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L'indifferenza sta uccidendo la lingua algherese
Lancia l'allarme l'Associació per a la Salvaguardia del Patrimoni Historicocultural de l’Alguer alla vigilia dell'inaugurazione dei nuovi corsi.
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Locandina corsi |
Sono aperte le iscrizioni ai corsi gratuiti d'algherese organizzati dall'Associació per a la Salvaguardia del Patrimoni Historicocultural de l’Alguer.
Le lezioni si terranno nella sede di via Porrino, 40, e cominceranno venerdì 23 novembre alle ore 18,30.
Sono ormai 22 anni che l'Associació per a la Salvaguarda organizza corsi gratuiti di algherese al fine di sensibilizzare la comunità locale sulla grave situazione in cui si trova la lingua storica di Alghero, che senza adeguati interventi istituzionali di rivalorizzazione rischia di scomparire.
Questa fu la settimana che fu (9)
Diario 29 Ottobre - 4 Novembre 2012
In questo numero:
- Da “Salva Italia” a “Pericolo Italia”
- Cosa ci insegnerebbe la Sicilia
- La “rappresaglia” di Marchionne
- Le capriole del governo dei tecnici
- Rosy Bindi; riconciliazione
- Citazioni: nel bene e nel male (Mario Draghi, Chiara Saraceno)
Le alghe intasano il canalone di san Giovanni
Squadre al lavoro per ripristinare la funzionalità del passaggio idrico. Il rischio concreto era che, di fronte a una nuova ondata di maltempo, si allagassero intere vie per l’impossibilità di far defluire in mare le acque piovane provenienti dalla zona alta della città.
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Pulizia canalone |
A causa della mareggiata, che si è abbattuta sulla Riviera nel ponte di Ognissanti, si è formato un vero e proprio tappo di alghe nella bocca del condotto di san Giovanni.
Il rischio concreto era che, di fronte a una nuova ondata di maltempo, si allagassero intere vie per l’impossibilità di far defluire in mare le acque piovane provenienti dalla zona alta della città.
La libecciata che ha divorato le spiagge e trascinato lungo i litorali una spessa coperta di Posidonia, ha trasportato le banquettes sotto il canale, otturandolo completamente, bloccando di fatto la naturale discesa delle acque bianche.
5 Novembre 1566
Il bambino Leonardo Scarpa, di 11 anni, inizia a lavorare alle dipendenze del maestro argentiere algherese Antoni Concas, per apprendere l’arte dell’argenteria e dell’oreficeria. Il contratto di apprendistato (in catalano, “encartament”) era stato stipulato da suo padre, “chapador”, Miali Scarpa.
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Al Pala Corbia vince San Martino
Settimana negativa per la Mercede San Paolo Alghero, che dopo la negativa trasferta infrasettimanale di Marghera, cede i due punti anche tra le mura amiche.
Al Pala Corbia vittoria della Fila San Martino di Lupari, imbattuta capolista, che infila così la sesta perla consecutiva nel suo avvio di stagione.
Mercede san Paolo Alghero |
Le padovane hanno chiuso vittoriose sul 73-60, al termine di un match condotto per quaranta minuti.
Avvio subito di marca ospite, con un parziale di nove punti a zero (dal 4-6 al 4-15), che indirizza subito la gara.
Avvio subito di marca ospite, con un parziale di nove punti a zero (dal 4-6 al 4-15), che indirizza subito la gara.
Giovani cestiste alla ribalta
La Mercede Basket Alghero si aggiudica la diciannovesima edizione del torneo giovanile di basket.
Successo delle algheresi under 14 al Memorial intitolato ad Alfredo Rosas, fondatore del Basket Quartu, società che ha festeggiato i 40 anni di attività.
Oltre alla Mercede, al torneo hanno partecipato le padrone di casa, l’Acilia Ostia, l'Antonianum Quartu, il Cus Cagliari ed il San Salvatore Selargius.
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Oltre alla Mercede, al torneo hanno partecipato le padrone di casa, l’Acilia Ostia, l'Antonianum Quartu, il Cus Cagliari ed il San Salvatore Selargius.
Choosy sarai tu!
I luoghi comuni che ci scegliamo tradiscono le nostre ideologie.
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Ivan Blečić |
Come si potrebbe verificare se i giovani italiani sono
choosy? Come si potrebbe vedere cioè se di fronte a molte opportunità di lavoro questi facciano gli
schizzinosi?
