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Prorogata al 28 settembre la chiusura della mostra I Giardini dell'Eden
Doppia personale, protagonisti Pastorello con I Giardini dell’Eden ed Éric Bouvet con Peace, rainbow family.
Inaugurata il 31 luglio nelle sale della Pinacoteca Comunale “Carlo Contini” di Oristano in concomitanza col Festival DROMOS, la doppia personale ha visto un grande afflusso di pubblico e, pertanto, al fine di consentire anche alle numerose scolaresche di poterla visitare, verrà prorogata fino a domenica 28 settembre.
A Sassari immagini tra presente, passato e futuro
Un’esposizione fotografica collettiva che vede la partecipazione di tre giovani artisti sardi.
Carignano music experience
Gran finale nella miniera di Serbariu con le note “Tango Symphony”.
Domenica 7 settembre alle 21, Anna Tifu (violino), Fabio Furia (bandoneòn), Romeo Scaccia (pianoforte) e Massimo Battarino (contrabbasso), in scena con “Tango Symphony”.
Stintino, da sabato i festeggiamenti per la patrona
Prenderà il via “Settembre stintinese”.
STINTINO / Prenderanno il via il 6 settembre i festeggiamenti per il “Settembre stintinese”. Nove giorni di festa, sino a domenica 14 settembre, durante i quali gli stintinesi renderanno omaggio alla patrona del paese, la Beata Vergine della difesa.
Funzioni religiose, musica, danza, spettacolo e gastronomia
L'otto settembre Santa Maria la Palma festeggia la sua Patrona.
ALGHERO / Anche quest'anno la comunità tutta si stringe intorno alla Madre del Signore per invocare la sua protezione e il suo sostegno in questi tempi difficili. «Il nostro è un territorio con una alta vocazione culturale e sociale, spesso, purtroppo, nella maggior parte dei casi tutto è rimasto inespresso perché lo sviluppo previsto non ha avuto luogo».
In scena il Decameron Dante... Boccaccio
Un viaggio suggestivo e visionario tra versi e prosa di due grandi autori della lingua italiana.
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Stefano Artissunch |
ALGHERO / Venerdì 5 settembre alle ore 22:00 si terrà a Villa Maria Pia lo spettacolo teatrale "Decameron Dante... Boccaccio! - Viaggio nell'Inferno boccaccesco... tra autori e cantautori", opera del giovane e talentuoso regista algherese Stefano Artissunch, con la collaborazione di Paolo Zicconi e le musiche di Marcello Peghin.
La musica contro il lavoro minorile
Arte in Musica aderisce al al Manifesto dell‘Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO).
L’elemento più virtuoso che caratterizzerà la prossima produzione artistica dell’ Associazione Culturale Arte in Musica, è di aver aderito al Manifesto dell‘Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) “La musica contro il lavoro minorile”. Nel mondo milioni di bambine e bambini, sono coinvolti in attività molto pericolose e vivono in condizioni di sfruttamento e abuso.
Storie di umili e di eroi della Grande Guerra
Presentazione del volume curato da Giovanni Gelsomino “Il grande sacrificio”.
STINTINO / Un libro che non vuole raccontare la storia della Grande Guerra ma le storie di chi quella Guerra la visse sulla propria pelle, da veterano, da figlio rimasto orfano, da vedova.
Emis Killa in concerto
Unica tappa in Sardegna del "MercurioTour".
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Emis Killa |
L'arrivo in Sardegna ormai è questione di giorni e tra i fan ha preso il via il conto alla rovescia che li separa dall''appuntamento con il "MercurioTour" di Emis Killa. Nato a Milano, il rapper Emiliano Rudolf Giambelli in arte Killa, porta il "MercurioTour" nell'isola per il grande evento dell'estate musicale cagliaritana in programmavenerdì 5 settembre alle ore 21,30 all'Arena Sant'Elia (zona lato mare).
La tragedia di Medea al nuraghe Palmavera
Rivive il capolavoro di Euripide nel complesso archeologico algherese.
ALGHERO / Nuraghe al tramonto , evento organizzato dalla Cooperativa Silt, con la collaborazione di Neria De Giovanni e dell'Associazione Teatrale AnalfabElfica, giunge al suo quarto appuntamento il 29 agosto alle 20,45 con un capolavoro senza tempo: “Medea” di Euripide, testo di attualità sconvolgente che sfiora temi quantomai caldi nella nostra quotidianità nonostante risalga al 431 a.C..

Gianni Tetti e il suo libro “Mette pioggia”
Lo scirocco che soffia incessante tra queste pagine per raccontare l’ultima settimana che resta all'umanità.
CASTELSARDO / Koinè libreria internazionale e il Comune di Castelsardo presentano "I martedì letterari al Castello”, il 26 agosto alle ore 19:30 nell'Antico loggiato Palazzo Municipale, Gianni Tetti presenta il libro “Mette pioggia” per la rassegna estate castellanese “912 ... la storia continua" Scrittori a piede Lìberos.
Un vento opprimente spazza le strade di una Sardegna trasfigurata. La tv, la radio e i giornali dicono che nessuno ricorda un caldo così. Non piove da mesi, come se Dio stesse aspettando il momento giusto. Un uomo si butta da un ponte, un altro apre il suo bar, un misterioso volontario consegna volantini aggirandosi tra le case di un’intera comunità troppo distratta per comprendere quello che sta accadendo. L’unico è Zanon, che ha scoperto il male, e il male è dentro di noi, non fuori. Dopo la folgorante sinfonia dei racconti I cani là fuori, Gianni Tetti ritorna con il suo stile ipnotico e conturbante quanto lo scirocco che soffia incessante tra queste pagine per raccontare l’ultima settimana che resta all'umanità.
Gianni Tetti nasce e vive a Sassari. Specializzato in tecniche di narrazione per cinema e tv, ha conseguito un dottorato in Storia e Critica del Cinema. Ha scritto e diretto il documentario Un passo dopo l’altro, è sceneggiatore del lungometraggio SaGràscia (regia di Bonifacio Angius). Suoi racconti sono stati pubblicati su Frigidaire, Il Male, Atti Impuri, Prospektiva e in diverse antologie, tra cui E morirono tutti felici e contenti (Neo Edizioni, 2008). Sempre per Neo Edizioni, nel 2010, ha pubblicato il libro I cani là fuori.
Un vento opprimente spazza le strade di una Sardegna trasfigurata. La tv, la radio e i giornali dicono che nessuno ricorda un caldo così. Non piove da mesi, come se Dio stesse aspettando il momento giusto. Un uomo si butta da un ponte, un altro apre il suo bar, un misterioso volontario consegna volantini aggirandosi tra le case di un’intera comunità troppo distratta per comprendere quello che sta accadendo. L’unico è Zanon, che ha scoperto il male, e il male è dentro di noi, non fuori. Dopo la folgorante sinfonia dei racconti I cani là fuori, Gianni Tetti ritorna con il suo stile ipnotico e conturbante quanto lo scirocco che soffia incessante tra queste pagine per raccontare l’ultima settimana che resta all'umanità.
Gianni Tetti nasce e vive a Sassari. Specializzato in tecniche di narrazione per cinema e tv, ha conseguito un dottorato in Storia e Critica del Cinema. Ha scritto e diretto il documentario Un passo dopo l’altro, è sceneggiatore del lungometraggio SaGràscia (regia di Bonifacio Angius). Suoi racconti sono stati pubblicati su Frigidaire, Il Male, Atti Impuri, Prospektiva e in diverse antologie, tra cui E morirono tutti felici e contenti (Neo Edizioni, 2008). Sempre per Neo Edizioni, nel 2010, ha pubblicato il libro I cani là fuori.
Seconda edizione del Festival del documentario
Filmati, dibattiti, incontri e concerti.
Alle 22,30: proiezione all’aperto del film-documentario: L’ULTIMO PUGNO DI TERRA, di Fiorenzo Serra Girato nel 1964 e recentemente restaurato dalla Società Umanitaria Cineteca Sarda, il film, l'opera più matura e completa di Fiorenzo Serra nasce con l'intento di superare la leggenda e fotografare la Sardegna che intorno all'affermazione del Piano di rinascita si trova a vivere da un punto di vista socio-economico la contrapposizione di due mondi: uno, dominante, che la colloca in condizioni «primitive» e «medioevali»; l'altro, della modernità, limitato a certe aree, che sembra nascere già malato e non riesce a sostituire positivamente quello dominante. È insomma un'opera intrisa di un forte pessimismo e del tutto priva di quella sorta di speranza presente in maniera diffusa - spesso semplicemente per via della funzione propagandistica dei singoli film - in pressoché tutta la sua produzione. Come sempre è molto precisa la descrizione visiva di quanto trattato con scene suggestive da un punto di vista estetico. Il film vince il Festival dei popoli di Firenze nel 1965.
VILLANOVA MONTELEONE / Dibattiti con esperti di cinema e giornalisti, incontri con i registi, concerti e proiezioni nella stupenda cornice del centro storico villanovese. Un centinaio i lavori pervenuti, 18 le opere finaliste, 5 sono di autori sardi, proiezioni fuori concorso con la versione originale restaurata di “L’Ultimo pugno di terra” di Fiorenzo Serra, e “#18UNDICI” dal fango alla speranza”, un reportage collettivo sui momenti drammatici dell’alluvione in Sardegna, novità assoluta: le animazioni con musicisti e gruppi corali.
Sarà un programma ricchissimo quello della seconda edizione del «Festival del documentario», la sezione documentaristica del «Sardinia Film Festival» che dal 21 al 23 agosto porterà nella pittoresca località tra Alghero e Bosa l’intensità espressiva dei migliori reportage italiani. All’iniziativa, organizzata dal Comune di Villanova in collaborazione con il Cineclub Sassari Fedic, hanno partecipato circa 100 filmati provenienti da tutto il territorio nazionale, dai quali sono stati selezionati i 18 finalisti. Questi ultimi saranno proiettati a ingresso libero ogni giorno della kermesse nelle sale suggestive di Su Palatu, ininterrottamente dalle 15 alle 22. Le opere saranno esaminate da una giuria di esperti del calibro di Romano Cannas, Marino Canzoneri, Massimiliano Mazzotta, Adriana Casu e Vincenzo Di Dino sotto la supervisione artistica di Carlo Dessì.
Si inizia giovedì 21 alle 18 in Piazzetta Nazionale, dove gli autori delle opere in concorso si confronteranno con il pubblico raccontando i segreti di questa professione affascinate quanto difficile. A dare il via alla manifestazione il sindaco Quirico Meloni, l’assessore alla Cultura Gianni Sogos e il direttore del Cineclub Carlo Dessì. Novità assoluta saranno quest’anno le animazioni musicali. Il concerto del Coro Duennas farà da apripista alle 20,45 nell’accogliente piazza Mercato Vecchio. Seguirà l’incontro-dibattito moderato dal giornalista Davide Mosca, in compagnia dello storico Guido Melis e del giornalista Romano Cannas che introdurranno la proiezione di “L’Ultimo pugno di terra” di Fiorenzo Serra: una versione imperdibile non ancora edulcorata dalla censura propagandistica, recentemente restaurata dalla Società Umanitaria Cineteca Sarda, per l’opera più matura del grande regista sardo che nel 1965 vinse il «Festival dei popoli di Firenze».
Venerdì 22 agosto alle 18, l’incontro con gli autori farà tappa a “Sa Pigada de su Cantaru”. Alle 20,45, in piazza Mercato Vecchio si esibiranno i “Vilsait Band” con magistrali sonorità jazz in stile New Orleans. Quello sulle «Catastrofi ambientali e tragedie Umane» sarà invece il tema delicato del dibattito che alle 21.30 ospiterà alcuni giornalisti che lo scorso autunno hanno documentato i drammatici eventi dell’alluvione in Sardegna. Saranno presenti Nicola Pinna della Stampa, Paolo Mastino di Rai3, Davide Mosca di Olbianotizie. Farà da moderatore Tonino Oppes, già caporedattore del tgr Rai per la Sardegna. Alle 22,30 sarà proiettato il reportage “#18UNDICI” dal fango alla speranza”, un contributo collettivo di numerosi reporter per approfondire e ricordare quegli attimi terribili. Saranno presenti numerosi autori.
Sabato 23 agosto giornata conclusiva. L’incontro con i registi è previsto in via Generale Casula, sempre alle 18. La serata sarà presentata da Ambra Pintore in piazza Mercato Vecchio, dove alle 20,45 il “Coro de Iddanoa Monteleone” saluterà il pubblico con un bel concerto di canti tradizionali. Alle 21,30 il momento tanto atteso: l’assegnazione del Premio Villanova Monteleone 2014 e degli altri riconoscimenti. Seguirà la proiezione del filmato vincitore.
L’evento sarà anche un’occasione per visitare importanti iniziative collaterali poste in essere dall’amministrazione comunale. A Su Palatu le mostre fotografiche “Enrico Berlinguer e la Sardegna. Le foto del grande leader” e “La Sardegna quasi un Continente” di Stefano Crillissi. A Sa Domo Manna la mostra-museo multimediale “Andrea Parodi”, le stanze della poesia improvvisata dedicate al grande “Remundu Piras” e il Museo etnografico e delle tradizioni.
Si inizia giovedì 21 alle 18 in Piazzetta Nazionale, dove gli autori delle opere in concorso si confronteranno con il pubblico raccontando i segreti di questa professione affascinate quanto difficile. A dare il via alla manifestazione il sindaco Quirico Meloni, l’assessore alla Cultura Gianni Sogos e il direttore del Cineclub Carlo Dessì. Novità assoluta saranno quest’anno le animazioni musicali. Il concerto del Coro Duennas farà da apripista alle 20,45 nell’accogliente piazza Mercato Vecchio. Seguirà l’incontro-dibattito moderato dal giornalista Davide Mosca, in compagnia dello storico Guido Melis e del giornalista Romano Cannas che introdurranno la proiezione di “L’Ultimo pugno di terra” di Fiorenzo Serra: una versione imperdibile non ancora edulcorata dalla censura propagandistica, recentemente restaurata dalla Società Umanitaria Cineteca Sarda, per l’opera più matura del grande regista sardo che nel 1965 vinse il «Festival dei popoli di Firenze».
Venerdì 22 agosto alle 18, l’incontro con gli autori farà tappa a “Sa Pigada de su Cantaru”. Alle 20,45, in piazza Mercato Vecchio si esibiranno i “Vilsait Band” con magistrali sonorità jazz in stile New Orleans. Quello sulle «Catastrofi ambientali e tragedie Umane» sarà invece il tema delicato del dibattito che alle 21.30 ospiterà alcuni giornalisti che lo scorso autunno hanno documentato i drammatici eventi dell’alluvione in Sardegna. Saranno presenti Nicola Pinna della Stampa, Paolo Mastino di Rai3, Davide Mosca di Olbianotizie. Farà da moderatore Tonino Oppes, già caporedattore del tgr Rai per la Sardegna. Alle 22,30 sarà proiettato il reportage “#18UNDICI” dal fango alla speranza”, un contributo collettivo di numerosi reporter per approfondire e ricordare quegli attimi terribili. Saranno presenti numerosi autori.
Sabato 23 agosto giornata conclusiva. L’incontro con i registi è previsto in via Generale Casula, sempre alle 18. La serata sarà presentata da Ambra Pintore in piazza Mercato Vecchio, dove alle 20,45 il “Coro de Iddanoa Monteleone” saluterà il pubblico con un bel concerto di canti tradizionali. Alle 21,30 il momento tanto atteso: l’assegnazione del Premio Villanova Monteleone 2014 e degli altri riconoscimenti. Seguirà la proiezione del filmato vincitore.
L’evento sarà anche un’occasione per visitare importanti iniziative collaterali poste in essere dall’amministrazione comunale. A Su Palatu le mostre fotografiche “Enrico Berlinguer e la Sardegna. Le foto del grande leader” e “La Sardegna quasi un Continente” di Stefano Crillissi. A Sa Domo Manna la mostra-museo multimediale “Andrea Parodi”, le stanze della poesia improvvisata dedicate al grande “Remundu Piras” e il Museo etnografico e delle tradizioni.
Giovedì 21 agosto dalle 15,00 alle 22,00: proiezione dei documentari selezionati nelle sale di “SU PALATU”, alle18,00: piazzetta via Nazionale “I NUOVI AUTORI ITALIANI INCONTRANO IL PUBBLICO”. I registi delle opere in concorso si confrontano con il pubblico raccontando il proprio lavoro.
In Piazza Mercato Vecchio alle 20,45: introduzione musicale Concerto del Coro DUENNAS, alle 21,30: “LA SARDEGNA DI IERI E LA SARDEGNA DI OGGI”. Incontro con i giornalisti Guido Melis e Romano Cannas, coordina Davide Mosca.Alle 22,30: proiezione all’aperto del film-documentario: L’ULTIMO PUGNO DI TERRA, di Fiorenzo Serra Girato nel 1964 e recentemente restaurato dalla Società Umanitaria Cineteca Sarda, il film, l'opera più matura e completa di Fiorenzo Serra nasce con l'intento di superare la leggenda e fotografare la Sardegna che intorno all'affermazione del Piano di rinascita si trova a vivere da un punto di vista socio-economico la contrapposizione di due mondi: uno, dominante, che la colloca in condizioni «primitive» e «medioevali»; l'altro, della modernità, limitato a certe aree, che sembra nascere già malato e non riesce a sostituire positivamente quello dominante. È insomma un'opera intrisa di un forte pessimismo e del tutto priva di quella sorta di speranza presente in maniera diffusa - spesso semplicemente per via della funzione propagandistica dei singoli film - in pressoché tutta la sua produzione. Come sempre è molto precisa la descrizione visiva di quanto trattato con scene suggestive da un punto di vista estetico. Il film vince il Festival dei popoli di Firenze nel 1965.
Venerdì 22 agosto dalle 15,00 alle 22,00: proiezione dei documentari selezionati nelle sale di “SU PALATU”, alle 18,00: SA PIGADA ‘E SU CANTARU “I NUOVI AUTORI ITALIANI INCONTRANO IL PUBBLICO”. I registi delle opere in concorso si confrontano con il pubblico raccontando il proprio lavoro.
In Piazza Mercato Vecchio alle 20,45: introduzione musicale Concerto dei VILSAIT Band, alle 21,30: “CATASTROFI AMBIENTALI E TRAGEDIE UMANE”, incontro con i giornalisti Nicola Pinna - “La Stampa”, Paolo Mastino - “RAI 3”, Davide Mosca - “Olbia Notizie”. Coordina Tonino Oppes
Parteciperanno numerosi giornalisti autori del documentario “#18UNDICI”. Alle 22,30: proiezione all'aperto del documentario: “#18UNDICI” Dal fango alla speranza, iniziativa benefica avviata da un comitato di giornalisti. Si tratta di un reportage collettivo, un viaggio che si può percorrere su diverse strade: attraverso la lettura di alcuni approfondimenti, con la visione di servizi video e gallerie fotografiche che raccontano i danni, la disperazione delle famiglie e le prime opere di ricostruzione. Con una veste grafica intuitiva, il “lettore” può rivedere la sequenza degli eventi in Gallura, nell’Oristanese e nei paesi del Nuorese: il racconto delle prime ore, le testimonianze dei superstiti, il profilo dei morti, la conta dei danni, le prime opere di beneficenza, la grande solidarietà, le parole dei bambini e le indagini.
