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«Prima il Puc e poi la circonvallazione»
Codacons, Fai, Lipu e Wwf sostengono che non si debbano investire solo capitali pubblici.
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ric. fot. allegata al progetto della società Servizi integrati all’ingegneria |
Codacons, Fai, Lipu e Wwf presentano al sindaco un elenco di proposte da valutare relativamente al progetto della circonvallazione di Alghero.
«Per la circonvallazione non si deve investire solo pubblico denaro ma sopratutto progettualità e previsione urbanistica per il medio e lungo periodo, - spiegano in una nota - e pertanto la stessa deve essere strategicamente inserita nella visione urbanistica generale che solo il Puc può avere».
Le quattro associazioni ambientaliste chiedono innanzitutto quindi la discussione e l’adozione del Piano urbanistico e «l’applicazione del principio perequativo per l’equità distributiva dell’impatto sulla rendita dei fondi interessati a questa opera pubblica, onde eliminare eventuali pressioni e determinare soluzioni virtuose confacenti al massimo grado il pubblico interesse».
Un'altra richiesta è «l’eliminazione dei curvoni attualmente presenti nel tracciato; una revisione progettuale per la realizzazione della rotatoria in corrispondenza dell’importante asse viario di via XX Settembre piuttosto che averne una in corrispondenza di una strada stretta (attualmente a senso unico di marcia) poco significativa quale è via Marconi, superando i paventati “problemi idraulici pressoché insormontabili” dell’attraversamento eventuale del canale Nord di san Giovanni».
Gli ambientalisti vorrebbero inoltre che «le 500/600 piante di ulivo interessate all’espianto, piuttosto che essere messe a nuova dimora nell’aiuola spartitraffico di tre metri, vengano ripiantumate in terreni produttivi, anche in considerazione del fatto che ogni anno, per vari mesi, le olive ricadrebbero lungo l’asse viario della circonvallazione, costituendo un potenziale pericolo per la sicurezza stradale».
Rilanciano poi la questione dell'inquinamento acustico ambientale sollecitando alla nuova amministrazione «il Piano di Zonizzazione acustica di cui al DPCM 14.11.1997 citato dagli stessi progettisti della circonvallazione a cui oggi non fa paura per l’attuale distanza dalla città, peraltro in espansione».
Le associazioni pensano che al posto di due carreggiate, per il traffico veicolare privato,«una di esse può, e deve essere riservata ad una metropolitana di superficie che in futuro potrà collegare il capoluogo con l’aeroporto, proseguendo verso il parcheggio intermodale, volto a favorire la mobilità sostenibile urbana prevista nel Puc, per proseguire verso gli uffici comunali di Sant’Anna sino a raggiungere la Casa Serena all’inizio della SP 105 (strada per Bosa)».
Infine Codacons, Lipu, Wwf e Fai auspicano che ogni decisione venga assunta in seguito a un confronto con i cittadini.
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