È più complicato di così, ma come minimo ti aspetteresti tanti
posti di lavoro vacanti e parallelamente alti tassi di disoccupazione. Però aspetta... questa è una roba che in effetti l'Eurostat misura!
Tanti auguri alla nonnina di Alghero
Enrichetta Sanna oggi spegnerà ben 105 candeline.
È la nonnina di Alghero dall'alto dei suoi 105 anni. Le forze sono venute meno rispetto al 2007, quando ha festeggiato un secolo di vita, circondata da parenti e amici nella chiesa di san Giuseppe, alla Pietraia.
Ma è sempre vigile e cosciente, anche se difficilmente potrà alzarsi dal letto per soffiare sulle candeline e brindare come cinque anni fa.
In giornata riceverà una lettera di auguri da parte del primo cittadino Stefano Lubrano.
Un nuovo frigo per il Nido: salvi i pasti dei neonati
Dopo oltre un mese è arrivato l'elettrodomestico richiesto nel reparto di Pediatria per custodire il latte materno.
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Il Nido dell'ospedale civile |
Salvi i pasti dei bebè all’ospedale civile di Alghero. Nel reparto di Pediatria è arrivato un nuovo frigorifero in sostituzione di un altro ormai inutilizzabile da oltre un mese.
Nel frattempo un grande quantitativo di latte materno, corrispondente a circa cinquecento poppate per i neonati, è andato perso per l’impossibilità di refrigerarlo.
3 Novembre 1362
Il re d’Aragona, Pietro il Cerimonioso, ordina al cavaliere catalano Joan Carroç di trasferirsi ad Alghero, per ripopolare la colonia catalana di Sardegna.
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Se nel giorno dei morti muoiono le tradizioni
In molte aree del pianeta si usa celebrare il giorno dei defunti con particolari riti, molti dei quali risalgono ad epoche antichissime.
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Antonio Budruni |
Uno di questi, diffuso in Sardegna e nella nostra città, ma anche in Piemonte, Valle d’Aosta, in Abruzzo e in Toscana, prevede che la notte tra il primo e il due novembre si debba lasciare la tavola apparecchiata perché i morti possano placare, almeno una volta all’anno, la loro fame e la loro sete.
Il fondamento di questa tradizione risiede nella convinzione precristiana del rientro dei defunti nelle proprie abitazioni, per ritrovare i piaceri della vita. È facile collegare questa credenza all’altro rito, praticato sin dal neolitico, di seppellire i morti con tutto il loro corredo e con cibi e bevande.
Il fondamento di questa tradizione risiede nella convinzione precristiana del rientro dei defunti nelle proprie abitazioni, per ritrovare i piaceri della vita. È facile collegare questa credenza all’altro rito, praticato sin dal neolitico, di seppellire i morti con tutto il loro corredo e con cibi e bevande.
Un aiuto dal cinema per imparare il catalano
Riprende l'attività culturale dell'Ateneu Alguerès.
Il calendario delle iniziative prenderà il via il 6 novembre, alle 19, nella sede di via Cavour 23..
Quest'anno è stato organizzato un corso di adattamento cinematografico di testi letterari tenuto da un professore universitario catalano.
L'obiettivo è quello di offrire una visione generale della letteratura catalana contemporanea e in tal modo approfondire le conoscenze linguistiche nell'adattare il linguaggio letterario a quello cinematografico.
Patto tra le scuole di Architettura sarde
L'intesa tra i responsabili dei corsi di laurea di Alghero e Cagliari si è raggiunto durante un recente incontro. Nascerà una Commissione congiunta permanente per iniziare a definire i contorni di un accordo-quadro.
Sabato 13 ottobre 2012 ad Alghero si sono incontrati il direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura Prof. Antonello Sanna e il direttore del Dipartimento di Architettura Design e Urbanistica - Architettura di Alghero Prof. Arnaldo Cecchini, accompagnati dai coordinatori dei rispettivi corsi di studio di corsi di studio e rappresentanti dei dottorati.
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sede del Dipartimento di Architettura di Alghero |
Cimitero in ordine dopo la bufera
Sistemati i viali del camposanto in tempo utile per la commemorazione dei defunti.