Mentre sabato 23 agosto dalle ore 15,00 alle 22,00: proiezione dei documentari selezionati nelle sale di “SU PALATU”, alle 18,00: in piazza Generale Casula “I NUOVI AUTORI ITALIANI INCONTRANO IL PUBBLICO”. I registi delle opere in concorso si confrontano con il pubblico raccontando il proprio lavoro. In Piazza Mercato Vecchio alle 20,45: introduzione musicale Concerto del Coro de Iddanoa Monteleone, alle 21,30: proclamazione dei vincitori e assegnazione del PREMIO VILLANOVA MONTELEONE 2014, presenta La serata Ambra Pintore. Alle 22,30, proiezione all'aperto del documentario a cui è stato assegnato il PREMIO VILLANOVA MONTELEONE 2014. Tutti i giorni dalle 15 alle 22 proiezione dei documentari selezionati nelle sale di Su Palatu.
Iniziative collaterali: a Su Palatu, mostra fotografica “Enrico Berlinguer e la Sardegna. Le foto del grande leader” e la mostra fotografica “La Sardegna quasi un Continente” di Stefano Crillissi.
A Sa Domo Manna, mostra-Museo multimediale “Andrea Parodi”, Stanze della poesia improvvisata “Remundu Piras”, Museo etnografico e delle tradizioni.
4ª edizione della sagra Panes e Funtanas
Piatti tipici scanesi a base di pane.

Adagiato sotto le cime montane di Scano Montiferro, si trova una località di acque sorgive denominata Sorgenti di Sant’Antioco per la presenza della chiesetta campestre in onore dell’omonimo Santo. In questo angolo di natura, a metà strada tra il mare e la montagna, si gode di un microclima straordinario grazie alla brezza derivata dai numerosi rivoli e cascatelle naturali che mostrano la bellezza e la potenza della natura. Il parco in esso inglobato è uno spazio immerso nel verde e accompagnato dal canto delle abbondantissime acque che vi scorrono. Il paesaggio è delizioso per farsi coccolare e per potersi rilassare durante le lunghe giornate di caldo.
Il protagonista principale è il pane e, il menù prevede: • Pane incasau (pane ladu con sugo di pomodoro) • Petta imbinada (pane ‘e chivalzu con carne di maiale al vino rosso),Pagina 2 di 2 • Pane dorau (pane de zichi fritto con pastella di uova), • Papassinos antigos (dolce tipico scanese con noci e uva passa), • Bevanda (vino, acqua o bibita a scelta). Il menu è acquistabile nella versione completa per dieci euro e non necessita della prenotazione. A seguire, nel pomeriggio, faranno coreografia gli standisti con prodotti artigianali ed enogastronomici e musica per ballare e trascorrere la serata. Per chi volesse, sarà possibile nella serata, partecipare alla novena in onore di Sant’Antioco, che quest’anno verrà festeggiato lunedì 1 settembre.

Adagiato sotto le cime montane di Scano Montiferro, si trova una località di acque sorgive denominata Sorgenti di Sant’Antioco per la presenza della chiesetta campestre in onore dell’omonimo Santo. In questo angolo di natura, a metà strada tra il mare e la montagna, si gode di un microclima straordinario grazie alla brezza derivata dai numerosi rivoli e cascatelle naturali che mostrano la bellezza e la potenza della natura. Il parco in esso inglobato è uno spazio immerso nel verde e accompagnato dal canto delle abbondantissime acque che vi scorrono. Il paesaggio è delizioso per farsi coccolare e per potersi rilassare durante le lunghe giornate di caldo.
Una buona occasione per conoscere questa meraviglia della natura e per trascorrere una giornata in pieno relax è data dall'Amministrazione comunale e dalla Pro Loco di Scano Montiferro che, in collaborazione con la Macelleria Rosa di Giovanni Rosa, invitano, chiunque volesse partecipare, alla 4ª edizione di “Panes e Funtanas”, sagra dei piatti tipici scanesi a base di pane, che si svolgerà domenica 24 agosto dalle ore 12.00, Lo scopo della manifestazione non è solo quello di far conoscere e ammirare il parco delle Sorgenti di Sant’Antioco ma, al contempo, è anche quello di far gustare e apprezzare i sapori di una volta, tipici della cucina scanese.
Il protagonista principale è il pane e, il menù prevede: • Pane incasau (pane ladu con sugo di pomodoro) • Petta imbinada (pane ‘e chivalzu con carne di maiale al vino rosso),Pagina 2 di 2 • Pane dorau (pane de zichi fritto con pastella di uova), • Papassinos antigos (dolce tipico scanese con noci e uva passa), • Bevanda (vino, acqua o bibita a scelta). Il menu è acquistabile nella versione completa per dieci euro e non necessita della prenotazione. A seguire, nel pomeriggio, faranno coreografia gli standisti con prodotti artigianali ed enogastronomici e musica per ballare e trascorrere la serata. Per chi volesse, sarà possibile nella serata, partecipare alla novena in onore di Sant’Antioco, che quest’anno verrà festeggiato lunedì 1 settembre.
Come arrivare: da Alghero percorrere la litoranea Alghero-Bosa, procedere per Suni, Tinnura, Sagama e in direzione Scano di Montiferro svoltare a sinistra in direzione Sorgenti di Sant’Antioco.
Da Macomer: percorrere in direzione San Leonardo/Santu Lussurgiu, svoltare a destra in direzione Scano di Montiferro. Alla fine della strada, svoltare a destra in direzione Sagama e a metà strada, nuovamente a destra in direzione Sorgenti di Sant’Antioco.
Da Oristano: percorrere in direzione Cuglieri / Bosa, superare la circonvallazione di Cuglieri e procedere in direzione Sennariolo. Arrivati a Sennariolo, svoltare subito a destra in direzione Scano di Montiferro. Senza entrare nell’abitato di Scano, procedere dritti fino a trovare le indicazioni Sorgenti di Sant’Antioco. Quindi prendere direzione Sagama e a metà strada, svolgare a destra in direzione Sorgenti di Sant’Antioco.
Chiunque volesse trascorrere una giornata speciale, immerso nella natura, è invitato a partecipare. Per qualsiasi dubbio o chiarimento è attiva la infoline al numero 346.9401834 oppure visita la pagina facebook.com/prolocoscano.it e www.prolocoscano.it
Da Macomer: percorrere in direzione San Leonardo/Santu Lussurgiu, svoltare a destra in direzione Scano di Montiferro. Alla fine della strada, svoltare a destra in direzione Sagama e a metà strada, nuovamente a destra in direzione Sorgenti di Sant’Antioco.
Da Oristano: percorrere in direzione Cuglieri / Bosa, superare la circonvallazione di Cuglieri e procedere in direzione Sennariolo. Arrivati a Sennariolo, svoltare subito a destra in direzione Scano di Montiferro. Senza entrare nell’abitato di Scano, procedere dritti fino a trovare le indicazioni Sorgenti di Sant’Antioco. Quindi prendere direzione Sagama e a metà strada, svolgare a destra in direzione Sorgenti di Sant’Antioco.
Chiunque volesse trascorrere una giornata speciale, immerso nella natura, è invitato a partecipare. Per qualsiasi dubbio o chiarimento è attiva la infoline al numero 346.9401834 oppure visita la pagina facebook.com/prolocoscano.it e www.prolocoscano.it
De André in concerto a Portobello di Gallura
Una speciale tappa della tournée “via dell'amore vicendevole - TOUR LIVE 2014”.
Lunedì 18 agosto ore 22.30, Cristiano De André sarà in concerto a Portobello di Gallura (OT) nella piazzetta del club - parco residenziale per un omaggio live in duo acustico con il suo chitarrista Osvaldo Di Dio, una speciale tappa della tournée “VIA DELL'AMORE VICENDEVOLE - TOUR LIVE 2014”.
L'evento è gratuito per i residenti del Parco Residenziale Portobello di Gallura, mentre per gli eterni è previsto il pagamento di una quota di ingresso di 10 Euro comprensiva di consumazione. I pass d’ingresso saranno ritirabili la sera stessa dell’evento a partire dalle 22.00 presso le portinerie di accesso al Parco. Essendo la piazzetta dove si svolgerà l’evento una location dai posti limitati per ragioni pubblica sicurezza suggeriamo la prenotazione al num. +39 348 6527866 - +39 079 656707
Cristiano nasce a Genova il 29 dicembre 1962. Cresce in un vivace ambiente culturale, dove teatro e musica sono componenti quotidiane. Villaggio, Tognazzi, Tenco, Lauzi, Paoli e De Gregori sono amici ed abituali frequentatori di casa De André. A 11 anni Cristiano si avvicina con successo alla chitarra, a 17 al violino, che studia per cinque anni al Conservatorio Paganini di Genova. Compone le prime musiche per alcuni spettacoli goliardici in scena al Teatro Popolare di Genova, ma sarà Massimo Bubola, che conosce Cristiano dai primi anni '70, quando inizia a collaborare con il padre Fabrizio, a fargli incontrare un gruppo di ragazzi di Verona con i quali inizierà a fare musica. Sono Carlo Facchini, Marco Bisotto e Carlo Pimazzoni, i componenti del gruppo "Tempi Duri", con i quali nei primi anni '80 inizia l'avventura musicale.
Nel 1982 esce il primo singolo dei Tempi Duri, l'anno dopo l'album di esordio "Chiamali Tempi Duri" e quindi un tour. Con il gruppo Cristiano accompagna il padre Fabrizio in alcuni suoi tour: come nel 1981 o nel 1984 nella tournée "Creuza de ma". Poi i componenti del gruppo partono per il servizio militare e la band si scioglie. Nel 1985 Cristiano intraprende la carriera di cantante solista e partecipa al Festival di Sanremo tra le nuove proposte con il brano "Bella più di me", raccogliendo consensi di pubblico, arrivando al 4° posto e vincendo il premio della critica.
Seguono alcuni singoli, ma per un lavoro più completo si deve attendere il 1987 con l'album "Cristiano De André" comprendente la delicata "Briciola di pane" dedicata all' appena nata figlia Fabrizia. Album realizzato con la collaborazione di Fio Zanotti e Massimo Bubola. Nel 1990 esce "L'albero della cuccagna", album ispirato e ricco di contenuti. Partecipano alla realizzazione artisti di talento quali: Mauro Pagani, Vince Tempera, Ellade Bandini, Fabrizio Consoli, Ares Tavolazzi e l'immancabile Massimo Bubola. Nel filone della canzone d'autore e con un personale tono ironico si inserisce l'album del 1992 "Canzoni con il naso lungo": album maturo, immediato e ricco di energia. Importante la collaborazione con l'amico Eugenio Finardi. Torna Bubola ora nella veste di produttore artistico.
Nel 1993 Cristiano torna dopo otto anni al Festival di Sanremo, questa volta nella categoria "campioni". Presenta "Dietro la porta" un brano di notevole intensità lirica composto con Daniele Fossati. E' un grandissimo successo: il secondo posto assoluto, il premio della Critica, il Premio Volare; il generale apprezzamento del pubblico e di tutti i media per il brano e per l'interpretazione permettono di attribuire a "Dietro la porta" la qualifica di vincitrice morale del Festival 1993. E' un'immensa soddisfazione per Cristiano che vede ripubblicato il precedente album con l'inserimento del brano sanremese. Nell'aprile 1995 esce "Sul confine", in cui Cristiano è accompagnato da fedeli amici che hanno contribuito alla scrittura di questo intenso disco, tra gli altri Carlo Facchini, Eugenio Finardi, Stefano Melone, Massimo Bubola, Oliviero Malaspina, Daniele Fossati, Manuela Gubinelli ed il padre Fabrizio nel brano "Cose che dimentico".
La forza interpretativa di Cristiano viene esaltata dalla profonda e sentita composizione delle canzoni: in questo album si possono avvertire gli intensi mutamenti interiori e stilistici che gli hanno permesso di realizzare un'opera così convincente. Sono canzoni di frontiera nate da un lungo periodo di ricerca professionale e personale. La maturità di cui si parla è arrivata con le difficoltà che hanno arricchito il talento innato e che hanno ridefinito la strada artistica di Cristiano: una strada tortuosa e spesso in salita, percorsa fino in fondo ed in completa autonomia. Come egli stesso sostiene: «credo nella continua ricerca di se stessi e soprattutto nella coerenza. E' proprio su questo che baso il mio lavoro di musicista. Quando ero più giovane vivevo di valori collettivi, adesso credo maggiormente in valori individuali: penso che sia importante percorrere una strada interiore di ricerca perché se una persona riesce a sviluppare delle capacità di introspezione, può sempre cavarsela».
Il titolo "Sul confine" può evocare qualità e difficoltà di scelte, ma questo è solo il punto di partenza di quella ricerca interiore verso il raggiungimento di un’integrità artistica personale. Integrità che gli permette di creare uno stile suo unico e riconoscibile. Il 1997 lo ha visto sul palco del tour "Anime salve" di Fabrizio De André dove si è messo in luce come eccellente polistrumentista di "prima fila", ruolo che è stato di Mauro Pagani. Grande soddisfazione questa riconfermata nel successivo tour invernale "Mi innamoravo di tutto" e nel tour estivo del 1998.
Nel novembre 2001 esce "Scaramante" intenso album di cui lo stesso Cristiano dice: «è un disco terapeutico con cui mi sono tolto i dolori di dosso. E' un disco che segna il crocevia della mia vita». Con "Scaramante", nel 2002, vince il Premio Lunezia come miglior album. Torna al Festival di Sanremo nel 2003 con il brano "Un giorno nuovo", basato sul concetto della "comprensione" e ricco di echi etnici. Segue la raccolta "Un giorno nuovo - live in studio", brani del suo passato artistico riarrangiati e proposti in versione live.
Nel 2009, la svolta: arriva per Cristiano il momento di concretizzare il progetto di intraprendere un lungo tour in cui rileggere il repertorio di Faber con gli occhi di figlio e di artista. Nascono l’album “De André canta De André” pubblicato nel 2009 e nel 2010 “De André canta De André – Vol. 2”, una nuova raccolta di brani del grande Fabrizio
Nel 2013 pubblica per l’etichetta Nuvole, fondata dal padre Fabrizio, l’album d’inediti “Come in Cielo così in Guerra”, realizzato con la collaborazione di Corrado Rustici e distribuito da Universal Music.
Nel 2014 partecipa al 64° Festival di Sanremo dove si aggiudica, con il brano “Invisibili” il Premio della Critica “Mia Martini” e il premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo. Per l’occasione viene pubblicato a febbraio “Come in Cielo così in Guerra (special edition)”, contenente “Invisibili” e “Il cielo è vuoto”, altro brano presentato al Festival. Sempre a Sanremo, durante la serata “Sanremo Club”, dedicata alla tradizione italiana della canzone d’autore, Cristiano De André ha reinterpretato in un’intensa ed emozionante esibizione il brano di Fabrizio De André “Verranno a chiederti del nostro amore”.
“VIA DELL'AMORE VICENDEVOLE - TOUR LIVE 2014” fa tappa in tutta la penisola e vede Cristiano De André interpretare sul palco i suoi successi (da “Dietro la porta” a “Cose che dimentico”, ad altri) e i brani del suo ultimo album “Come in cielo così in guerra (Special edition)” (da “Invisibili” a “Il cielo è vuoto” a “Non è una favola”, ad altri), oltre ad alcuni capolavori di Faber ormai entrati a far parte del repertorio live di Cristiano (da “Il pescatore” a “Creuza de ma”, a “La canzone dell'amore perduto”, ad altri), in un concerto che si preannuncia ricco di intense emozioni.
“Come in cielo così in guerra (Special edition)” (Nuvole Production/Universal Music Italia) è la riedizione dell’album di Cristiano De André uscito nel 2013, e contiene anche i due brani presentati al 64° Festival di Sanremo “Invisibili” e “Il cielo è vuoto”.
Questa la tracklist: “Invisibili”, “Il cielo è vuoto”, “Non è una favola”, “Disegni nel vento”, “Credici”, “Il mio esser buono”, “Il vento soffierà”, “Ingenuo e romantico”, “Sangue del mio sangue”, “Vivere”, “La stanchezza”, “La bambola della discarica”.
“VIA DELL'AMORE VICENDEVOLE - TOUR LIVE 2014” è organizzato dalla Sounday/BMU di Ettore Caretta e Andrea Chieli, società che con questa tournée inaugura la sua collaborazione con Cristiano De André. Queste le prossime date confermate: il 18 agosto a Portobello di Gallura (OT); il 20 agosto in piazza a San Martino d'Agri–PZ; il 21 agosto al Kaulonia Tarantella Festival di Caulonia - RC; il 23 agosto in Piazza Kennedy a Porto Empedocle-AG; il 30 agosto a Milo-CT; l’11 settembre nel quartiere fieristico di Ferrara; il 17 ottobre al Teatro Massimo di Cagliari.
L'evento è gratuito per i residenti del Parco Residenziale Portobello di Gallura, mentre per gli eterni è previsto il pagamento di una quota di ingresso di 10 Euro comprensiva di consumazione. I pass d’ingresso saranno ritirabili la sera stessa dell’evento a partire dalle 22.00 presso le portinerie di accesso al Parco. Essendo la piazzetta dove si svolgerà l’evento una location dai posti limitati per ragioni pubblica sicurezza suggeriamo la prenotazione al num. +39 348 6527866 - +39 079 656707
Cristiano nasce a Genova il 29 dicembre 1962. Cresce in un vivace ambiente culturale, dove teatro e musica sono componenti quotidiane. Villaggio, Tognazzi, Tenco, Lauzi, Paoli e De Gregori sono amici ed abituali frequentatori di casa De André. A 11 anni Cristiano si avvicina con successo alla chitarra, a 17 al violino, che studia per cinque anni al Conservatorio Paganini di Genova. Compone le prime musiche per alcuni spettacoli goliardici in scena al Teatro Popolare di Genova, ma sarà Massimo Bubola, che conosce Cristiano dai primi anni '70, quando inizia a collaborare con il padre Fabrizio, a fargli incontrare un gruppo di ragazzi di Verona con i quali inizierà a fare musica. Sono Carlo Facchini, Marco Bisotto e Carlo Pimazzoni, i componenti del gruppo "Tempi Duri", con i quali nei primi anni '80 inizia l'avventura musicale.
Nel 1982 esce il primo singolo dei Tempi Duri, l'anno dopo l'album di esordio "Chiamali Tempi Duri" e quindi un tour. Con il gruppo Cristiano accompagna il padre Fabrizio in alcuni suoi tour: come nel 1981 o nel 1984 nella tournée "Creuza de ma". Poi i componenti del gruppo partono per il servizio militare e la band si scioglie. Nel 1985 Cristiano intraprende la carriera di cantante solista e partecipa al Festival di Sanremo tra le nuove proposte con il brano "Bella più di me", raccogliendo consensi di pubblico, arrivando al 4° posto e vincendo il premio della critica.
