministratori e con gli esponenti del partito. Alla nuova Amministrazione Comunale sono rivolte le speranze di Alghero tutta, e l’attenzione a livello regionale è alta.
Il Partito Democratico, che durante le primarie e durante tutta la campagna elettorale è stato perno e volano di idee e progetti, forza propulsiva del progetto di governo della città ed espressione della nuova classe dirigente di Alghero, in questa fase di responsabilità e di governo deve continuare a svolgere il suo ruolo propositivo e innovativo.
Questo lo può fare solo continuando a lavorare in maniera partecipata con la cittadinanza, solo con la presenza di un grande partito innovativo e diffuso Alghero può trovare crescita e sviluppo.
Le idee sviluppate in campagna elettorale, che si sono tradotte nel programma di governo, sono frutto del costante confronto con i cittadini e con gli iscritti. Idee capaci di permettere una visione sul futuro, idee non utopiche ma fattibili, idee nate con le persone e per le persone, in ogni singolo quartiere e borgata. Per questo idee vere e realizzabili.
Adesso la partecipazione deve continuare ancora di più. Ora la città ha bisogno di un partito che abbia costanti relazioni e rapporti con la città e soprattutto con i suoi iscritti.
I 6 referendum che proponiamo rappresentano solo una modalità: la consultazione e la condivisione sono la forma più alta di partecipazione. Dobbiamo confrontarci su temi determinanti, temi che contraddistingueranno la nostra futura azione di governo anche a livello nazionale. Si parla oggi di temi “alti” convinti che l’ordinaria amministrazione sia importante, fondamentale.
A livello locale la situazione è leggermente diversa, la cittadinanza ha un rapporto diretto e costante con gli amministratori e con gli esponenti del partito. Alla nuova Amministrazione Comunale sono rivolte le speranze di Alghero tutta, e l’attenzione a livello regionale è alta.
Il Partito Democratico, che durante le primarie e durante tutta la campagna elettorale è stato perno e volano di idee e progetti, forza propulsiva del progetto di governo della città ed espressione della nuova classe dirigente di Alghero, in questa fase di responsabilità e di governo deve continuare a svolgere il suo ruolo propositivo e innovativo.
Questo lo può fare solo continuando a lavorare in maniera partecipata con la cittadinanza, solo con la presenza di un grande partito innovativo e diffuso Alghero può trovare crescita e sviluppo.
Le idee sviluppate in campagna elettorale, che si sono tradotte nel programma di governo, sono frutto del costante confronto con i cittadini e con gli iscritti. Idee capaci di permettere una visione sul futuro, idee non utopiche ma fattibili, idee nate con le persone e per le persone, in ogni singolo quartiere e borgata. Per questo idee vere e realizzabili.
Adesso la partecipazione deve continuare ancora di più. Ora la città ha bisogno di un partito che abbia costanti relazioni e rapporti con la città e soprattutto con i suoi iscritti.
I 6 referendum che proponiamo rappresentano solo una modalità: la consultazione e la condivisione sono la forma più alta di partecipazione. Dobbiamo confrontarci su temi determinanti, temi che contraddistingueranno la nostra futura azione di governo anche a livello nazionale. Si parla oggi di temi “alti” convinti che l’ordinaria amministrazione sia importante, fondamentale.
Gli sforzi che si stanno facendo per superare la crisi, sia a livello nazionale che a livello locale, sono immani. Ma l’ordinario non ci deve impedire di veder lo straordinario, non ci deve impedire di vedere il futuro.
Il confronto su questi temi e la loro realizzazione dipende da noi. Per questo chiediamo a tutti di esserci sempre.
Matteo Tedde, capogruppo del Pd in Consiglio Comunale
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Matteo Tedde, capogruppo del Pd in Consiglio Comunale
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Ancora sul "metodo Lubrano"
Qualcuno, legittimamente, non condivide certi apprezzamenti che ho fatto su un periodico locale, scrivendo che mi piace il "metodo Lubrano”.
Altrettanto legittimamente confermo le mie opinioni e faccio solo qualche precisazione.
Mi pare chiaro che il sindaco eletto, o l’assessore da lui delegato, sia responsabile di fronte ai cittadini della linea politica che porta avanti.
È lui, quindi, che deve indicare le finalità pubbliche che il Comune deve raggiungere anche attraverso le società partecipate.
È lui che, perciò, deve dare le direttive ai tecnici, dopo aver sentito i loro motivati pareri, e verificare che operino applicando al meglio la loro competenza professionale, cacciandoli se "sgarrano" o premiandoli se operano bene.
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Vittorio Guillot |
Mi pare chiaro che il sindaco eletto, o l’assessore da lui delegato, sia responsabile di fronte ai cittadini della linea politica che porta avanti.
È lui, quindi, che deve indicare le finalità pubbliche che il Comune deve raggiungere anche attraverso le società partecipate.
È lui che, perciò, deve dare le direttive ai tecnici, dopo aver sentito i loro motivati pareri, e verificare che operino applicando al meglio la loro competenza professionale, cacciandoli se "sgarrano" o premiandoli se operano bene.
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CircOLIamo fa tappa ad Alghero
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Basket A2: partenza per la Mercede San Paolo
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Domani, sabato 6 ottobre, alle ore 16, sul campo della Tec-Mar Crema il primo impegno.
Il nuovo coach Claudio Cau sta limando la sua squadra, potendo disporre di un buon roster messoi a disposizione dalla società algherese.
5 Ottobre 1541
Dispaccio sulla visita dell'imperatore Carlo V...
5 Ottobre 1541. La città di Alghero riceve un dispaccio da Bonifacio (Corsica) nel quale si informano le autorità locali dell’imminente visita dell’imperatore Carlo V. L’intera popolazione viene mobilitata per approntare una degna accoglienza al sovrano e alla sua corte.
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Il calendario degli appuntamenti Fai
Ripartono le attività culturali ed escursionistiche del gruppo algherese.
Il programma apre domenica 7 ottobre con una visita guidata a Perfugas, alla scoperta della preistoria sarda, in collaborazione col Museo archeologico e Paleobotanico del paese.
Si viaggia con auto propria e il punto di incontro è Piazzale della Pace, alle 8.Un'orchidea contro la mortalità infantile
Anche ad Alghero la campagna benefica dell'Unicef.
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Manifesto Unicef |
“Cogli l’occasione, salva la vita ai bambini”.
È lo slogan del lancio di una grande iniziativa di solidarietà che l’Unicef propone in tutta la nazione.
Sabato 6 e domenica 7 ottobre migliaia di volontari, in circa 2.500 piazze italiane, offriranno, a fronte di un contributo minimo di quindici euro, una pianta di orchidea phalaenopsis, (unica pianta fiorita in questo periodo dell’anno) che rappresenta simbolicamente la speranza in un futuro pieno di colori per tanti bambini.
Attrezzature vietate sotto costa: nei guai un pescatore
Super multa a un pescatore dilettante che ha calato le reti a venti metri dalla costa.
E' andata male a un cittadino algherese che ieri pomeriggio voleva fare razzia di pesce sotto costa.
Si è avvicinato con una piccola barca a remi nello specchio acqueo davanti agli "scogli piatti", zona Calabona, e ha calato in mare una rete di 800 metri.
Un abuso ambientale ma anche una trappola per i bagnanti che stanno approfittando delle belle giornate autunnali per godere ancora un po' di mare.
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