Soltanto ieri mattina le squadre inviate dal Comune di Alghero, dopo l’ondata di maltempo che ha interessato la Riviera, sono riuscite a intervenire per sistemare le vie dei cipressi, ricoperte di fogliame e detriti trascinati ovunque tra le sepolture dalle forti raffiche di vento.
I lavori di pulizia sono stati completati in mattinata. Precedentemente il personale addetto alle Manutenzioni era impegnato lungo la fascia costiera, per ripristinare condizioni di sicurezza nella viabilità.
Scene da far west in pieno centro
La polizia ha denunciato due algheresi che esplodevano colpi di arma da fuoco in strada.
A bordo di un fuoristrada esplodevano colpi di arma da fuoco tra le vie della città.
Due algheresi, di 36 e 47 anni, sono stati sorpresi dagli agenti della squadra volante del commissariato mentre puntavano la pistola fuori dal finestrino.
Entrambi sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per il reato di esplosioni pericolose.
La pistola, una scacciacani munita di tappo rosso, è stata sequestrata.
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Pistola sequestrata |
Due algheresi, di 36 e 47 anni, sono stati sorpresi dagli agenti della squadra volante del commissariato mentre puntavano la pistola fuori dal finestrino.
Entrambi sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per il reato di esplosioni pericolose.
La pistola, una scacciacani munita di tappo rosso, è stata sequestrata.
Ubriaco gioca all'auto-scontro
La polizia è riuscita a risalire all'autore dei danni provocati a diverse macchine parcheggiate.
Aveva alzato il gomito l'uomo che durante la notte tra il 31 ottobre e il primo novembre ha urtato alcune auto in sosta in via Carrabuffas, salvo poi dileguarsi.
Ma le tracce lasciate sulle vetture rovinate e le testimonianze acquisite hanno consentito alla polizia di risalire a un'Alfa Romeo, modello 146, di colore bianco.
Aveva alzato il gomito l'uomo che durante la notte tra il 31 ottobre e il primo novembre ha urtato alcune auto in sosta in via Carrabuffas, salvo poi dileguarsi.
Ma le tracce lasciate sulle vetture rovinate e le testimonianze acquisite hanno consentito alla polizia di risalire a un'Alfa Romeo, modello 146, di colore bianco.
2 Novembre 1362
L’algherese Francesc Sabater, oriundo di Tarragona, ottiene l’autorizzazione a vendere le sue proprietà.
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1 Novembre 1914
Le popolazioni del Sulcis-Iglesiente chiedono la riapertura delle miniere chiuse a causa del conflitto franco-tedesco. Gli operai senza lavoro erano ormai 13.000.
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Il voto in Sicilia, Crocetta e la dissoluzione della sinistra
La Sicilia non è un laboratorio. È frequentata da sciacalletti, iene, pecore e gli intramontabili gattopardi. Cosa avrà visto Bersani da considerarla una vittoria storica?
Abbiamo avuto Crispi, La Malfa, La Torre, La Pira, Mattarella, Sturzo, abbiamo Miccichè, Dell’Utri, Cuffaro, Lumia, Lombardo, Crisafulli (e per carità di Dio mi fermo qui). Cosa c’è da essere contenti di questo successo? Se due siciliani su tre (astenuti più grillini) hanno “schifiato” (il verbo schifiare è molto onomatopeico….vuol dire “considerare meno di niente”) la politica siciliana nel suo complesso, cosa ci sarà da cantar vittoria?...."Noi fummo i Gattopardi, i Leoni: chi ci sostituirà saranno gli sciacalletti, le iene; e tutti quanti, gattopardi, sciacalli e pecore, continueremo a crederci il sale della terra."
No cari lettori, la Sicilia non è un laboratorio. È frequentata da sciacalletti, iene, pecore e gli intramontabili gattopardi. E la Linea della Palma di sciasciana memoria ha fatto si che essi siano ormai sparsi ovunque, in tutta Italia. Cosa avrà visto Bersani da considerarla una vittoria storica?
Infine la sinistra. In Sicilia per la seconda volta consecutiva non riesce ad avere rappresentanza in seno all'Assemblea siciliana. È sparita e temo sarà così nel resto d’Italia.