Seguono alcuni singoli, ma per un lavoro più completo si deve attendere il 1987 con l'album "Cristiano De André" comprendente la delicata "Briciola di pane" dedicata all' appena nata figlia Fabrizia. Album realizzato con la collaborazione di Fio Zanotti e Massimo Bubola. Nel 1990 esce "L'albero della cuccagna", album ispirato e ricco di contenuti. Partecipano alla realizzazione artisti di talento quali: Mauro Pagani, Vince Tempera, Ellade Bandini, Fabrizio Consoli, Ares Tavolazzi e l'immancabile Massimo Bubola. Nel filone della canzone d'autore e con un personale tono ironico si inserisce l'album del 1992 "Canzoni con il naso lungo": album maturo, immediato e ricco di energia. Importante la collaborazione con l'amico Eugenio Finardi. Torna Bubola ora nella veste di produttore artistico.
Nel 1993 Cristiano torna dopo otto anni al Festival di Sanremo, questa volta nella categoria "campioni". Presenta "Dietro la porta" un brano di notevole intensità lirica composto con Daniele Fossati. E' un grandissimo successo: il secondo posto assoluto, il premio della Critica, il Premio Volare; il generale apprezzamento del pubblico e di tutti i media per il brano e per l'interpretazione permettono di attribuire a "Dietro la porta" la qualifica di vincitrice morale del Festival 1993. E' un'immensa soddisfazione per Cristiano che vede ripubblicato il precedente album con l'inserimento del brano sanremese. Nell'aprile 1995 esce "Sul confine", in cui Cristiano è accompagnato da fedeli amici che hanno contribuito alla scrittura di questo intenso disco, tra gli altri Carlo Facchini, Eugenio Finardi, Stefano Melone, Massimo Bubola, Oliviero Malaspina, Daniele Fossati, Manuela Gubinelli ed il padre Fabrizio nel brano "Cose che dimentico".
La forza interpretativa di Cristiano viene esaltata dalla profonda e sentita composizione delle canzoni: in questo album si possono avvertire gli intensi mutamenti interiori e stilistici che gli hanno permesso di realizzare un'opera così convincente. Sono canzoni di frontiera nate da un lungo periodo di ricerca professionale e personale. La maturità di cui si parla è arrivata con le difficoltà che hanno arricchito il talento innato e che hanno ridefinito la strada artistica di Cristiano: una strada tortuosa e spesso in salita, percorsa fino in fondo ed in completa autonomia. Come egli stesso sostiene: «credo nella continua ricerca di se stessi e soprattutto nella coerenza. E' proprio su questo che baso il mio lavoro di musicista. Quando ero più giovane vivevo di valori collettivi, adesso credo maggiormente in valori individuali: penso che sia importante percorrere una strada interiore di ricerca perché se una persona riesce a sviluppare delle capacità di introspezione, può sempre cavarsela».
Il titolo "Sul confine" può evocare qualità e difficoltà di scelte, ma questo è solo il punto di partenza di quella ricerca interiore verso il raggiungimento di un’integrità artistica personale. Integrità che gli permette di creare uno stile suo unico e riconoscibile. Il 1997 lo ha visto sul palco del tour "Anime salve" di Fabrizio De André dove si è messo in luce come eccellente polistrumentista di "prima fila", ruolo che è stato di Mauro Pagani. Grande soddisfazione questa riconfermata nel successivo tour invernale "Mi innamoravo di tutto" e nel tour estivo del 1998.
Nel novembre 2001 esce "Scaramante" intenso album di cui lo stesso Cristiano dice: «è un disco terapeutico con cui mi sono tolto i dolori di dosso. E' un disco che segna il crocevia della mia vita». Con "Scaramante", nel 2002, vince il Premio Lunezia come miglior album. Torna al Festival di Sanremo nel 2003 con il brano "Un giorno nuovo", basato sul concetto della "comprensione" e ricco di echi etnici. Segue la raccolta "Un giorno nuovo - live in studio", brani del suo passato artistico riarrangiati e proposti in versione live.
Nel 2009, la svolta: arriva per Cristiano il momento di concretizzare il progetto di intraprendere un lungo tour in cui rileggere il repertorio di Faber con gli occhi di figlio e di artista. Nascono l’album “De André canta De André” pubblicato nel 2009 e nel 2010 “De André canta De André – Vol. 2”, una nuova raccolta di brani del grande Fabrizio
Nel 2013 pubblica per l’etichetta Nuvole, fondata dal padre Fabrizio, l’album d’inediti “Come in Cielo così in Guerra”, realizzato con la collaborazione di Corrado Rustici e distribuito da Universal Music.
Nel 2014 partecipa al 64° Festival di Sanremo dove si aggiudica, con il brano “Invisibili” il Premio della Critica “Mia Martini” e il premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo. Per l’occasione viene pubblicato a febbraio “Come in Cielo così in Guerra (special edition)”, contenente “Invisibili” e “Il cielo è vuoto”, altro brano presentato al Festival. Sempre a Sanremo, durante la serata “Sanremo Club”, dedicata alla tradizione italiana della canzone d’autore, Cristiano De André ha reinterpretato in un’intensa ed emozionante esibizione il brano di Fabrizio De André “Verranno a chiederti del nostro amore”.
“VIA DELL'AMORE VICENDEVOLE - TOUR LIVE 2014” fa tappa in tutta la penisola e vede Cristiano De André interpretare sul palco i suoi successi (da “Dietro la porta” a “Cose che dimentico”, ad altri) e i brani del suo ultimo album “Come in cielo così in guerra (Special edition)” (da “Invisibili” a “Il cielo è vuoto” a “Non è una favola”, ad altri), oltre ad alcuni capolavori di Faber ormai entrati a far parte del repertorio live di Cristiano (da “Il pescatore” a “Creuza de ma”, a “La canzone dell'amore perduto”, ad altri), in un concerto che si preannuncia ricco di intense emozioni.
“Come in cielo così in guerra (Special edition)” (Nuvole Production/Universal Music Italia) è la riedizione dell’album di Cristiano De André uscito nel 2013, e contiene anche i due brani presentati al 64° Festival di Sanremo “Invisibili” e “Il cielo è vuoto”.
Questa la tracklist: “Invisibili”, “Il cielo è vuoto”, “Non è una favola”, “Disegni nel vento”, “Credici”, “Il mio esser buono”, “Il vento soffierà”, “Ingenuo e romantico”, “Sangue del mio sangue”, “Vivere”, “La stanchezza”, “La bambola della discarica”.
“VIA DELL'AMORE VICENDEVOLE - TOUR LIVE 2014” è organizzato dalla Sounday/BMU di Ettore Caretta e Andrea Chieli, società che con questa tournée inaugura la sua collaborazione con Cristiano De André. Queste le prossime date confermate: il 18 agosto a Portobello di Gallura (OT); il 20 agosto in piazza a San Martino d'Agri–PZ; il 21 agosto al Kaulonia Tarantella Festival di Caulonia - RC; il 23 agosto in Piazza Kennedy a Porto Empedocle-AG; il 30 agosto a Milo-CT; l’11 settembre nel quartiere fieristico di Ferrara; il 17 ottobre al Teatro Massimo di Cagliari.
Festival del Mediterraneo 2014
Giovani corsisti ad Alghero tra pentagrammi, eventi musicali e mare.
Con il Patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Alghero, l'associazione Culturale Arte in Musica riconferma l’ambizioso progetto del Festival del Mediterraneo “Rassegna di Musica e Cultura in Sardegna”2014 , una manifestazione composta da due eventi: il Master ”Riviera del Corallo” IV° Corso Internazionale di perfezionamento per strumenti a fiato e percussioni ed il Master “Sardinia International Music Festival” corso internazionale di perfezionamento per strumenti ad arco, pianoforte, musica da camera e didattica della musica. Il Direttore artistico del Festival del Mediterraneo è il Maestro Antonio Mura, docente di tromba al Conservatorio “Luigi Canepa” di Sassari. I corsi attivati saranno : oboe, tromba, corno, trombone, clarinetto, strumenti a percussione e sassofono per quanto riguarda il master per strumenti a fiato; violino, viola, violoncello, pianoforte, musica da camera e didattica musicale per il master per strumenti ad arco.
I docenti sono stati selezionati tra i principali professionisti del panorama musicale internazionale con l’obiettivo di coinvolgere allievi provenienti dai conservatori italiani ed europei, rendendo ancora maggiore la possibilità di crescita e di scambio culturale. I momenti musicali non si esauriranno solo all'interno delle lezioni del proprio strumento ma gli allievi avranno la possibilità di vivere a pieno l’atmosfera del Festival esibendosi nei concerti organizzati nello splendido centro storico di Alghero. Nutrita infatti la sequenza di eventi musicali a corollario delle iniziative.
Concerti del Master Riviera del Corallo: venerdì 22 agosto alle ore 19,00 esibizione in Piazza Civica dell'ensemble di trombe; sabato 23 agosto alle ore 19,00 esibizione in Largo San Francesco dell'ensemble di tromboni; lo stesso sabato ma alle ore 21,00 gran concerto dell’orchestra dei fiati con gli allievi e i docenti del corso di perfezionamento con la collaborazione della Banda Musicale Città di Ozieri.
Concerti del Master Riviera del Corallo: venerdì 22 agosto alle ore 19,00 esibizione in Piazza Civica dell'ensemble di trombe; sabato 23 agosto alle ore 19,00 esibizione in Largo San Francesco dell'ensemble di tromboni; lo stesso sabato ma alle ore 21,00 gran concerto dell’orchestra dei fiati con gli allievi e i docenti del corso di perfezionamento con la collaborazione della Banda Musicale Città di Ozieri.
La fusione dei due gruppi orchestrali è finalizzata ad uno scambio culturale con la classe di musica d’insieme di fiati della Scuola Civica di Musica del Monte Acuto di Ozieri. Il Concerto, con composizioni tratte dalle grandi pagine della letteratura musicale, sarà diretto da Luigi Bascapé docente di tromba al Conservatorio “G. Verdi” di Milano e Direttore del Corso di Perfezionamento dei fiati, con il solista Giuliano Rizzotto; domenica 24 agosto alle ore 19,00 esibizione in Piazza Municipio dell'ensemble di clarinetti; lunedì 25 agosto alle ore 19,00 esibizione in Piazza Civica dell'ensemble di percussioni; giovedì 28 agosto alle ore 19,00 nei portici di Via Pola della borgata di Fertilia esibizione dell'ensemble di ottoni.
Concerti del Master Sardinia International Music Festival: martedì 2 settembre alle ore 21,00 nella Cattedrale Santa Maria, concerto polivocale “A cuncordu, cuntrattu, cuntzertu” del repertorio tradizionale della Sardegna a cura di Bruno Lombardi; mercoledì 3 settembre alle ore 21,00 nel Teatro Civico di Alghero, “Concerto d’Archi”con protagonisti quattro ragazzi sardi particolarmente dotati di talento ; giovedì 4 settembre alle ore 21,00 nel Teatro Civico di Alghero, concerto “ L’Ottocento nei salotti d’Europa” musica da camera per archi e pianoforte; venerdì 5 settembre alle ore 21,00 nel Teatro Civico di Alghero, concerto “Gli Archi dal ‘700 ai giorni nostri”, musica da camera per archi; sabato 6 settembre alle ore 21,00 nel Teatro Civico di Alghero, Concerto “ Il Pianoforte” recital pianistico.
Il Master Sardinia International Music Festival si concluderà l’8 settembre con la consegna, nel Teatro Civico di Sassari, delle borse di studio messe a disposizione dal Rotary Club Sassari.
Il Museica Tour di Caparezza, unica data in Sardegna
Museica: «E' il mio museo, la mia musica, il mio album numero 6».
Mancano meno di tre settimane allo straordinario appuntamento con il travolgente sound del "Museica Tour". Arriva anche in Sardegna come uno degli eventi più attesi dell'estate musicale, la tournèe di Caparezza. Sulle ali del grande successo del tour, iniziato il 13 giugno da Napoli e che ha fatto tappa con numerosi sold out in tutte le regioni d'Italia e del trionfo di vendite per il nuovo album d’inediti, il geniale cantautore e musicista pugliese all'anagrafe Michele Salvemini, arriva a Cagliari con "Il Museica Tour" sabato 30 agosto alle ore 21,30 all'Arena Sant'Elia (zona lato mare) per l'unica e imperdibile data nell'isola. Assente dai palchi dal 2012, Caparezza si ripresenta in versione live per il pubblico isolano ancora una volta con quello stile unico nel panorama musicale italiano, con un concerto che si preannuncia come un viaggio immaginifico attraverso i successi dei precedenti album e le 19 tracce inedite di Museica.
Anche in questa tappa sarda della lunga tournèe - prodotta da Color Sound Indie - Caparezza, accompagnato da Salvatore Corrieri (batteria), Diego Perrone (voce), Gaetano Camporeale (tastiere), Alfredo Ferrero (chitarra), Giovanni Astorino (basso), mette in scena uno show dalla forte connotazione artistica, dove far scatenare la propria incredibile fantasia.
Con l'ausilio di megaschermi a led, un'enorme scenografia, l'artista con le invenzioni sceniche tipiche del suo fare musica, sul palco allestisce un'immaginaria stanza dei giochi, la propria, dove il pubblico sarà invogliato a entrare e condotto per mano in una singolare e molto personale galleria d’arte. Uno spettacolo da vedere oltre che da sentire.
Scritto e prodotto dall'estroso musicista pugliese, il nuovo album, pubblicato ad aprile da Universal Music e già certificato DISCO D’ORO dalla FIMI/GFK, contiene 19 brani nati dal particolare incontro tra musica e arte pittorica. «"Museica” è il mio museo, la mia musica, il mio album numero 6. E' stato registrato a Molfetta e mixato a Los Angeles (dal pluri-blasonato Chris Lord Alge) ed essendone sia l'autore che il produttore artistico, lo considero come un nuovo "primo" disco. -afferma Caparezza- E’ un album ispirato al mondo dell'arte, l'audioguida delle mie visioni messe in mostra. Ogni brano di “Museica” prende spunto da un'opera pittorica che diventa pretesto per sviluppare un concetto. Non esiste dunque una traccia che possa rappresentare l'intero disco perché non esiste un quadro che possa rappresentare l'intera galleria. In pratica questo album, più che ascoltato, va visitato».
Col suo stile unico Caparezza presenta un live straordinario per originalità e contenuti artistici e musicali, ricco di suoni, storie, visioni, richiami al mondo dell’arte, pensieri e punti di vista. Museica, ispirato all’omonimo album, è un concerto che esalta la creatività della canzone d’autore italiana e la capacità di fondere musica, parole, immagini e testi in modo geniale, con uno sguardo sempre attento al sociale e un allestimento da grande evento musicale, coinvolgente e sorprendente: un concerto entusiasmante che l’estro di Caparezza trasforma in un autentico spettacolo d’autore. (dalla motivazione del premio Fatti di Musica).
Per questa eccezionale data proposta dalla SEM Organizzazione Soc Coop. con la collaborazione di Numero Uno Spettacoli, sono ancora disponibili fino al giorno del concerto, i biglietti in prevendita presso i circuiti nazionali e regionali: www.boxofficesardegna.it (Box Office, Viale R. Margherita 43, tel. 070 657428; e mail: info@boxofficesardegna.it) - www.liveticket.it;
Anche in questa tappa sarda della lunga tournèe - prodotta da Color Sound Indie - Caparezza, accompagnato da Salvatore Corrieri (batteria), Diego Perrone (voce), Gaetano Camporeale (tastiere), Alfredo Ferrero (chitarra), Giovanni Astorino (basso), mette in scena uno show dalla forte connotazione artistica, dove far scatenare la propria incredibile fantasia.
Con l'ausilio di megaschermi a led, un'enorme scenografia, l'artista con le invenzioni sceniche tipiche del suo fare musica, sul palco allestisce un'immaginaria stanza dei giochi, la propria, dove il pubblico sarà invogliato a entrare e condotto per mano in una singolare e molto personale galleria d’arte. Uno spettacolo da vedere oltre che da sentire.
Scritto e prodotto dall'estroso musicista pugliese, il nuovo album, pubblicato ad aprile da Universal Music e già certificato DISCO D’ORO dalla FIMI/GFK, contiene 19 brani nati dal particolare incontro tra musica e arte pittorica. «"Museica” è il mio museo, la mia musica, il mio album numero 6. E' stato registrato a Molfetta e mixato a Los Angeles (dal pluri-blasonato Chris Lord Alge) ed essendone sia l'autore che il produttore artistico, lo considero come un nuovo "primo" disco. -afferma Caparezza- E’ un album ispirato al mondo dell'arte, l'audioguida delle mie visioni messe in mostra. Ogni brano di “Museica” prende spunto da un'opera pittorica che diventa pretesto per sviluppare un concetto. Non esiste dunque una traccia che possa rappresentare l'intero disco perché non esiste un quadro che possa rappresentare l'intera galleria. In pratica questo album, più che ascoltato, va visitato».
Col suo stile unico Caparezza presenta un live straordinario per originalità e contenuti artistici e musicali, ricco di suoni, storie, visioni, richiami al mondo dell’arte, pensieri e punti di vista. Museica, ispirato all’omonimo album, è un concerto che esalta la creatività della canzone d’autore italiana e la capacità di fondere musica, parole, immagini e testi in modo geniale, con uno sguardo sempre attento al sociale e un allestimento da grande evento musicale, coinvolgente e sorprendente: un concerto entusiasmante che l’estro di Caparezza trasforma in un autentico spettacolo d’autore. (dalla motivazione del premio Fatti di Musica).
Per questa eccezionale data proposta dalla SEM Organizzazione Soc Coop. con la collaborazione di Numero Uno Spettacoli, sono ancora disponibili fino al giorno del concerto, i biglietti in prevendita presso i circuiti nazionali e regionali: www.boxofficesardegna.it (Box Office, Viale R. Margherita 43, tel. 070 657428; e mail: info@boxofficesardegna.it) - www.liveticket.it;
Nuraghe al Tramonto, terza edizione
Nell'area archeologia appuntamenti teatrali, letterari e musicali.
Il Palmavera si rivela ancora un palcoscenico mozzafiato per l'iniziativa “Nuraghe al Tramonto” giunta alla terza edizione, curata dalla Coop. Silt con il sostegno della Fondazione Meta e dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Alghero: un calendario di appuntamenti teatrali, letterari e musicali nell’incantevole cornice dell’area archeologica. Il primo appuntamento è per mercoledì 13 agosto alle 20,45 con “Le Sacre du Printemps”. La serata vedrà la proiezione della performance coreografica prodotta dall’AnalfabElfica, su musiche di Stravinsky. I contenutiprimordiali de “Le Sacre du Printemps”, coreografia che ha debuttato nel 1913 con Nijinsky, sono stati coniugati, dal regista e autore del lavoro Enrico Fauro, ad una ricerca archeologica sulla struttura compositiva delle figure presenti nel fregio ellenistico dell'Altare di Pergamo, la Gigantomachia.