Ho diversi amici in Sicilia sinceramente comunisti, di sinistra, che non vanno più a votare. Ma in generale sono tantissimi e praticano una sorta di misantropia dalla politica, stanno fuori dal pantano ma sono ugualmente attivi nella società; lo fanno però con altre modalità associative e per scopi ugualmente nobili (come dovrebbero essere quelli della buona politica).
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Salvatore Marino |
Crocetta come da pronostico vince anche grazie al “patto della crocchetta”. Le crocchette siciliane (letteralmente crocchè) sono fantastiche… fragranti e profumate… eccellente esempio di cibo da strada ma eccellenti anche per inciuciare tra amici, per fare gli accrocchi….altro che il famoso “patto della sardina” di dalemiana memoria.
Cambiano soltanto i figuranti. Il gatto Lombardo sta fermo un giro ma piazza figlio e uomini fidati. La volpe Miccichè prende un bel po’ di voti meno delle sue liste (indovinate a vantaggio di chi?…) e piazza ugualmente uomini di comprovata fede.
Crocetta Pinocchio per governare dovrà inevitabilmente chiedere i voti al duo di cui sopra. E questo in Sicilia da qualche mese è talmente evidente che il segreto di Pulcinella al confronto impallidisce (scusate i gatti, le volpi, i pinocchi e i pulcinella….ma questa è la storia e questi sono i personaggi).
Sento dire dai commentatori piddini e progressisti: in Sicilia si è finalmente verificata una discontinuità con i passati governi regionali. Credo che ci sarà invece un bell'esempio di continuità sull'asse PD-MPA (hanno governato insieme negli ultimi anni…) con l’aggiunta di Grande Sud di Miccichè e dell’ UDC siciliano di conclamata e sinistra fama (in Sicilia, garantisco, gli amici di Casini non sono proprio dei gigli di campo).
Proprio per questo motivo trovo francamente eccessivo l’entusiasmo di Bersani per una vittoria che vittoria non è. Quello che è successo i Siciliani lo chiamano “arte di annacarsi” che consiste in un dondolio ritmato, avanti-indietro, destra-sinistra, su e giù, al ritmo della musica funebre delle processioni. Ma restando fermissimi sul posto. Tanto movimento perché nulla succeda nel frattempo. Questo è quello che è successo in Sicilia.
Crocetta è un personaggio politico noto. Esuberante, appassionato, legalitario, strenuo oppositore della mafia, bizzarro in certi suoi comportamenti, ma inevitabilmente destinato al patto della crocchetta. Il gatto Lombardo è lì e lotta insieme a noi. È uscito dalla porta e rientrato dalla finestra col suo bel sorcio in bocca e accompagnato da altri commensali. Questa purtroppo è l’unica strada percorribile per Crocetta, questa è l’alleanza già scritta, questa è la vittoria che Bersani, buon per lui, definisce storica.
Inoltre il candidato Crocetta prende meno voti della Finocchiaro rispetto alle precedenti regionali sia come percentuale che come numeri assoluti. Serve ricordare però che la Finocchiaro, sconfitta sonoramente, tornò immediatamente a Roma con le pive nel sacco. Infine sommando i voti di Musumeci e di Miccichè – francamente due facce della stessa medaglia – risulta che, seppur con un numero esiguo di elettori votanti, la destra in Sicilia è sempre maggioranza.
Abbiamo avuto Crispi, La Malfa, La Torre, La Pira, Mattarella, Sturzo, abbiamo Miccichè, Dell’Utri, Cuffaro, Lumia, Lombardo, Crisafulli (e per carità di Dio mi fermo qui). Cosa c’è da essere contenti di questo successo? Se due siciliani su tre (astenuti più grillini) hanno “schifiato” (il verbo schifiare è molto onomatopeico….vuol dire “considerare meno di niente”) la politica siciliana nel suo complesso, cosa ci sarà da cantar vittoria?...."Noi fummo i Gattopardi, i Leoni: chi ci sostituirà saranno gli sciacalletti, le iene; e tutti quanti, gattopardi, sciacalli e pecore, continueremo a crederci il sale della terra."
No cari lettori, la Sicilia non è un laboratorio. È frequentata da sciacalletti, iene, pecore e gli intramontabili gattopardi. E la Linea della Palma di sciasciana memoria ha fatto si che essi siano ormai sparsi ovunque, in tutta Italia. Cosa avrà visto Bersani da considerarla una vittoria storica?
Infine la sinistra. In Sicilia per la seconda volta consecutiva non riesce ad avere rappresentanza in seno all'Assemblea siciliana. È sparita e temo sarà così nel resto d’Italia.
I motivi sono innumerevoli ma sicuramente il principale è l’incapacità della sua classe dirigente (cui fa da contraltare l’irriducibile attivismo dei pochi militanti rimasti). Non è riuscita a scrollarsi di dosso la mazzata del 2008 e le scorie dell’esperienza della sinistra arcobaleno. Quando con assoluta protervia piazzava candidati improbabili come carri armati del risiko in giro per i collegi di tutta Italia. I sardi in Piemonte, i laziali in Sardegna, i siciliani in Veneto. Convinti che lo zoccolo duro dei militanti avrebbe continuato a votare.
L’alibi del voto utile al PD invocato da Veltroni venne utilizzato per giustificare la sconfitta ma resse solo pochi mesi. Ne vale invocare come giustificazione l’assenza della sinistra dai dibattiti televisivi, dai media in generale o dal Parlamento perché in tale condizione vi è anche il movimento di Grillo. Solo che questo usa com’è noto altre forme di comunicazione. Rispetto al quale movimento sarebbe anche opportuno sospendere i giudizi di antipolitica o qualunquismo, non considerarne gli elettori come degli allocchi col dito in bocca, e cominciare a guardarli da altra prospettiva.
Ad esempio la gran parte degli eletti del movimento 5 Stelle in Sicilia è di medio-alto profilo professionale e culturale. La gran parte è impegnata nei movimenti o nelle associazioni contro i racket, il pizzo, per l’acqua pubblica o per la tutela dei beni comuni. Una buona parte di loro ha percorsi di vita politica a sinistra.
Né vale ancora, come ho sentito a scrutinio finito, continuare a dire: "non riusciamo più a comunicare con il popolo della sinistra!" Perché ammetterlo sarebbe si un atto di sincerità ma sancirebbe, ancora una volta, l’assoluta incapacità della classe dirigente a porre rimedio ai disastri combinati negli ultimi anni. Non si spiega altrimenti come mai in un periodo così drammatico, di crisi economica e sociale, che dovrebbe essere terreno fertile per la lotta politica più radicale, i partiti a sinistra del Pd siano inchiodati al 2,2% (Fds) e 5% (Sel).
Ho diversi amici in Sicilia sinceramente comunisti, di sinistra, che non vanno più a votare. Ma in generale sono tantissimi e praticano una sorta di misantropia dalla politica, stanno fuori dal pantano ma sono ugualmente attivi nella società; lo fanno però con altre modalità associative e per scopi ugualmente nobili (come dovrebbero essere quelli della buona politica).
Praticano il distacco come delusione dalla politica e non riesco neanche a dargli torto. Perché la voglia di imitarli è tanta. Perché se leggo questo estratto da un recente articolo di Claudio Grassi (una delle teste d’uovo della Fds) e pubblicato sul suo blog… mi/vi chiedo cosa diavolo voglia dire. E la risposta purtroppo me la do immediatamente. Deliziatevi:
"Al congresso di Chianciano, coerentemente con questa analisi, abbiamo lanciato il partito sociale, che lungi dal rappresentare un esodo dalla politica, individua nella società – e non solo nella rappresentanza istituzionale – il proprio campo di azione. Un partito che ritorni a misurarsi con il tema della sua utilità, perché – come la storia ci ha insegnato – essa non è scontata: la possibilità storica delle formazioni politiche è strettamente legata alla loro utilità sul piano della capacità a rappresentare istanze. Noi dobbiamo avere la capacità di costruire un partito capace di superare il dualismo tra “primato della politica” e/o “primato del sociale” che ci ha attraversato in questi anni, avendo come obiettivo l’organizzazione delle lotte sia nella tessitura delle relazioni sociali (rispondendo così alla molecolarizzazione subita all’interno della classe), sia nella costruzione di forme di mutualismo capaci di dare risposte immediate al processo di impoverimento che viene determinato dalle scelte in corso. Forme di mutualismo che sono alla base della nascita del movimento operaio e, che senza la rinuncia a parole d’ordine che chiedono la costruzione di un welfare degno dei tempi, siano in grado di rispondere alle difficoltà derivanti oggi, proprio in materia di diritti esigibili, dagli sfavorevoli rapporti di forza."
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