Questo lavoro dell'AnalfabElfica, debuttato nel 2012, ha guadagnato subito l'importante copertina della rivista di settore a tiratura nazionale “Scena” ed ha fatto molto parlare di sé per l'unicità della ricerca filologica e stilistica che ha guidato questa messa in scena, preceduta da un lungo lavoro di studio portato avanti sin dal 2006 dall'AnalfabElfica su Nijinsky e i Ballets Russes e confluito in una mostra biografica sul coreografo russo unica sul territorio nazionale.
Appuntamento quindi legato a filo doppio da un sodalizio tra teatro e archeologia, sia nella collocazione che nell'argomento. L'ingresso è di 6 euro e prevede, come ogni altro appuntamento dell'iniziativa, un welcome drink che verrà offerto all'arrivo degli spettatori e, dopo la serata in compagnia degli artisti, si proseguirà con una visita guidata notturna al sito archeologico.
Quest'anno vi è inoltre un importante servizio in più: una navetta fornita dalla ditta “I Platani”. L'incontro per la navetta è fissato per le ore 20,20 in via Catalogna (non più presso il piazzale della Pace); il ritorno è per le ore 22,45 dal nuraghe: prenotazione preventiva e necessaria, € 4,00 per persona andata e ritorno. Per prenotazioni e info: 329 4385947
Questo lavoro dell'AnalfabElfica, debuttato nel 2012, ha guadagnato subito l'importante copertina della rivista di settore a tiratura nazionale “Scena” ed ha fatto molto parlare di sé per l'unicità della ricerca filologica e stilistica che ha guidato questa messa in scena, preceduta da un lungo lavoro di studio portato avanti sin dal 2006 dall'AnalfabElfica su Nijinsky e i Ballets Russes e confluito in una mostra biografica sul coreografo russo unica sul territorio nazionale.
Appuntamento quindi legato a filo doppio da un sodalizio tra teatro e archeologia, sia nella collocazione che nell'argomento. L'ingresso è di 6 euro e prevede, come ogni altro appuntamento dell'iniziativa, un welcome drink che verrà offerto all'arrivo degli spettatori e, dopo la serata in compagnia degli artisti, si proseguirà con una visita guidata notturna al sito archeologico.
Quest'anno vi è inoltre un importante servizio in più: una navetta fornita dalla ditta “I Platani”. L'incontro per la navetta è fissato per le ore 20,20 in via Catalogna (non più presso il piazzale della Pace); il ritorno è per le ore 22,45 dal nuraghe: prenotazione preventiva e necessaria, € 4,00 per persona andata e ritorno. Per prenotazioni e info: 329 4385947
Estate d'autore a Casa Manno
Presentazione del volume: Sisini, imprenditori di Sardegna di Giuseppe Zichi.
Giuseppe Zichi è Dottore di ricerca in Storia delle Istituzioni e della Società nell'Europa contemporanea. Le sue pubblicazioni riguardano principalmente il complesso periodo che vede la nascita del Regno d'Italia e i primi passi dello Stato unitario. Una particolare attenzione ha dedicato alla storia del movimento cattolico, all'analisi dei rapporti Stato-Chiesa e al difficile processo di modernizzazione del Paese nei primi decenni del Novecento.
Intervengono, oltre all'autore: Michela De Giorgio, Marco Pignotti, Sandro Ruju. Gli incontri della Rassegna saranno moderati da : Fiorella Gargiulo, Eleonora Todde, Roberto Mura, Giuseppe Zichi.
ALGHERO / Nuovo appuntamento Venerdi 8 agosto, alle ore 21 presso il Museo Casa Manno con la rassegna " Estate d'autore a Casa Manno (storie di centro, storie di periferia)" organizzata dal Centro di ricerche di Storia moderna dell'Europa e del Medirraneo, dalla Fondazione di ricerca "Giuseppe Siotto", dall'Istituto per la storia del Risorgimento italiano - Comitato di Sassari e dalla Libreria Lythos. I dopocena letterari a Casa Manno proseguono con la presentazione del volume di Giuseppe Zichi : Sisini, imprenditori di Sardegna (Edizioni Fiesta).
Una dinastia di imprenditori attraverso i secoli tra determinazione e genialità, l'intreccio profondo con le vicende dell’isola.Uno studio che ricostruisce, attraverso documenti inediti, il percorso della famiglia Sisini , da “prinzipales” a moderni imprenditori, attraverso oculate politiche matrimoniali e ancora prima della legge delle chiudende, che, eliminando le antiche pratiche comunitarie, aveva l’obiettivo di favorire la nascita di una borghesia sarda. Da questi primi passi fino alla meccanizzazione dell'agricoltura, le campagne educative viste come fondamentali per l'affrancamento dalla miseria, fino all'industria dell'intrattenimento con l'invenzione della “Settimana Enigmistica” e la messa a punto di un sistema autarchico per il cinema a colori, la ripresa nel secondo dopoguerra con la prima compagnia aerea italiana per collegare l'isola al continente.Giuseppe Zichi è Dottore di ricerca in Storia delle Istituzioni e della Società nell'Europa contemporanea. Le sue pubblicazioni riguardano principalmente il complesso periodo che vede la nascita del Regno d'Italia e i primi passi dello Stato unitario. Una particolare attenzione ha dedicato alla storia del movimento cattolico, all'analisi dei rapporti Stato-Chiesa e al difficile processo di modernizzazione del Paese nei primi decenni del Novecento.
Intervengono, oltre all'autore: Michela De Giorgio, Marco Pignotti, Sandro Ruju. Gli incontri della Rassegna saranno moderati da : Fiorella Gargiulo, Eleonora Todde, Roberto Mura, Giuseppe Zichi.
All'insegna dei "Piedi" l'edizione numero 27
Il 17 e il 18 ritorna Time in Sassari.
«È pur vero che, una volta in piedi, l'uomo non sa star fermo». Con questa citazione di Frédéric Gros, il filosofo francese autore di "Andare a piedi - Filosofia del camminare", Paolo Fresu introduce il tema che caratterizza la ventisettesima edizione di Time in Jazz, il festival internazionale di cui è ideatore e direttore artistico, e che quest'anno gode del patrocinio della Presidenza Italiana del Consiglio dell'Unione Europea.
Si riconosce infatti sotto il titolo "Piedi" l'appuntamento di mezza estate in Sardegna, in programma dal 9 al 16 agosto a Berchidda, il paese natale del trombettista, ma con fermate sparse, come sempre, anche in vari altri centri e località del nord dell'isola: Bortigiadas, Budoni, Calangianus, Chiaramonti, Ittireddu, Loiri Porto San Paolo, Mores, Ozieri, Pattada, Posada, Sant'Antonio di Gallura, Telti, Tempio Pausania e Tula. Quindici tappe per un'intensa settimana di musica (e non solo) da vivere dal mattino a notte fonda in spazi e scenari sempre differenti, dagli scorci marini alle chiesette di campagna, dalle piazze agli altri luoghi notevoli portati in dote da ciascun comune, con Berchidda a fare da "campo centrale".
Su questo circuito ideale, caratterizzato dal paesaggio, dalla natura e dalla cultura locali, è atteso un nutrito e variegato cast artistico in cui si riconosce più di un nome di primo piano della scena jazzistica (e non solo) italiana e internazionale: Fabrizio Bosso, Julian Mazzariello, Nico Gori, Alessandro Lanzoni, Rosario Bonaccorso, Stefano "Cocco" Cantini, Marco Tamburini, Leonardo Sapere, Ezio Bosso, Luca Aquino, Carmine Ioanna, Monica Demuru, Mulatu Astatke, Elina Duni, Omar Sosa, Gustavo Ovalles, Andy Emler, Laurent Dehors, Dave Holland, Kevin Eubanks, Eric Harland, Peppe Servillo, Javier Girotto, Natalio Mangalavite, Stefano D'Anna, la Fanfara Tirana, i Transglobal Underground, la Banda Musicale "Bernardo De Muro'', il gruppo vocale A Cumpagnia, il BargaJazz Ensemble, la Brass Bang! con Steven Bernstein, Marcus Rojas, Gianluca Petrella e lo stesso Paolo Fresu. E, ancora, lo scrittore Erri De Luca, Alessio Bertallot con le sue selezioni musicali, Luigi Lai e i suoni delle launeddas, i passi di tango di Margarita Klurfan e Walter Cardozo, i balli tradizionali sardi e il tip-tap contaminato e multimediale di Tamango e Urban Tap; danze che si intrecciano con altre suggestioni evocate dal tema dei "Piedi": il ritmo, la terra, il viaggio, l'impronta dell'identità. Suggestioni e spunti di ispirazione validi anche per il consueto apparato di mostre ed eventi espositivi allestiti al Centro Laber di Berchidda sotto l'insegna del Time in Jazz coordinato da Giannella Demuro e Antonello Fresu.
Musica, arte, cinema, con una selezione di film curata dal regista Gianfranco Cabiddu. Ma non solo: numerose, ancora una volta, sono infatti le iniziative targate Green Jazz, la sezione del festival dedicata all'ambiente. Quest'anno, accanto ai consueti progetti dedicati alla costruzione di una consapevolezza ambientale diffusa - come Green Point, Light for Music, Acqua dalla Rete, Motori a strappo, e la seconda tappa di "Sentieri di…", il progetto pluriennale dedicato alle eccellenze dell'agro-alimentare sardo, con uno spazio riservato ai vini sardi di qualità -, coinvolgeranno il pubblico anche interessanti seminari, laboratori e prove di fitwalking e nordic walking, con la partecipazione di esperti escursionisti e "camminatori".
Calato il sipario sulla settimana berchiddese, i riflettori si accenderanno ancora una volta su Time in Sassari, il consueto prolungamento del festival che si terrà il 17 e il 18 agosto nel capoluogo turritano con tappe anche a Cheremule, Osilo, Ossi e Sorso. Protagonisti il sassofonista Stefano D'Anna col suo gruppo, Javier Girotto col sestetto di Fabrizio Bosso; il duo di Gianluca Petrella e Steven Bernstein, ancora il trio di Girotto, Peppe Servillo e Natalio Mangalavite con le storie musicate di "Futbol", il violinista algerino Kheir Eddine M'Kachiche in due inediti duo con Andy Emler e con Paolo Fresu.
È dunque un cartellone fitto di eventi assortiti e di spessore quello allestito dall'Associazione culturale Time in Jazz con il patrocinio di Presidenza Italiana del Consiglio dell'Unione Europea, il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, Assessorato del Turismo), della Fondazione Banco di Sardegna, del Comune di Berchidda, del Comune di Sassari, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, del Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, dell'Unione Europea progettoCaras, della Banca di Sassari, della Comunità montana del Monte Acuto, dei comuni di Bortigiadas, Budoni,Calangianus, Cheremule, Chiaramonti, Ittireddu, Loiri Porto San Paolo, Mores, Osilo, Ossi, Ozieri, Pattada, Posada, Sant'Antonio di Gallura, Sorso, Telti, Tempio Pausania e Tula, con la partecipazione di Ente Foreste della Sardegna, Banco di Sardegna, Sardinia Ferries, Geasar, Ente Musicale di Nuoro, I-Jazz, Careof, Ichnusa, Clarin Italia, A.S.CU.N.A.S., Boghes de Cheremule, Mereu Motori, FAB Autoservizi, Pincar, Secauto, Consorzio San Michele, Jazz Hotel, RR Orafi, Tecnografica Turritana, Medtravel, Abele Editore, Condaghes Edizioni, Il Maestrale, Aipsa Edizioni, Materiali edili Pianezzi, Nuova Casearia - Crasta, Su Senabrinu, Dolci Tradizioni, Pensieri Floreali, Il Menù di Elia, Allianz RAS, Big Bar, Bar Al muretto, K2, Bar Centrale, Friends' Bar, Pizzeria Genipabù, Royal Pizza, Campeggio Tancaré.
Al via sabato 9 agosto la ventisettesima edizione di Time in Jazz si mette in marcia sabato 9 agosto con tre diversi appuntamenti legati al mare. Il primo è in mattinata all'antica Torre di San Giovanni, sul litorale di Posada, il suggestivo paese della Baronia sulla costa orientale: qui, alle 11, il trombettista Fabrizio Bosso e il pianista Julian Mazzariello presentano il loro progetto "Shuffle", un emozionante viaggio in un repertorio che spazia tra generi e stili differenti, dalla tradizione jazzistica al Brasile, fino alla canzone d'autore.
Altro mare e altre emozioni attendono il pubblico del festival nel tardo pomeriggio: alle 18, nella Pineta di Sant'Anna nei pressi di Budoni, centro costiero a una trentina di chilometri da Olbia, va in scena "Tango sottile". Si tratta di una performance sperimentale realizzata appositamente per Time in Jazz dal violoncellista italo-argentino Leonardo Sapere e dai ballerini Margarita Klurfan e Walter Cardozo: tre artisti che uniscono l'attenzione e lo studio della tradizione del tango con una costante ricerca musicale e coreografica.
E il mare fa da sfondo anche al terzo evento della giornata inaugurale del festival: alle 15.30 parte infatti da Livorno il traghetto della Sardinia Ferries diretto al porto sardo di Golfo Aranci (arrivo ore 21) che ospita a bordo la consueta "concertazione navale", una produzione originale di Time in Jazz in collaborazione con la compagnia delle navi gialle che si rinnova per il nono anno consecutivo. A caratterizzare il viaggio, questa volta, l'inedito incontro tra la parola dello scrittore Erri De Luca, che racconterà di Mediterraneo e di emigrazioni, e la musica di Ezio Bosso, uno dei musicisti-compositori italiani più apprezzati della sua generazione (è nato a Torino nel 1971) e di quella corrente che viene definita "neo" o "post" minimalismo.
Alla performance seguirà una conferenza di Gianfranco Bracci, guida escursionistica e ambientale di grande esperienza, istruttore nazionale di nordic walking e corrispondente della rivista "Camminare". Si tratta del primo appuntamento di Greenwalk, uno dei tanti progetti previsti nell'ambito di Green Jazz, la sezione del festival dedicata ai temi ambientali.
Già impegnato in mattinata con Julian Mazzariello, Fabrizio Bosso torna in scena in serata (ore 21.30) a Pattada, nella piazza della Chiesa di San Giovanni, stavolta alla guida delloSpiritual Trio, con il pianista e organista Alberto Marsico e il batterista Alessandro Minetto: una formazione dedita alla musica nera, come suggerisce il nome, nella sua variante Gospel e Spiritual. Nel solco di questa tradizione la tromba di Bosso innalza la sua voce in uno spazio colmo di pathos, come dimostrano il primo album del trio, "Spiritual" (del 2011), e il più recente "Purple", uscito alla fine dello scorso novembre.
La seconda giornata - domenica 10 agosto - prende le mosse alle 11 dalla chiesetta campestre di Santa Lucia, nei pressi di Mores, con un altro inedito rendez-vous: reduci dalla traversata marittima del giorno prima, Erri De Luca e Ezio Bosso allargano il loro recentissimo incontro alla partecipazione di Paolo Fresu.
Dal centro del Meilogu nuovamente verso la costa orientale, allo stagno di Porto Taverna, nel territorio di Loiri Porto San Paolo, per apprezzare (ore 18) la voce di Elina Duni, stella nascente nel panorama jazzistico europeo. Con Colin Vallon al pianoforte, Bjorn Meyer al contrabbasso e Norbert Pfammatter alla batteria, la cantante di casa in Svizzera proporrà la sua originale interpretazione in chiave jazz dei canti tradizionali della sua terra d'origine, l'Albania, già consegnata alle tracce dell'album "Matanë Malit", pubblicato dalla ECM.
In serata (ore 21.30), al Vulcano di Ittireddu, Ezio Bosso completa il suo trittico di impegni per Time in Jazz alla testa del trio che, accanto al suo pianoforte, schiera Giacomo Agazzini al violino e Claudia Ravetto al violoncello. "Con i piedi per terra e gli occhi nel cielo. Another day" il titolo del concerto dedicato allo scorrere del tempo e completato da alcuni dei brani più conosciuti di Ezio Bosso, come "Rain in your black eyes".
Le rovine del Castello dei Doria a Chiaramonti saranno il suggestivo scenario del concerto d'apertura della terza giornata, lunedì 11: protagonista, a partire dalle 11, il duo clarinetto e pianoforte formato dai fiorentini Nico Gori e Alessandro Lanzoni (miglior nuovo talento dell'anno all'ultimo referendum "Top Jazz" della rivista Musica Jazz).
Tappa a Calangianus, nel tardo pomeriggio: dopo averlo ascoltato in coppia con Fabrizio Bosso, il pubblico di Time in Jazz potrà apprezzare ancora il talento del pianista italo-inglese Julian Mazzariello nell'esibizione solistica che lo attende alle 18 all'ex-convento del paese gallurese.
In serata il festival approda finalmente a Berchidda per un doppio concerto al Centro Laber (l'ex caseificio riconvertito in spazio culturale), sotto l'insegna di Sonata di Mare: un progetto transfrontaliero finanziato dal Programma Operativo europeo Italia-Francia "Marittimo" 2007-2013, che ha come area di riferimento lo spazio marittimo fra Toscana, Corsica, Sardegna e Liguria, e come obiettivo la creazione di un circuito di festival, eventi e produzioni artistiche per la valorizzazione della musica tradizionale e contemporanea, e per la creazione di forme musicali innovative. Apre, alle 21.30, "In mezzo c'è solo... il mare", produzione originale della Provincia di Savona - PERCFEST, con le musiche, la direzione e gli arrangiamenti di Rosario Bonaccorso. Un concerto composto di quadri sonori, pagine musicali policrome che si dipanano in una successione quasi geografica seguendo il tema del viaggio, motivo ispiratore al quale il contrabbassista–-compositore è legato in modo indissolubile. Lo accompagna in questo ideale viaggio musicale tra Liguria, Sardegna, Corsica, Brasile, Messico e Nord Africa, un "equipaggio" composto da Fabrizio Bosso alla tromba, il chitarrista brasiliano Roberto Taufic e un gruppo di percussionisti guidato da Marco Fadda e composto da Dado Sezzi da Genova, Gilson Silveira dal Brasile e dal batterista Nicola Angelucci. Dalla Corsica, ospite partner transfrontaliero, Jérôme Casalonga, voce e percussioni.
Il secondo progetto, alle 23.30, è invece firmato dal sassofonista Stefano "Cocco" Cantini: si intitola "7 modi" ed è un concerto ispirato alla cultura mediterranea e alle antiche civiltà, sulla base di originali rivisitazioni jazzistiche. Sul palcoscenico un organico che schiera musicisti toscani e provenienti da altre regioni coinvolte nel progetto Sonata di Mare, oltre a voci recitanti in poesia e canto: con lo stesso Stefano "Cocco" Cantini (direzione e sax), ci saranno Antonello Salis (fisarmonica e tastiere), Francesco Petreni (batteria), Raffaele Toninelli(contrabbasso), Andrea Lagi (tromba), Valentina Toni (voce), Aldo Milani (sax e flauto), Enrico Rustici (ottavatore), con la partecipazione speciale di Jérôme Casalonga (voce).
All'insegna di Sonata di Mare anche il primo impegno in scaletta per martedì 12: a Bortigiadas, alle 11, nella Chiesa della Santissima Trinità, tiene infatti banco "Voce di vento", un concerto che vede insieme il BargaJazz Ensemble (Nico Gori al sax alto e al clarinetto, Rossano Emili al sax baritono, Alessandro Rizzardi al sax tenore, Roberto Rossi al trombone, Andrea Guzzoletti alla tromba, Stefano Onorati al pianoforte, Paolo Ghetti al contrabbasso e Stefano Paolini alla batteria) con il trombettista Marco Tamburini e le voci del gruppo corso A Cumpagnia, impegnati in una rivisitazione in chiave jazz di melodie e polifonie della tradizione della Corsica.
Nel pomeriggio (ore 18) il festival si sposta a Sant'Antonio di Gallura dove, a Lu Naracu, è in programma il piano solo di un grande protagonista della scena jazz contemporanea, Omar Sosa, che torna a Time in Jazz due anni dopo la sua ultima apparizione. Classe 1965, originario di Camagüey, il musicista cubano è un talento eclettico e versatile: pianista, compositore, arrangiatore e leader di varie formazioni, nella sua poetica Omar Sosa intreccia elementi di jazz, world music, sonorità contemporanee ed effetti elettronici con le sue radici afrocubane per dare forma a un sound fresco e originale, dal cuore latino.
In serata, alle 21.30, a Berchidda si accendono per la prima volta i riflettori sul palco "centrale" del festival, in piazza del Popolo, per accogliere un artista di culto della musica africana: Mulatu Astatke. Compositore, arrangiatore e polistrumentista (suona vibrafono, pianoforte e varie percussioni), è considerato il padre dell'Ethio-Jazz, quel movimento nato negli anni Sessanta che fonde insieme jazz, elementi della musica tradizionale etiope e influenze latinoamericane. A Time in Jazz si presenta alla testa di una formazione con James Arben ai sassofoni e al clarino basso, Byron Wallen alla tromba, Danny Keane al violoncello, Alex Hawkins al piano e alle tastiere, John Edwards al basso, Tom Skinner alla batteria e Richard Olatunde Baker alle percussioni.
Al termine, la musica prosegue al Centro Laber con i Seven Steps, il gruppo composto dai vincitori delle borse di studio della passata edizione dei Seminari Nuoro Jazz. E, a seguire, un Dj set di Alessio Bertallot inaugura la serie di dopo-concerto al Jazz Club al Centro Laber, che nelle notti successive, verso l'una, ospiterà i gruppi selezionati attraverso l'apposito concorso "Time Out", quest'anno alla sua quarta edizione: Lame a Foglia d'Oltremare (mercoledì 13), Accordo dei Contrari (giovedì 14) e Paul maD Gang (la notte di Ferragosto).
La giornata di mercoledì 13 prende il via alla Chiesa di Santa Vittoria a Telti (ore 11) con Three Lower Colours, un trio che chiama ancora una volta in scena la tromba di Marco Tamburini insieme a Stefano Onorati al piano, synth e live electronics, e a Stefano Paolini alla batteria.
Ancora un trombettista, il beneventano Luca Aquino, affiancato dalla fisarmonica di Carmine Ioanna, terrà banco nel pomeriggio (ore 18) a San Pasquale, frazione del Comune di Tempio Pausania, con aQstico, un progetto che prende il nome dal suo quinto album, uscito nel 2011 per la Tûk Music.
Ricchissima la serata a Berchidda, con il doppio set in programma in piazza del Popolo. Apre, alle 21.30, la Brass Bang!, l'esplosivo, piccolo-grande ensemble di soli ottoni che riunisce sotto la sua insegna quattro stelle di prima grandezza del jazz contemporaneo: due trombettisti, Paolo Fresu, fra i maggiori protagonisti del panorama italiano di questa musica, e l'americano Steven Bernstein, una delle personalità più prolifiche della scena downtown di New York; il trombonista barese Gianluca Petrella, considerato fra i grandi specialisti dello strumento a coulisse, e quello che per molti è invece il miglior suonatore di basso tuba al mondo, il newyorkese Marcus Rojas.
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La seconda parte della serata vedrà sul palco la musica di Omar Sosa incontrare i ritmi, le danze e le visioni di Urban Tap, la compagnia newyorkese fondata negli anni novanta da Tamango, danzatore e ballerino di tip tap, che ne condivide la direzione artistica con Jean de Boysson aka VJ Naj. Gli spettacoli di Urban Tap sono un ibrido di culture e linguaggi artistici differenti: tradizioni ancestrali e nuove tecnologie, animismo e tendenze metropolitane, musica jazz e ritmi ammalianti, tip tap e hip hop, scenografie multimediali, veejaying. Una miscela che Tamango e Jean "Naj" de Boysson con Omar Sosa e il percussionista Gustavo Ovalles, arricchiranno a Berchidda di ulteriori ingredienti con l'inedita partecipazione del grande suonatore di launeddas Luigi Lai e le danze tradizionali sarde proposte dall'Associazione folkloristica e culturale "San Gemiliano" di Sestu.
Organo e ance dettano la regola di "Musique hors normes", il concerto che inaugura la giornata di giovedì 14 agosto (alle 11) alla Cattedrale dell'Immacolata di Ozieri. Protagonisti due nomi di spicco della scena jazzistica francese, legati da vent'anni di amicizia musicale: Andy Emler, compositore, pianista, improvvisatore e arrangiatore di grande inventiva, e Laurent Dehors, un musicista che sa padroneggiare con uguale successo sia i sassofoni che i clarinetti.
Alle 18, ancora una chiesa, quella di San Pietro a Tula, apre i battenti all'eclettica cantante e attrice sarda Monica Demuru che insieme al pianista argentino Natalio Mangalavite porta in scena "Podology", un percorso di ricerca tra folk, pop, cantautorato, jazz e creazioni originali.
La serata in piazza del Popolo, giovedì 14 ospita un unico concerto, ma senz'altro fra i più attesi in assoluto: al centro dei riflettori sarà infatti un grande protagonista del jazz moderno, Dave Holland, in trio con il chitarrista Kevin Eubanks, suo collaboratore di lunga data, e il batterista Eric Harland. Sulle scene da mezzo secolo, il contrabbassista e compositore inglese vanta una ricca e caleidoscopica carriera decollata presto, quando ebbe la straordinaria opportunità di suonare con Miles Davis durante il leggendario periodo di "Bitches Brew". Nel 2013 Dave Holland ha celebrato i suoi primi quarant'anni da leader, ma guardando decisamente in avanti. Per l'anniversario del suo primo disco, "Conference of the birds", ha registrato l'album "Prism" riunendo intorno a sé una band elettrica composta dal tastierista Craig Taborn, e, appunto, Kevin Eubanks e Eric Harland.
Intorno alla mezzanotte, al Parco della Musica suona la banda del paese, la "Bernardo De Muro" diretta da Luciano Demuru, per l'occasione impreziosita da due ospiti d'eccezione: Paolo Fresu e Gianluca Petrella.
Come da tradizione, a Ferragosto Time in Jazz pianta le tende nelle campagne intorno a Berchidda per una giornata all'insegna di Sas Chejas Foranas, che permetterà al pubblico di incontrare esperti di ambiente, cantori e musicisti nelle antiche chiesette campestri che impreziosiscono i dintorni del paese. Un progetto che anche quest'anno ha ottenuto un importante riconoscimento da parte del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che ha concesso il suo patrocinio a Sas Chejas Foranas.
Il programma della mattinata si concentra nella chiesa di Santa Caterina, a quattro chilometri circa da Berchidda: in ossequio al tema del festival, gli spettatori potranno arrivarci a piedi provando due diversi modi di camminare, il Fitwalking e il Nordic Walking, in un percorso guidato con partenza dal paese (è gradita la prenotazione all'indirizzo greenjazz@timeinjazz.it o presso l'infopoint di Berchidda). Per il Fitwalking, guideranno l'escursione Mauro Pirino (istruttore della Scuola Sarda del Cammino) e i marciatori, pluripremiati, Morena Gasparinetti e Bachisio Faedda. Per il Nordic Walking, il cammino sarà invece guidato da Walter Piras (istruttore dell'Associazione Nordic Walking Italia) e Monica Deiana (Maestro della Scuola Italiana Nordic Walking).
All'arrivo a Santa Caterina, il primo appuntamento in scaletta per Sas Chejas Foranas è la consueta conferenza su tematiche ambientali: relatore, in questa edizione di Time in Jazz dedicata ai "Piedi", è la guida Corrado Conca, che chiacchiererà col pubblico della sua esperienza ventennale tra speleologia, torrentismo, escursionismo e arrampicata, e dei luoghi della Sardegna da lui visitati, in un intervento che nel titolo, "Con i piedi leggeri", evoca un noto romanzo dello scrittore sardo Sergio Atzeni. Poi, spazio alla musica con una nuova, scoppiettante prova della Brass Bang! di Paolo Fresu, Steven Bernstein, Gianluca Petrella e Marcus Rojas, già applaudita due sere prima sul palco di Piazza del Popolo.
Dopo il concerto, trasferimento nella vicina chiesetta di San Michele dove, come ogni Ferragosto, sarà possibile degustare alcuni piatti della cucina locale nel tradizionale pranzo berchiddese. Il pomeriggio (alle 18), sempre a San Michele, si chiude nel segno di una delle forme più note della tradizione musicale sarda, il canto a chitarra, in un appuntamento a cura di Fabio Calzia con Carlo Crisponi e Gianmichele Lai accompagnati da Carlo Boeddu alla fisarmonica.
Di ritorno in paese, alle 21.30 si accendono per l'ultima volta i riflettori sul palco di Piazza del Popolo. Come sempre, la serata di Ferragosto a Time in Jazz si divide in due parti. La prima (con ingresso a pagamento), vede di scena Peppe Servillo (voce), Javier Girotto (sassofoni) e Natalio Mangalavite (pianoforte) con il loro "Fútbol", un progetto ben collaudato, ispirato all'omonimo libro dello scrittore argentino Osvaldo Soriano e consegnato cinque anni fa alle tracce di un cd: racconti sul gioco del calcio in cui si incrociano storie di vita, d'amore e di pallone tra vittorie e sconfitte, gioie e delusioni, fantasia e ironia. Musica col "doppio passaporto", quella di Servillo e degli argentini (ma trapiantati da tempo in Italia) Girotto e Mangalavite, ispirata alle rispettive radici culturali; mondi e atmosfere differenti che si intersecano in una miscela suggestiva ed evocativa di suoni e parole.
Altra miscela di suoni quella che dilagherà sulla piazza del Popolo nella seconda parte della serata quando, sgomberata la platea da tutte le sedie e aperti i cancelli al mondo, sul palco saliranno la Fanfara Tirana e i Transglobal Underground per quella che si annuncia come una scoppiettante festa finale impreziosita anche dalla partecipazione della Brass Bang!. LaFanfara Tirana (che nelle tre sere precedenti, intorno alle 19.45, sarà in parata con la sua musica per le strade del paese) porterà in dote alla serata i ritmi spezzati e l'inconfondibile sound balcanico dei suoi ottoni, cui i Transglobal Underground aggiungeranno le loro sonorità multietniche, dando vita a una trascinante contaminazione di generi, la stessa che la formazione albanese e il gruppo britannico hanno fissato sulle tracce dell'album "Kabatronics" uscito l'anno scorso.
Il jazz-club al Centro Laber
Come già accennato, Lame a Foglia d'Oltremare, Accordo dei Contrari e Paul maD Gang sono le band che animeranno le nottate al jazz-club allestito nel cortile del Centro Laber, il 13, 14 e 15 agosto intorno alla una, subito dopo i concerti sul palco centrale del festival in piazza del Popolo. I tre gruppi, che all'indomani dei rispettivi impegni a Berchidda si esibiranno anche a Olbia, al John Gotti, il locale in via Imperia (zona Bandinu), approdano a Time in Jazz come vincitori della quarta edizione del concorso Time Out.
Aprono il trittico (mercoledì 13) le Lame a Foglia d'Oltremare, una band formata dieci anni fa da cinque artisti sardi che vivono tra l'isola e il "continente": Diego Deidda (voce), Lorenzo Lepori (chitarra, e voce), Simone Pistis (chitarra, organetto, fisarmonica e trunfa), Massimo Cadeddu (basso) e Alberto Coda (batteria e percussioni). Una formazione eclettica, che ama spaziare tra culture musicali differenti - sarda, sud-americana, africana e mediterranea -, allontanandosi da cliché e percorsi tradizionali.
Giovedì 14 è il turno degli Accordo dei Contrari, un gruppo rock strumentale fondato nel 2001 a Bologna dal batterista Cristian Franchi e dal tastierista Giovanni Parmeggiani, raggiunti in seguito da Daniele Piccinini al basso e Marco Marzo alla chitarra, in cui si uniscono elementi di avanguardia, jazz elettrico e musica etnica, in una miscela che si avvicina al progressive rock.
Si danza invece sulle note rock n'roll e rockabilly nel dopofestival di Ferragosto, con l'energia della Paul maD Gang, formazione attiva dal 2011, con Roberto Pianezza e Damien Rizzo alla voce e chitarra, e con una sezione ritmica che vede Francesca Alinovi al contrabbasso e Ivano Zanotti alla batteria: un live all'insegna del buon rock n'roll tutto da ballare, con brani originali e rivisitazioni di alcuni celebri brani pop.
Masterclass Mediterranea è uno stage/masterclass che Time in Jazz ha ideato nell'ambito di Sonata di Mare, un progetto europeo della durata di due anni, che riunisce in un unico circuito i grandi festival dell'area marittima e costiera di Corsica, Liguria, Sardegna e Toscana, per valorizzarne la musica tradizionale e quella contemporanea e per creare nuove produzioni musicali dalla contaminazione tra le culture dei territori transfrontalieri.
Il percorso didattico di Mediterranea si articola in una serie di incontri della durata di due ore ciascuno nell'ambito del Festival internazionale Time in Jazz, ed è rivolto agli studenti dei conservatori e delle scuole di musica di Corsica, Liguria, Sardegna e Toscana, di età superiore ai 18 anni. Ognuno degli otto partner di Sonata di Mare potrà usufruire di quattro posti per studenti e/o musicisti da inserire come stagisti all'interno della masterclass, che potrà accogliere anche uditori di diversa provenienza, fino a cento presenze.
Già iniziato l'anno scorso con le masterclass di Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura e dei cantori del gruppo corso A Filetta, il progetto prosegue ora con focus dedicati a contrabbasso, sassofono, percussioni e tromba il 12 agosto, sempre al Centro Laber di Berchidda. Primo appuntamento della giornata alle 10.30, con la masterclass del contrabbassista Rosario Bonaccorso "Nei piedi le radici, nella mente le ali"; alle 11.30, sarà il turno del sassofonista Stefano "Cocco" Cantini con "Una pedata alla tonalità". Nel pomeriggio altri due appuntamenti: alle 16 "Ritmo dalla testa ai piedi: workshop di percussioni afrobrasiliane" con Francesco Petreni, e alle 17.30 "Comporre improvvisando" con il trombettista Marco Tamburini.
PAV, progetto arti visive
Come di consueto, la programmazione musicale sarà affiancata dall'itinerario museale del P.A.V., il Progetto Arti Visive, curato da Giannella Demuro e Antonello Fresu, che per l'edizione 2014 proporrà al pubblico mostre ed eventi espositivi che, pur variamente declinati, sono tutti riconducibili al tema del festival. Piedi, dunque, nei suggestivi spazi del Laber, l'ex caseificio di Berchidda trasformato in centro culturale, che accoglierà quattro mostre con opere di oltre quaranta artisti.
Contretemps, rassegna internazionale di arte contemporanea curata da Giannella Demuro, con opere di Francesco Arena, Franco B, Filippo Berta, Maria Magdalena Campos-Pons, Cristian Chironi, Emilio Fantin, Regina José Galindo, Luigi Y Luca, Pinuccia Marras, Cristina Montagnani, Davide Monteleone, Bill Owens, Nero Project, Leonardo Pivi, Danilo Sini, Sandy Skoglund, Maurizio Taioli, Lucia Veronesi, Yevgeny Yufit. In mostra piedi, impronte, tracce, sentieri, perimetri, allusioni, echi. Piedi, dunque, come strumento del cammino e del viaggio, come metafore e metonimie visive dell'essere umano e del suo relazionarsi con se stesso e il suo prossimo, il mondo, la società, la politica. Piedi come misure delle cose, dei luoghi del fare e dell'abitare. Piedi in cammino verso un altrove dove l'esperienza dell'oggi – incontrata, cercata, accolta o subita – divenga strumento per tracciare un solido sentiero su cui camminare con passi certi e sicuri verso il domani.
Stazione eretta, una selezione di video d'artista a cura di Mario Gorni in collaborazione con Careof, con Marina Ballo Charmet, Roberta Baldaro, Massimo Bartolini, Davide Bertocchi, Elisabetta Di Sopra, Michael Fliri, Maria Friberg, Meri Gorni, Sabina Grasso, Orestis Mavroudis, Ottonella Mocellin, Bruno Muzzolini, Christian Niccoli, Benedetta Panisson, Stefano Pasquini, Oliver Pietsch, Mariuccia Pisani, Stefano Romano, Emilia Scharfe, Cesare Viel e Luca Vitone: un ventaglio di riflessioni e di performance fra di loro profondamente diverse e tutte calibrate attorno alla forza, all'uso, o all'inutilità dei piedi, tanto da indicarne prepotentemente la centralità nell'azione quotidiana. Una inattesa fertilità di argomenti e argomentazioni potentemente intercettate dal lavoro degli artisti, un corpus di ventidue opere inatteso e trasversale fra diversi approcci, generazioni e nazionalità dove i protagonisti assoluti sono sempre loro: i piedi, i nostri.
La sezione Babelfish, dedicata alla giovane arte, presenta Mi tentano paesaggi, senza alcuna idea di movimento, progetto curatoriale di Giangavino Pazzola con opere di Andrea Caretto e Raffaella Spagna, Renato Leotta, Enrico Piras e Alessandro Seu: riflessioni sparse sull'uomo come architettura estetica che sembrano aprire possibilità di ragionamento su nozioni quali stabilità fisica e immateriale, complessità e indeterminatezza ambientale, necessità di registrazione dei mutamenti, delle relazioni e dell'esperienza umana nel paesaggio.
L'affascinante e inesauribile universo di internet, è alla base di Scrumbled web, viaggio nella rete a cura di Antonello Fresu e Ivo Serafino Fenu, che accosta video d'artista, cortometraggi, e documentari d'autore a materiali d'archivio e filmati amatoriali.
In giro per il paese, Lavori in corso, progetti d'artista per Berchidda, con performance e interventi site-specific di Francesco Arena e Cristian Chironi.
Accanto ai progetti espositivi, infine, a confermare il legame che a Berchidda unisce arte e musica, Arte tra le note porterà sul palco scenografie appositamente realizzate come quella di Cristian Chironi e di Nero Project, e riproduzioni di alcune delle opere presenti in mostra.
In visione al Centro Laber anche la selezione di film curata dal regista Gianfranco Cabiddu, che per questa edizione del festival propone un omaggio a Buster Keaton: ogni notte, intorno all'una.
Anche quest'anno Time in Jazz dedica ampio spazio alle presentazioni editoriali, raccolte sotto l'insegna WineBook: gli autori incontreranno il pubblico del festival in alcuni bar e altri spazi di Berchidda, per presentare le loro pubblicazioni più recenti, nella formula informale dell'aperitivo letterario. Primo appuntamento la sera dell'11 (ore 19) al Bookshop di Time in Jazz allestito in Piazza del Popolo, con "Una splendida notte stellata", libro per ragazzi di Jimmy Liao, autore e illustratore di Taiwan, che sarà presentato dalle traduttrici dell'edizione italiana, Silvia Torchio e Cecilia Giorgia Paquola. Utilizzando le tavole del racconto illustrato, attraverso un reading e un laboratorio per bambini dai 5 agli 11 anni, si farà una sorta di gioco dell'oca che ripercorrerà la storia del libro tra indovinelli e giochi di abilità.
La mattina del 12 (ore 12.30), al Bar Al Muretto, sarà invece la volta della scrittrice cagliaritana Claudia Zedda, con il suo romanzo "L'amuleto", ispirato dalla sua passione per la storia e la cultura della Sardegna (Edizioni Condaghes, 2014).
Mercoledì 13 (sempre alle 12.30), al Bar K2, è poi il turno di "Alberi erranti e naufraghi", di Alberto Capitta, pubblicato lo scorso anno (Edizioni Il Maestrale). Dedicato al calcio l'incontro in programma nel pomeriggio del 14 (ore 18) al Bar Centrale, dove Boris Carta presenterà "Rossoblù giorno per giorno. Protagonisti e comparse del Cagliari Calcio"(Edizioni Aipsa, 2013).
Ancora un libro, in questo caso di argomento musicale, caratterizza il pomeriggio del 16 agosto al Museo del Vino, con il gradito ritorno di Ashley Kahn: dopo aver illustrato, nella scorsa edizione del festival, il suo "A Love Supreme - Storia del capolavoro di John Coltrane", pubblicato nel 2004 da Il Saggiatore, il giornalista e storico musicale americano ritorna a Berchidda per presentare "Kind of Blue'' (Il Saggiatore, 2003), il suo saggio dedicato all'omonimo album di Miles Davis, altra autentica pietra miliare del jazz.
A seguire (intorno alle 19,30), l'ormai tradizionale concerto-aperitivo al Museo del Vino suggella anche quest'anno il festival con la presentazione di una novità discografica. Alla ribalta, i Tempi di Cris, ovvero Matteo Cara (synth e tastiere), Raffaele Mele (chitarra), Mauro Dore (basso), Paolo Succu (batteria e percussioni) e Cristian Orsini aka dj Cris (consolle e elettronica): cinque musicisti sardi uniti dalla passione per il funk e la black music delle origini, al debutto con l'album autoprodotto "Event Horizon" di imminente uscita.
Green JazzLa sostenibilità ambientale e la riduzione dell'impatto del festival sul territorio sono diventati di centrale importanza per Time in Jazz, che da sette edizioni prosegue e consolida il suoimpegno a favore dell'ambiente attraverso Green Jazz, un progetto di sensibilizzazione che dà voce ai temi del risparmio energetico, dell'uso delle energie alternative, della differenziazione dei rifiuti, dell'abbattimento delle emissioni di CO2.
Lo sviluppo di una coscienza ambientale nell'ambito di Time in Jazz nasce da originali progetti come i concerti nei boschi del Limbara e nelle chiesette campestri, che hanno stimolato una maggiore consapevolezza sui temi dell'ambiente e della sostenibilità, portando, anche grazie al supporto di partner e sponsor locali, alla realizzazione di iniziative volte a tutelare un patrimonio naturale e culturale di inestimabile valore.
Green Jazz è presente anche in questa edizione del festival con stand e azioni di sensibilizzazione ambientale.
Contribuisce al contenimento del consumo di energia elettrica e dell'impatto del festival sull'ambiente il progetto Light for music: avviato sei anni fa, prevede l'utilizzo di pannelli fotovoltaici per l'alimentazione dei concerti nelle chiese campestri e negli altri "teatri" all'aperto.
In partnership con il Comune di Berchidda il progetto Acqua dalla rete punta alla riduzione sia dello spreco d'acqua sia della produzione di rifiuti di plastica, mettendo a disposizione del pubblico fontanelle alimentate dalla rete idrica comunale da cui attingere gratuitamente acqua potabile, e le Isole ecologiche di Green Jazz, interventi finalizzati alla riduzione dei rifiuti, con spazi dedicati alla raccolta differenziata del vetro, del cartone e della plastica allestiti nei luoghi del festival, che quest'anno si avvalgono di contenitori appositamente realizzati nei laboratori del Laber con materiali di recupero. Continua anche Green Bed, campagna di sensibilizzazione per il risparmio di acqua e corrente elettrica negli alberghi e altri luoghi di accoglienza.
Per incentivare il pubblico a ridurre l'uso delle auto durante i giorni del festival, e dunque le emissioni inquinanti di CO2, ritorna Motori a strappo, un'iniziativa che promuove la condivisione dell'auto e del viaggio utilizzando i portali web disponibili per raggiungere il festival e le diverse sedi dei concerti. (Per chi volesse aderire al progetto e condividere, offrire o cercare passaggi auto, suggeriamo alcuni siti di riferimento: www.blablacar.it; www.passaggiosardegna.com; www.youtrip.it/viaggiamo_insieme; www.roadsharing.com)
In linea con il tema "Piedi", che fa da filo conduttore a questa edizione del festival, i "sentieri" quest'anno verranno percorsi anche con il progetto GreenWalk, realizzato in partnership con l'Ente Foreste della Sardegna e diversi esperti del settore del "camminare" - istruttori e appassionati di nordic walking, fitwalking, trekking e arrampicata - accompagneranno il pubblico a piedi attraverso suggestivi percorsi nei dintorni di Berchidda, proponendo una riflessione generale sulla salute fisica e la mobilità degli esseri umani, i benefici del camminare e i suoi vantaggi sociali, psico-fisici e ambientali.
Il primo appuntamento sul tema è nella giornata inaugurale, sabato 9 agosto, a bordo del traghetto della Sardinia Ferries in viaggio da Livorno alla volta di Golfo Aranci (partenza ore 15.30 e arrivo ore 21): qui, alla "concertazione navale" di Erri De Luca e Ezio Bosso, seguirà una conferenza di Gianfranco Bracci, guida escursionistica e ambientale di grande esperienza, istruttore nazionale di nordic walking e corrispondente della rivista "Camminare", che racconterà le speciali emozioni provate durante alcuni dei suoi viaggi più particolari, in Madagascar e Tibet. Gianfranco Bracci sarà presente nuovamente la mattina del 12 agosto durante l'evento in programma a Bortigiadas.
Le escursioni a piedi partono dal tardo pomeriggio del 12 agosto, con una passeggiata nel territorio di Berchidda: adulti e bambini saranno guidati da Gianpaolo Demartis, Massimo Putzu e Marco Pinna dell'ASD Dynamic Sardinia nel riconoscimento e nella raccolta di erbe officinali endemiche della Sardegna, che la mattina dopo (13 agosto, ore 10, a Casa Sanna), saranno utilizzate in un laboratorio di trasformazione erboristica per la preparazione di prodotti usati nelle ricette cosmetiche e di medicina tradizionale.
In un apposito gazebo allestito in Piazza del Popolo, nella serata del 13 (dalle 20 alle 24), si terrà un incontro di sensibilizzazione sulla "Terapia del cammino" e sui suoi benefici nel contrastare le patologie del metabolismo: in collaborazione con il reparto diabetologia della ASL N°2 di Olbia.
Musica, arte, cinema, con una selezione di film curata dal regista Gianfranco Cabiddu. Ma non solo: numerose, ancora una volta, sono infatti le iniziative targate Green Jazz, la sezione del festival dedicata all'ambiente. Quest'anno, accanto ai consueti progetti dedicati alla costruzione di una consapevolezza ambientale diffusa - come Green Point, Light for Music, Acqua dalla Rete, Motori a strappo, e la seconda tappa di "Sentieri di…", il progetto pluriennale dedicato alle eccellenze dell'agro-alimentare sardo, con uno spazio riservato ai vini sardi di qualità -, coinvolgeranno il pubblico anche interessanti seminari, laboratori e prove di fitwalking e nordic walking, con la partecipazione di esperti escursionisti e "camminatori".
Calato il sipario sulla settimana berchiddese, i riflettori si accenderanno ancora una volta su Time in Sassari, il consueto prolungamento del festival che si terrà il 17 e il 18 agosto nel capoluogo turritano con tappe anche a Cheremule, Osilo, Ossi e Sorso. Protagonisti il sassofonista Stefano D'Anna col suo gruppo, Javier Girotto col sestetto di Fabrizio Bosso; il duo di Gianluca Petrella e Steven Bernstein, ancora il trio di Girotto, Peppe Servillo e Natalio Mangalavite con le storie musicate di "Futbol", il violinista algerino Kheir Eddine M'Kachiche in due inediti duo con Andy Emler e con Paolo Fresu.
È dunque un cartellone fitto di eventi assortiti e di spessore quello allestito dall'Associazione culturale Time in Jazz con il patrocinio di Presidenza Italiana del Consiglio dell'Unione Europea, il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, Assessorato del Turismo), della Fondazione Banco di Sardegna, del Comune di Berchidda, del Comune di Sassari, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, del Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, dell'Unione Europea progettoCaras, della Banca di Sassari, della Comunità montana del Monte Acuto, dei comuni di Bortigiadas, Budoni,Calangianus, Cheremule, Chiaramonti, Ittireddu, Loiri Porto San Paolo, Mores, Osilo, Ossi, Ozieri, Pattada, Posada, Sant'Antonio di Gallura, Sorso, Telti, Tempio Pausania e Tula, con la partecipazione di Ente Foreste della Sardegna, Banco di Sardegna, Sardinia Ferries, Geasar, Ente Musicale di Nuoro, I-Jazz, Careof, Ichnusa, Clarin Italia, A.S.CU.N.A.S., Boghes de Cheremule, Mereu Motori, FAB Autoservizi, Pincar, Secauto, Consorzio San Michele, Jazz Hotel, RR Orafi, Tecnografica Turritana, Medtravel, Abele Editore, Condaghes Edizioni, Il Maestrale, Aipsa Edizioni, Materiali edili Pianezzi, Nuova Casearia - Crasta, Su Senabrinu, Dolci Tradizioni, Pensieri Floreali, Il Menù di Elia, Allianz RAS, Big Bar, Bar Al muretto, K2, Bar Centrale, Friends' Bar, Pizzeria Genipabù, Royal Pizza, Campeggio Tancaré.
Al via sabato 9 agosto la ventisettesima edizione di Time in Jazz si mette in marcia sabato 9 agosto con tre diversi appuntamenti legati al mare. Il primo è in mattinata all'antica Torre di San Giovanni, sul litorale di Posada, il suggestivo paese della Baronia sulla costa orientale: qui, alle 11, il trombettista Fabrizio Bosso e il pianista Julian Mazzariello presentano il loro progetto "Shuffle", un emozionante viaggio in un repertorio che spazia tra generi e stili differenti, dalla tradizione jazzistica al Brasile, fino alla canzone d'autore.
Altro mare e altre emozioni attendono il pubblico del festival nel tardo pomeriggio: alle 18, nella Pineta di Sant'Anna nei pressi di Budoni, centro costiero a una trentina di chilometri da Olbia, va in scena "Tango sottile". Si tratta di una performance sperimentale realizzata appositamente per Time in Jazz dal violoncellista italo-argentino Leonardo Sapere e dai ballerini Margarita Klurfan e Walter Cardozo: tre artisti che uniscono l'attenzione e lo studio della tradizione del tango con una costante ricerca musicale e coreografica.
E il mare fa da sfondo anche al terzo evento della giornata inaugurale del festival: alle 15.30 parte infatti da Livorno il traghetto della Sardinia Ferries diretto al porto sardo di Golfo Aranci (arrivo ore 21) che ospita a bordo la consueta "concertazione navale", una produzione originale di Time in Jazz in collaborazione con la compagnia delle navi gialle che si rinnova per il nono anno consecutivo. A caratterizzare il viaggio, questa volta, l'inedito incontro tra la parola dello scrittore Erri De Luca, che racconterà di Mediterraneo e di emigrazioni, e la musica di Ezio Bosso, uno dei musicisti-compositori italiani più apprezzati della sua generazione (è nato a Torino nel 1971) e di quella corrente che viene definita "neo" o "post" minimalismo.
Alla performance seguirà una conferenza di Gianfranco Bracci, guida escursionistica e ambientale di grande esperienza, istruttore nazionale di nordic walking e corrispondente della rivista "Camminare". Si tratta del primo appuntamento di Greenwalk, uno dei tanti progetti previsti nell'ambito di Green Jazz, la sezione del festival dedicata ai temi ambientali.
Già impegnato in mattinata con Julian Mazzariello, Fabrizio Bosso torna in scena in serata (ore 21.30) a Pattada, nella piazza della Chiesa di San Giovanni, stavolta alla guida delloSpiritual Trio, con il pianista e organista Alberto Marsico e il batterista Alessandro Minetto: una formazione dedita alla musica nera, come suggerisce il nome, nella sua variante Gospel e Spiritual. Nel solco di questa tradizione la tromba di Bosso innalza la sua voce in uno spazio colmo di pathos, come dimostrano il primo album del trio, "Spiritual" (del 2011), e il più recente "Purple", uscito alla fine dello scorso novembre.
La seconda giornata - domenica 10 agosto - prende le mosse alle 11 dalla chiesetta campestre di Santa Lucia, nei pressi di Mores, con un altro inedito rendez-vous: reduci dalla traversata marittima del giorno prima, Erri De Luca e Ezio Bosso allargano il loro recentissimo incontro alla partecipazione di Paolo Fresu.
Dal centro del Meilogu nuovamente verso la costa orientale, allo stagno di Porto Taverna, nel territorio di Loiri Porto San Paolo, per apprezzare (ore 18) la voce di Elina Duni, stella nascente nel panorama jazzistico europeo. Con Colin Vallon al pianoforte, Bjorn Meyer al contrabbasso e Norbert Pfammatter alla batteria, la cantante di casa in Svizzera proporrà la sua originale interpretazione in chiave jazz dei canti tradizionali della sua terra d'origine, l'Albania, già consegnata alle tracce dell'album "Matanë Malit", pubblicato dalla ECM.
In serata (ore 21.30), al Vulcano di Ittireddu, Ezio Bosso completa il suo trittico di impegni per Time in Jazz alla testa del trio che, accanto al suo pianoforte, schiera Giacomo Agazzini al violino e Claudia Ravetto al violoncello. "Con i piedi per terra e gli occhi nel cielo. Another day" il titolo del concerto dedicato allo scorrere del tempo e completato da alcuni dei brani più conosciuti di Ezio Bosso, come "Rain in your black eyes".
Le rovine del Castello dei Doria a Chiaramonti saranno il suggestivo scenario del concerto d'apertura della terza giornata, lunedì 11: protagonista, a partire dalle 11, il duo clarinetto e pianoforte formato dai fiorentini Nico Gori e Alessandro Lanzoni (miglior nuovo talento dell'anno all'ultimo referendum "Top Jazz" della rivista Musica Jazz).
Tappa a Calangianus, nel tardo pomeriggio: dopo averlo ascoltato in coppia con Fabrizio Bosso, il pubblico di Time in Jazz potrà apprezzare ancora il talento del pianista italo-inglese Julian Mazzariello nell'esibizione solistica che lo attende alle 18 all'ex-convento del paese gallurese.
In serata il festival approda finalmente a Berchidda per un doppio concerto al Centro Laber (l'ex caseificio riconvertito in spazio culturale), sotto l'insegna di Sonata di Mare: un progetto transfrontaliero finanziato dal Programma Operativo europeo Italia-Francia "Marittimo" 2007-2013, che ha come area di riferimento lo spazio marittimo fra Toscana, Corsica, Sardegna e Liguria, e come obiettivo la creazione di un circuito di festival, eventi e produzioni artistiche per la valorizzazione della musica tradizionale e contemporanea, e per la creazione di forme musicali innovative. Apre, alle 21.30, "In mezzo c'è solo... il mare", produzione originale della Provincia di Savona - PERCFEST, con le musiche, la direzione e gli arrangiamenti di Rosario Bonaccorso. Un concerto composto di quadri sonori, pagine musicali policrome che si dipanano in una successione quasi geografica seguendo il tema del viaggio, motivo ispiratore al quale il contrabbassista–-compositore è legato in modo indissolubile. Lo accompagna in questo ideale viaggio musicale tra Liguria, Sardegna, Corsica, Brasile, Messico e Nord Africa, un "equipaggio" composto da Fabrizio Bosso alla tromba, il chitarrista brasiliano Roberto Taufic e un gruppo di percussionisti guidato da Marco Fadda e composto da Dado Sezzi da Genova, Gilson Silveira dal Brasile e dal batterista Nicola Angelucci. Dalla Corsica, ospite partner transfrontaliero, Jérôme Casalonga, voce e percussioni.
Il secondo progetto, alle 23.30, è invece firmato dal sassofonista Stefano "Cocco" Cantini: si intitola "7 modi" ed è un concerto ispirato alla cultura mediterranea e alle antiche civiltà, sulla base di originali rivisitazioni jazzistiche. Sul palcoscenico un organico che schiera musicisti toscani e provenienti da altre regioni coinvolte nel progetto Sonata di Mare, oltre a voci recitanti in poesia e canto: con lo stesso Stefano "Cocco" Cantini (direzione e sax), ci saranno Antonello Salis (fisarmonica e tastiere), Francesco Petreni (batteria), Raffaele Toninelli(contrabbasso), Andrea Lagi (tromba), Valentina Toni (voce), Aldo Milani (sax e flauto), Enrico Rustici (ottavatore), con la partecipazione speciale di Jérôme Casalonga (voce).
All'insegna di Sonata di Mare anche il primo impegno in scaletta per martedì 12: a Bortigiadas, alle 11, nella Chiesa della Santissima Trinità, tiene infatti banco "Voce di vento", un concerto che vede insieme il BargaJazz Ensemble (Nico Gori al sax alto e al clarinetto, Rossano Emili al sax baritono, Alessandro Rizzardi al sax tenore, Roberto Rossi al trombone, Andrea Guzzoletti alla tromba, Stefano Onorati al pianoforte, Paolo Ghetti al contrabbasso e Stefano Paolini alla batteria) con il trombettista Marco Tamburini e le voci del gruppo corso A Cumpagnia, impegnati in una rivisitazione in chiave jazz di melodie e polifonie della tradizione della Corsica.
Nel pomeriggio (ore 18) il festival si sposta a Sant'Antonio di Gallura dove, a Lu Naracu, è in programma il piano solo di un grande protagonista della scena jazz contemporanea, Omar Sosa, che torna a Time in Jazz due anni dopo la sua ultima apparizione. Classe 1965, originario di Camagüey, il musicista cubano è un talento eclettico e versatile: pianista, compositore, arrangiatore e leader di varie formazioni, nella sua poetica Omar Sosa intreccia elementi di jazz, world music, sonorità contemporanee ed effetti elettronici con le sue radici afrocubane per dare forma a un sound fresco e originale, dal cuore latino.
In serata, alle 21.30, a Berchidda si accendono per la prima volta i riflettori sul palco "centrale" del festival, in piazza del Popolo, per accogliere un artista di culto della musica africana: Mulatu Astatke. Compositore, arrangiatore e polistrumentista (suona vibrafono, pianoforte e varie percussioni), è considerato il padre dell'Ethio-Jazz, quel movimento nato negli anni Sessanta che fonde insieme jazz, elementi della musica tradizionale etiope e influenze latinoamericane. A Time in Jazz si presenta alla testa di una formazione con James Arben ai sassofoni e al clarino basso, Byron Wallen alla tromba, Danny Keane al violoncello, Alex Hawkins al piano e alle tastiere, John Edwards al basso, Tom Skinner alla batteria e Richard Olatunde Baker alle percussioni.
Al termine, la musica prosegue al Centro Laber con i Seven Steps, il gruppo composto dai vincitori delle borse di studio della passata edizione dei Seminari Nuoro Jazz. E, a seguire, un Dj set di Alessio Bertallot inaugura la serie di dopo-concerto al Jazz Club al Centro Laber, che nelle notti successive, verso l'una, ospiterà i gruppi selezionati attraverso l'apposito concorso "Time Out", quest'anno alla sua quarta edizione: Lame a Foglia d'Oltremare (mercoledì 13), Accordo dei Contrari (giovedì 14) e Paul maD Gang (la notte di Ferragosto).
La giornata di mercoledì 13 prende il via alla Chiesa di Santa Vittoria a Telti (ore 11) con Three Lower Colours, un trio che chiama ancora una volta in scena la tromba di Marco Tamburini insieme a Stefano Onorati al piano, synth e live electronics, e a Stefano Paolini alla batteria.
Ancora un trombettista, il beneventano Luca Aquino, affiancato dalla fisarmonica di Carmine Ioanna, terrà banco nel pomeriggio (ore 18) a San Pasquale, frazione del Comune di Tempio Pausania, con aQstico, un progetto che prende il nome dal suo quinto album, uscito nel 2011 per la Tûk Music.
Ricchissima la serata a Berchidda, con il doppio set in programma in piazza del Popolo. Apre, alle 21.30, la Brass Bang!, l'esplosivo, piccolo-grande ensemble di soli ottoni che riunisce sotto la sua insegna quattro stelle di prima grandezza del jazz contemporaneo: due trombettisti, Paolo Fresu, fra i maggiori protagonisti del panorama italiano di questa musica, e l'americano Steven Bernstein, una delle personalità più prolifiche della scena downtown di New York; il trombonista barese Gianluca Petrella, considerato fra i grandi specialisti dello strumento a coulisse, e quello che per molti è invece il miglior suonatore di basso tuba al mondo, il newyorkese Marcus Rojas.
La seconda parte della serata vedrà sul palco la musica di Omar Sosa incontrare i ritmi, le danze e le visioni di Urban Tap, la compagnia newyorkese fondata negli anni novanta da Tamango, danzatore e ballerino di tip tap, che ne condivide la direzione artistica con Jean de Boysson aka VJ Naj. Gli spettacoli di Urban Tap sono un ibrido di culture e linguaggi artistici differenti: tradizioni ancestrali e nuove tecnologie, animismo e tendenze metropolitane, musica jazz e ritmi ammalianti, tip tap e hip hop, scenografie multimediali, veejaying. Una miscela che Tamango e Jean "Naj" de Boysson con Omar Sosa e il percussionista Gustavo Ovalles, arricchiranno a Berchidda di ulteriori ingredienti con l'inedita partecipazione del grande suonatore di launeddas Luigi Lai e le danze tradizionali sarde proposte dall'Associazione folkloristica e culturale "San Gemiliano" di Sestu.
Organo e ance dettano la regola di "Musique hors normes", il concerto che inaugura la giornata di giovedì 14 agosto (alle 11) alla Cattedrale dell'Immacolata di Ozieri. Protagonisti due nomi di spicco della scena jazzistica francese, legati da vent'anni di amicizia musicale: Andy Emler, compositore, pianista, improvvisatore e arrangiatore di grande inventiva, e Laurent Dehors, un musicista che sa padroneggiare con uguale successo sia i sassofoni che i clarinetti.
Alle 18, ancora una chiesa, quella di San Pietro a Tula, apre i battenti all'eclettica cantante e attrice sarda Monica Demuru che insieme al pianista argentino Natalio Mangalavite porta in scena "Podology", un percorso di ricerca tra folk, pop, cantautorato, jazz e creazioni originali.
La serata in piazza del Popolo, giovedì 14 ospita un unico concerto, ma senz'altro fra i più attesi in assoluto: al centro dei riflettori sarà infatti un grande protagonista del jazz moderno, Dave Holland, in trio con il chitarrista Kevin Eubanks, suo collaboratore di lunga data, e il batterista Eric Harland. Sulle scene da mezzo secolo, il contrabbassista e compositore inglese vanta una ricca e caleidoscopica carriera decollata presto, quando ebbe la straordinaria opportunità di suonare con Miles Davis durante il leggendario periodo di "Bitches Brew". Nel 2013 Dave Holland ha celebrato i suoi primi quarant'anni da leader, ma guardando decisamente in avanti. Per l'anniversario del suo primo disco, "Conference of the birds", ha registrato l'album "Prism" riunendo intorno a sé una band elettrica composta dal tastierista Craig Taborn, e, appunto, Kevin Eubanks e Eric Harland.
Intorno alla mezzanotte, al Parco della Musica suona la banda del paese, la "Bernardo De Muro" diretta da Luciano Demuru, per l'occasione impreziosita da due ospiti d'eccezione: Paolo Fresu e Gianluca Petrella.
Come da tradizione, a Ferragosto Time in Jazz pianta le tende nelle campagne intorno a Berchidda per una giornata all'insegna di Sas Chejas Foranas, che permetterà al pubblico di incontrare esperti di ambiente, cantori e musicisti nelle antiche chiesette campestri che impreziosiscono i dintorni del paese. Un progetto che anche quest'anno ha ottenuto un importante riconoscimento da parte del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che ha concesso il suo patrocinio a Sas Chejas Foranas.
Il programma della mattinata si concentra nella chiesa di Santa Caterina, a quattro chilometri circa da Berchidda: in ossequio al tema del festival, gli spettatori potranno arrivarci a piedi provando due diversi modi di camminare, il Fitwalking e il Nordic Walking, in un percorso guidato con partenza dal paese (è gradita la prenotazione all'indirizzo greenjazz@timeinjazz.it o presso l'infopoint di Berchidda). Per il Fitwalking, guideranno l'escursione Mauro Pirino (istruttore della Scuola Sarda del Cammino) e i marciatori, pluripremiati, Morena Gasparinetti e Bachisio Faedda. Per il Nordic Walking, il cammino sarà invece guidato da Walter Piras (istruttore dell'Associazione Nordic Walking Italia) e Monica Deiana (Maestro della Scuola Italiana Nordic Walking).
All'arrivo a Santa Caterina, il primo appuntamento in scaletta per Sas Chejas Foranas è la consueta conferenza su tematiche ambientali: relatore, in questa edizione di Time in Jazz dedicata ai "Piedi", è la guida Corrado Conca, che chiacchiererà col pubblico della sua esperienza ventennale tra speleologia, torrentismo, escursionismo e arrampicata, e dei luoghi della Sardegna da lui visitati, in un intervento che nel titolo, "Con i piedi leggeri", evoca un noto romanzo dello scrittore sardo Sergio Atzeni. Poi, spazio alla musica con una nuova, scoppiettante prova della Brass Bang! di Paolo Fresu, Steven Bernstein, Gianluca Petrella e Marcus Rojas, già applaudita due sere prima sul palco di Piazza del Popolo.
Dopo il concerto, trasferimento nella vicina chiesetta di San Michele dove, come ogni Ferragosto, sarà possibile degustare alcuni piatti della cucina locale nel tradizionale pranzo berchiddese. Il pomeriggio (alle 18), sempre a San Michele, si chiude nel segno di una delle forme più note della tradizione musicale sarda, il canto a chitarra, in un appuntamento a cura di Fabio Calzia con Carlo Crisponi e Gianmichele Lai accompagnati da Carlo Boeddu alla fisarmonica.
Di ritorno in paese, alle 21.30 si accendono per l'ultima volta i riflettori sul palco di Piazza del Popolo. Come sempre, la serata di Ferragosto a Time in Jazz si divide in due parti. La prima (con ingresso a pagamento), vede di scena Peppe Servillo (voce), Javier Girotto (sassofoni) e Natalio Mangalavite (pianoforte) con il loro "Fútbol", un progetto ben collaudato, ispirato all'omonimo libro dello scrittore argentino Osvaldo Soriano e consegnato cinque anni fa alle tracce di un cd: racconti sul gioco del calcio in cui si incrociano storie di vita, d'amore e di pallone tra vittorie e sconfitte, gioie e delusioni, fantasia e ironia. Musica col "doppio passaporto", quella di Servillo e degli argentini (ma trapiantati da tempo in Italia) Girotto e Mangalavite, ispirata alle rispettive radici culturali; mondi e atmosfere differenti che si intersecano in una miscela suggestiva ed evocativa di suoni e parole.
Altra miscela di suoni quella che dilagherà sulla piazza del Popolo nella seconda parte della serata quando, sgomberata la platea da tutte le sedie e aperti i cancelli al mondo, sul palco saliranno la Fanfara Tirana e i Transglobal Underground per quella che si annuncia come una scoppiettante festa finale impreziosita anche dalla partecipazione della Brass Bang!. LaFanfara Tirana (che nelle tre sere precedenti, intorno alle 19.45, sarà in parata con la sua musica per le strade del paese) porterà in dote alla serata i ritmi spezzati e l'inconfondibile sound balcanico dei suoi ottoni, cui i Transglobal Underground aggiungeranno le loro sonorità multietniche, dando vita a una trascinante contaminazione di generi, la stessa che la formazione albanese e il gruppo britannico hanno fissato sulle tracce dell'album "Kabatronics" uscito l'anno scorso.
Il jazz-club al Centro Laber
Come già accennato, Lame a Foglia d'Oltremare, Accordo dei Contrari e Paul maD Gang sono le band che animeranno le nottate al jazz-club allestito nel cortile del Centro Laber, il 13, 14 e 15 agosto intorno alla una, subito dopo i concerti sul palco centrale del festival in piazza del Popolo. I tre gruppi, che all'indomani dei rispettivi impegni a Berchidda si esibiranno anche a Olbia, al John Gotti, il locale in via Imperia (zona Bandinu), approdano a Time in Jazz come vincitori della quarta edizione del concorso Time Out.
Aprono il trittico (mercoledì 13) le Lame a Foglia d'Oltremare, una band formata dieci anni fa da cinque artisti sardi che vivono tra l'isola e il "continente": Diego Deidda (voce), Lorenzo Lepori (chitarra, e voce), Simone Pistis (chitarra, organetto, fisarmonica e trunfa), Massimo Cadeddu (basso) e Alberto Coda (batteria e percussioni). Una formazione eclettica, che ama spaziare tra culture musicali differenti - sarda, sud-americana, africana e mediterranea -, allontanandosi da cliché e percorsi tradizionali.
Giovedì 14 è il turno degli Accordo dei Contrari, un gruppo rock strumentale fondato nel 2001 a Bologna dal batterista Cristian Franchi e dal tastierista Giovanni Parmeggiani, raggiunti in seguito da Daniele Piccinini al basso e Marco Marzo alla chitarra, in cui si uniscono elementi di avanguardia, jazz elettrico e musica etnica, in una miscela che si avvicina al progressive rock.
Si danza invece sulle note rock n'roll e rockabilly nel dopofestival di Ferragosto, con l'energia della Paul maD Gang, formazione attiva dal 2011, con Roberto Pianezza e Damien Rizzo alla voce e chitarra, e con una sezione ritmica che vede Francesca Alinovi al contrabbasso e Ivano Zanotti alla batteria: un live all'insegna del buon rock n'roll tutto da ballare, con brani originali e rivisitazioni di alcuni celebri brani pop.
Masterclass Mediterranea è uno stage/masterclass che Time in Jazz ha ideato nell'ambito di Sonata di Mare, un progetto europeo della durata di due anni, che riunisce in un unico circuito i grandi festival dell'area marittima e costiera di Corsica, Liguria, Sardegna e Toscana, per valorizzarne la musica tradizionale e quella contemporanea e per creare nuove produzioni musicali dalla contaminazione tra le culture dei territori transfrontalieri.
Il percorso didattico di Mediterranea si articola in una serie di incontri della durata di due ore ciascuno nell'ambito del Festival internazionale Time in Jazz, ed è rivolto agli studenti dei conservatori e delle scuole di musica di Corsica, Liguria, Sardegna e Toscana, di età superiore ai 18 anni. Ognuno degli otto partner di Sonata di Mare potrà usufruire di quattro posti per studenti e/o musicisti da inserire come stagisti all'interno della masterclass, che potrà accogliere anche uditori di diversa provenienza, fino a cento presenze.
Già iniziato l'anno scorso con le masterclass di Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura e dei cantori del gruppo corso A Filetta, il progetto prosegue ora con focus dedicati a contrabbasso, sassofono, percussioni e tromba il 12 agosto, sempre al Centro Laber di Berchidda. Primo appuntamento della giornata alle 10.30, con la masterclass del contrabbassista Rosario Bonaccorso "Nei piedi le radici, nella mente le ali"; alle 11.30, sarà il turno del sassofonista Stefano "Cocco" Cantini con "Una pedata alla tonalità". Nel pomeriggio altri due appuntamenti: alle 16 "Ritmo dalla testa ai piedi: workshop di percussioni afrobrasiliane" con Francesco Petreni, e alle 17.30 "Comporre improvvisando" con il trombettista Marco Tamburini.
PAV, progetto arti visive
Come di consueto, la programmazione musicale sarà affiancata dall'itinerario museale del P.A.V., il Progetto Arti Visive, curato da Giannella Demuro e Antonello Fresu, che per l'edizione 2014 proporrà al pubblico mostre ed eventi espositivi che, pur variamente declinati, sono tutti riconducibili al tema del festival. Piedi, dunque, nei suggestivi spazi del Laber, l'ex caseificio di Berchidda trasformato in centro culturale, che accoglierà quattro mostre con opere di oltre quaranta artisti.
Contretemps, rassegna internazionale di arte contemporanea curata da Giannella Demuro, con opere di Francesco Arena, Franco B, Filippo Berta, Maria Magdalena Campos-Pons, Cristian Chironi, Emilio Fantin, Regina José Galindo, Luigi Y Luca, Pinuccia Marras, Cristina Montagnani, Davide Monteleone, Bill Owens, Nero Project, Leonardo Pivi, Danilo Sini, Sandy Skoglund, Maurizio Taioli, Lucia Veronesi, Yevgeny Yufit. In mostra piedi, impronte, tracce, sentieri, perimetri, allusioni, echi. Piedi, dunque, come strumento del cammino e del viaggio, come metafore e metonimie visive dell'essere umano e del suo relazionarsi con se stesso e il suo prossimo, il mondo, la società, la politica. Piedi come misure delle cose, dei luoghi del fare e dell'abitare. Piedi in cammino verso un altrove dove l'esperienza dell'oggi – incontrata, cercata, accolta o subita – divenga strumento per tracciare un solido sentiero su cui camminare con passi certi e sicuri verso il domani.
Stazione eretta, una selezione di video d'artista a cura di Mario Gorni in collaborazione con Careof, con Marina Ballo Charmet, Roberta Baldaro, Massimo Bartolini, Davide Bertocchi, Elisabetta Di Sopra, Michael Fliri, Maria Friberg, Meri Gorni, Sabina Grasso, Orestis Mavroudis, Ottonella Mocellin, Bruno Muzzolini, Christian Niccoli, Benedetta Panisson, Stefano Pasquini, Oliver Pietsch, Mariuccia Pisani, Stefano Romano, Emilia Scharfe, Cesare Viel e Luca Vitone: un ventaglio di riflessioni e di performance fra di loro profondamente diverse e tutte calibrate attorno alla forza, all'uso, o all'inutilità dei piedi, tanto da indicarne prepotentemente la centralità nell'azione quotidiana. Una inattesa fertilità di argomenti e argomentazioni potentemente intercettate dal lavoro degli artisti, un corpus di ventidue opere inatteso e trasversale fra diversi approcci, generazioni e nazionalità dove i protagonisti assoluti sono sempre loro: i piedi, i nostri.
La sezione Babelfish, dedicata alla giovane arte, presenta Mi tentano paesaggi, senza alcuna idea di movimento, progetto curatoriale di Giangavino Pazzola con opere di Andrea Caretto e Raffaella Spagna, Renato Leotta, Enrico Piras e Alessandro Seu: riflessioni sparse sull'uomo come architettura estetica che sembrano aprire possibilità di ragionamento su nozioni quali stabilità fisica e immateriale, complessità e indeterminatezza ambientale, necessità di registrazione dei mutamenti, delle relazioni e dell'esperienza umana nel paesaggio.
L'affascinante e inesauribile universo di internet, è alla base di Scrumbled web, viaggio nella rete a cura di Antonello Fresu e Ivo Serafino Fenu, che accosta video d'artista, cortometraggi, e documentari d'autore a materiali d'archivio e filmati amatoriali.
In giro per il paese, Lavori in corso, progetti d'artista per Berchidda, con performance e interventi site-specific di Francesco Arena e Cristian Chironi.
Accanto ai progetti espositivi, infine, a confermare il legame che a Berchidda unisce arte e musica, Arte tra le note porterà sul palco scenografie appositamente realizzate come quella di Cristian Chironi e di Nero Project, e riproduzioni di alcune delle opere presenti in mostra.
In visione al Centro Laber anche la selezione di film curata dal regista Gianfranco Cabiddu, che per questa edizione del festival propone un omaggio a Buster Keaton: ogni notte, intorno all'una.
Anche quest'anno Time in Jazz dedica ampio spazio alle presentazioni editoriali, raccolte sotto l'insegna WineBook: gli autori incontreranno il pubblico del festival in alcuni bar e altri spazi di Berchidda, per presentare le loro pubblicazioni più recenti, nella formula informale dell'aperitivo letterario. Primo appuntamento la sera dell'11 (ore 19) al Bookshop di Time in Jazz allestito in Piazza del Popolo, con "Una splendida notte stellata", libro per ragazzi di Jimmy Liao, autore e illustratore di Taiwan, che sarà presentato dalle traduttrici dell'edizione italiana, Silvia Torchio e Cecilia Giorgia Paquola. Utilizzando le tavole del racconto illustrato, attraverso un reading e un laboratorio per bambini dai 5 agli 11 anni, si farà una sorta di gioco dell'oca che ripercorrerà la storia del libro tra indovinelli e giochi di abilità.
La mattina del 12 (ore 12.30), al Bar Al Muretto, sarà invece la volta della scrittrice cagliaritana Claudia Zedda, con il suo romanzo "L'amuleto", ispirato dalla sua passione per la storia e la cultura della Sardegna (Edizioni Condaghes, 2014).
Mercoledì 13 (sempre alle 12.30), al Bar K2, è poi il turno di "Alberi erranti e naufraghi", di Alberto Capitta, pubblicato lo scorso anno (Edizioni Il Maestrale). Dedicato al calcio l'incontro in programma nel pomeriggio del 14 (ore 18) al Bar Centrale, dove Boris Carta presenterà "Rossoblù giorno per giorno. Protagonisti e comparse del Cagliari Calcio"(Edizioni Aipsa, 2013).
Ancora un libro, in questo caso di argomento musicale, caratterizza il pomeriggio del 16 agosto al Museo del Vino, con il gradito ritorno di Ashley Kahn: dopo aver illustrato, nella scorsa edizione del festival, il suo "A Love Supreme - Storia del capolavoro di John Coltrane", pubblicato nel 2004 da Il Saggiatore, il giornalista e storico musicale americano ritorna a Berchidda per presentare "Kind of Blue'' (Il Saggiatore, 2003), il suo saggio dedicato all'omonimo album di Miles Davis, altra autentica pietra miliare del jazz.
A seguire (intorno alle 19,30), l'ormai tradizionale concerto-aperitivo al Museo del Vino suggella anche quest'anno il festival con la presentazione di una novità discografica. Alla ribalta, i Tempi di Cris, ovvero Matteo Cara (synth e tastiere), Raffaele Mele (chitarra), Mauro Dore (basso), Paolo Succu (batteria e percussioni) e Cristian Orsini aka dj Cris (consolle e elettronica): cinque musicisti sardi uniti dalla passione per il funk e la black music delle origini, al debutto con l'album autoprodotto "Event Horizon" di imminente uscita.
Green JazzLa sostenibilità ambientale e la riduzione dell'impatto del festival sul territorio sono diventati di centrale importanza per Time in Jazz, che da sette edizioni prosegue e consolida il suoimpegno a favore dell'ambiente attraverso Green Jazz, un progetto di sensibilizzazione che dà voce ai temi del risparmio energetico, dell'uso delle energie alternative, della differenziazione dei rifiuti, dell'abbattimento delle emissioni di CO2.
Lo sviluppo di una coscienza ambientale nell'ambito di Time in Jazz nasce da originali progetti come i concerti nei boschi del Limbara e nelle chiesette campestri, che hanno stimolato una maggiore consapevolezza sui temi dell'ambiente e della sostenibilità, portando, anche grazie al supporto di partner e sponsor locali, alla realizzazione di iniziative volte a tutelare un patrimonio naturale e culturale di inestimabile valore.
Green Jazz è presente anche in questa edizione del festival con stand e azioni di sensibilizzazione ambientale.
Contribuisce al contenimento del consumo di energia elettrica e dell'impatto del festival sull'ambiente il progetto Light for music: avviato sei anni fa, prevede l'utilizzo di pannelli fotovoltaici per l'alimentazione dei concerti nelle chiese campestri e negli altri "teatri" all'aperto.
In partnership con il Comune di Berchidda il progetto Acqua dalla rete punta alla riduzione sia dello spreco d'acqua sia della produzione di rifiuti di plastica, mettendo a disposizione del pubblico fontanelle alimentate dalla rete idrica comunale da cui attingere gratuitamente acqua potabile, e le Isole ecologiche di Green Jazz, interventi finalizzati alla riduzione dei rifiuti, con spazi dedicati alla raccolta differenziata del vetro, del cartone e della plastica allestiti nei luoghi del festival, che quest'anno si avvalgono di contenitori appositamente realizzati nei laboratori del Laber con materiali di recupero. Continua anche Green Bed, campagna di sensibilizzazione per il risparmio di acqua e corrente elettrica negli alberghi e altri luoghi di accoglienza.
Per incentivare il pubblico a ridurre l'uso delle auto durante i giorni del festival, e dunque le emissioni inquinanti di CO2, ritorna Motori a strappo, un'iniziativa che promuove la condivisione dell'auto e del viaggio utilizzando i portali web disponibili per raggiungere il festival e le diverse sedi dei concerti. (Per chi volesse aderire al progetto e condividere, offrire o cercare passaggi auto, suggeriamo alcuni siti di riferimento: www.blablacar.it; www.passaggiosardegna.com; www.youtrip.it/viaggiamo_insieme; www.roadsharing.com)
In linea con il tema "Piedi", che fa da filo conduttore a questa edizione del festival, i "sentieri" quest'anno verranno percorsi anche con il progetto GreenWalk, realizzato in partnership con l'Ente Foreste della Sardegna e diversi esperti del settore del "camminare" - istruttori e appassionati di nordic walking, fitwalking, trekking e arrampicata - accompagneranno il pubblico a piedi attraverso suggestivi percorsi nei dintorni di Berchidda, proponendo una riflessione generale sulla salute fisica e la mobilità degli esseri umani, i benefici del camminare e i suoi vantaggi sociali, psico-fisici e ambientali.
Il primo appuntamento sul tema è nella giornata inaugurale, sabato 9 agosto, a bordo del traghetto della Sardinia Ferries in viaggio da Livorno alla volta di Golfo Aranci (partenza ore 15.30 e arrivo ore 21): qui, alla "concertazione navale" di Erri De Luca e Ezio Bosso, seguirà una conferenza di Gianfranco Bracci, guida escursionistica e ambientale di grande esperienza, istruttore nazionale di nordic walking e corrispondente della rivista "Camminare", che racconterà le speciali emozioni provate durante alcuni dei suoi viaggi più particolari, in Madagascar e Tibet. Gianfranco Bracci sarà presente nuovamente la mattina del 12 agosto durante l'evento in programma a Bortigiadas.
Le escursioni a piedi partono dal tardo pomeriggio del 12 agosto, con una passeggiata nel territorio di Berchidda: adulti e bambini saranno guidati da Gianpaolo Demartis, Massimo Putzu e Marco Pinna dell'ASD Dynamic Sardinia nel riconoscimento e nella raccolta di erbe officinali endemiche della Sardegna, che la mattina dopo (13 agosto, ore 10, a Casa Sanna), saranno utilizzate in un laboratorio di trasformazione erboristica per la preparazione di prodotti usati nelle ricette cosmetiche e di medicina tradizionale.
In un apposito gazebo allestito in Piazza del Popolo, nella serata del 13 (dalle 20 alle 24), si terrà un incontro di sensibilizzazione sulla "Terapia del cammino" e sui suoi benefici nel contrastare le patologie del metabolismo: in collaborazione con il reparto diabetologia della ASL N°2 di Olbia.
Fitwalking e Nordic Walking, due diversi modi di camminare alla prova del pubblico la mattina del 15: gli spettatori di Time in Jazz saranno accompagnati in un percorso a piedi da Berchidda verso la vicinachiesa campestre di Santa Caterina (è gradita la prenotazione all'indirizzo greenjazz@timeinjazz.it o presso l'infopoint di Berchidda); per il Fitwalking, guideranno l'escursione Mauro Pirino (istruttore della Scuola Sarda del Cammino), e i marciatori pluripremiati Morena Gasparinetti e Bachisio Faedda. Per il Nordic walking, il cammino sarà guidato da Walter Piras (istruttore dell'Associazione Nordic Walking Italia) e Monica Deiana (Maestro della Scuola Italiana Nordic Walking).
All'arrivo a Santa Caterina, alle 11, prima del concerto della Brass Bang!, si terrà la consueta conferenza che il festival dedica ogni Ferragosto ai temi ambientali e della sostenibilità: a tenere banco, in questa edizione dedicata ai "Piedi", la guida Corrado Conca, che chiacchiererà col pubblico della sua esperienza ventennale tra speleologia, torrentismo, escursionismo e arrampicata, e dei luoghi della Sardegna da lui visitati, in un intervento che nel titolo, "Con i piedi leggeri", evoca un noto romanzo dello scrittore sardo Sergio Atzeni. Anche quest'anno, un grande riconoscimento all'impegno di Time in Jazz in quest'ambito, arriva dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che ha concesso il suo patrocinio al progetto Sas Chejas Foranas, dove si affrontano tematiche ambientali con esperti, cantori e musicisti.
Anche la promozione e la valorizzazione dei prodotti della tradizione enogastronomica locale a "chilometro zero" rientrano tra le azioni di Green Jazz: sotto l'insegna Sentieri di... vino ecco dunque una serie di degustazioni, laboratori, azioni informative, culturali ed educative – partner il Museo del Vino di Berchidda, le Strade del Vermentino di Gallura, il Consorzio di Tutela del Vermentino di Gallura DOCG e l'agenzia Laore Sardegna - attraverso le quali il pubblico di Time in jazz entrerà in contatto con le produzioni caratteristiche del territorio che ospita il festival. Tra gli appuntamenti previsti, tre corner "Sapori di...Vino" in coincidenza con i concerti in programma a Loiri Porto San Paolo, Stagno di Porto Taverna (domenica 10 agosto), Tempio Pausania (lunedì 11) e Calangianus (mercoledì 13): in collaborazione col Museo del Vino di Berchidda.
Continua anche la collaborazione con le aziende locali e regionali per la fornitura di prodotti di qualità per la mensa del festival. Tra questi, la pasta e le farine marchiate Sardo Sole, il progetto di filiera corta di produzione e trasformazione del grano duro Cappelli a ciclo chiuso sardo trasformate dal pastificio Tanda&Spada di Thiesi preparate in collaborazione con lo chef Elia Saba, presidente dell'Unione Cuochi Sardegna.
La difesa dell'ambiente parte dall'educazione: per questo Green Jazz propone anche quest'anno il laboratorio per bambini "Impronte", a cura dell'Area Marina Protetta Tavolara - Punta Coda Cavallo, che attraverso il gioco porterà i più piccoli alla scoperta delle impronte di alcune specie della fauna endemica: giovedì 14 alle 17 nei cortili di Casa Sanna a Berchidda.
Continua anche la partnership con l'Emporio naturale Mariposa di Ozieri che sarà presente all'interno dello stand Green Jazz con soluzioni ecologiche per la vita quotidiana.
Nell'ambito della riduzione dell'impatto ambientale del festival sul territorio, Time in Jazz introduce una sostanziale novità: la certificazione ISO 20121 che definisce i requisiti di un sistema di gestione della sostenibilità degli eventi. Il rapporto di collaborazione con la società e-cube, attiva sul campo della consulenza ambientale, permetterà di intraprendere il percorso di certificazione valorizzando al meglio le iniziative di monitoraggio già avviate negli scorsi anni (report green jazz) secondo il metodo del Life Cycle Assessment (LCA) o "analisi del ciclo di vita", attivate grazie alla collaborazione di professionisti del settore per valutare l'interazione dell'evento, in tutte le sue componenti, con l'ambiente e il territorio e indirizzare le linee di intervento per la riduzione dell'impatto ambientale globale del festival.
Si rinnova inoltre per il terzo anno consecutivo la partnership con l'associazione Aregai - Terre di Benessere che consentirà un'ulteriore valutazione della sostenibilità del festival secondo i valori definiti dal sistema LICET, acronimo di Legame con il territorio, Innovazione, Competitività, Ecosistema, Tutela; in questo modo, attraverso una maggiore consapevolezza, si creano le basi per rendere il festival sempre più eco-compatibile e in armonia col territorio che lo ospita.
L'impegno di Time in Jazz per l'ambiente è stato riconosciuto attraverso l'assegnazione del premio Cultura in Verde, nell'ambito della settima edizione del forum CompraVerde-BuyGreen dedicato alle politiche e ai progetti sugli acquisti verdi e sostenibili, che si è tenuto lo scorso ottobre a Milano, al Palazzo delle Stelline. Il premio è stato assegnato a Time in Jazz (ex aequo col Ferrara Buskers Festival, rassegna internazionale del Musicista di Strada, oggi partner del festival di Berchidda) "per il progetto Green Jazz, attraverso cui s'impegna a promuovere e attuare in modo concreto la sostenibilità riducendo l'impatto ambientale della manifestazione sul territorio".
All'arrivo a Santa Caterina, alle 11, prima del concerto della Brass Bang!, si terrà la consueta conferenza che il festival dedica ogni Ferragosto ai temi ambientali e della sostenibilità: a tenere banco, in questa edizione dedicata ai "Piedi", la guida Corrado Conca, che chiacchiererà col pubblico della sua esperienza ventennale tra speleologia, torrentismo, escursionismo e arrampicata, e dei luoghi della Sardegna da lui visitati, in un intervento che nel titolo, "Con i piedi leggeri", evoca un noto romanzo dello scrittore sardo Sergio Atzeni. Anche quest'anno, un grande riconoscimento all'impegno di Time in Jazz in quest'ambito, arriva dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che ha concesso il suo patrocinio al progetto Sas Chejas Foranas, dove si affrontano tematiche ambientali con esperti, cantori e musicisti.
Anche la promozione e la valorizzazione dei prodotti della tradizione enogastronomica locale a "chilometro zero" rientrano tra le azioni di Green Jazz: sotto l'insegna Sentieri di... vino ecco dunque una serie di degustazioni, laboratori, azioni informative, culturali ed educative – partner il Museo del Vino di Berchidda, le Strade del Vermentino di Gallura, il Consorzio di Tutela del Vermentino di Gallura DOCG e l'agenzia Laore Sardegna - attraverso le quali il pubblico di Time in jazz entrerà in contatto con le produzioni caratteristiche del territorio che ospita il festival. Tra gli appuntamenti previsti, tre corner "Sapori di...Vino" in coincidenza con i concerti in programma a Loiri Porto San Paolo, Stagno di Porto Taverna (domenica 10 agosto), Tempio Pausania (lunedì 11) e Calangianus (mercoledì 13): in collaborazione col Museo del Vino di Berchidda.
Continua anche la collaborazione con le aziende locali e regionali per la fornitura di prodotti di qualità per la mensa del festival. Tra questi, la pasta e le farine marchiate Sardo Sole, il progetto di filiera corta di produzione e trasformazione del grano duro Cappelli a ciclo chiuso sardo trasformate dal pastificio Tanda&Spada di Thiesi preparate in collaborazione con lo chef Elia Saba, presidente dell'Unione Cuochi Sardegna.
La difesa dell'ambiente parte dall'educazione: per questo Green Jazz propone anche quest'anno il laboratorio per bambini "Impronte", a cura dell'Area Marina Protetta Tavolara - Punta Coda Cavallo, che attraverso il gioco porterà i più piccoli alla scoperta delle impronte di alcune specie della fauna endemica: giovedì 14 alle 17 nei cortili di Casa Sanna a Berchidda.
Continua anche la partnership con l'Emporio naturale Mariposa di Ozieri che sarà presente all'interno dello stand Green Jazz con soluzioni ecologiche per la vita quotidiana.
Nell'ambito della riduzione dell'impatto ambientale del festival sul territorio, Time in Jazz introduce una sostanziale novità: la certificazione ISO 20121 che definisce i requisiti di un sistema di gestione della sostenibilità degli eventi. Il rapporto di collaborazione con la società e-cube, attiva sul campo della consulenza ambientale, permetterà di intraprendere il percorso di certificazione valorizzando al meglio le iniziative di monitoraggio già avviate negli scorsi anni (report green jazz) secondo il metodo del Life Cycle Assessment (LCA) o "analisi del ciclo di vita", attivate grazie alla collaborazione di professionisti del settore per valutare l'interazione dell'evento, in tutte le sue componenti, con l'ambiente e il territorio e indirizzare le linee di intervento per la riduzione dell'impatto ambientale globale del festival.
Si rinnova inoltre per il terzo anno consecutivo la partnership con l'associazione Aregai - Terre di Benessere che consentirà un'ulteriore valutazione della sostenibilità del festival secondo i valori definiti dal sistema LICET, acronimo di Legame con il territorio, Innovazione, Competitività, Ecosistema, Tutela; in questo modo, attraverso una maggiore consapevolezza, si creano le basi per rendere il festival sempre più eco-compatibile e in armonia col territorio che lo ospita.
L'impegno di Time in Jazz per l'ambiente è stato riconosciuto attraverso l'assegnazione del premio Cultura in Verde, nell'ambito della settima edizione del forum CompraVerde-BuyGreen dedicato alle politiche e ai progetti sugli acquisti verdi e sostenibili, che si è tenuto lo scorso ottobre a Milano, al Palazzo delle Stelline. Il premio è stato assegnato a Time in Jazz (ex aequo col Ferrara Buskers Festival, rassegna internazionale del Musicista di Strada, oggi partner del festival di Berchidda) "per il progetto Green Jazz, attraverso cui s'impegna a promuovere e attuare in modo concreto la sostenibilità riducendo l'impatto ambientale della manifestazione sul territorio".
Calato il sipario su Berchidda, il 17 e il 18 agosto si rinnova l'appuntamento con Time in Sassari, la consueta appendice di Time in Jazz, che giunge quest'anno alla sua ottava edizione, con tappe mattutine e pomeridiane a Cheremule, Osilo, Ossi e Sorso.
La città di Sassari è come sempre il fulcro della manifestazione, che per due sere pianta le tende in piazza Tola. Nella prima, domenica 17 (ore 21), tiene banco "Futbòl", il concerto (già in scena la sera di Ferragosto a Berchidda) che riunisce il talento italiano del cantante Peppe Servillo, con quello degli argentini Javier Girotto (sax) e Natalio Mangalavite (piano).
Lunedì 18 (21.30) i riflettori di Piazza Tola si accendono invece per "Latin Mood", un sestetto che vede ancora una volta in azione Javier Girotto ai sax, insieme al trombettista Fabrizio Bosso, con Natalio Mangalavite al piano e tastiere, Luca Bulgarelli al basso elettrico, Lorenzo Tucci alla batteria e Bruno Marcozzi alle percussioni, questa volta impegnati in un progetto che rivisita in chiave jazzistica le ritmiche trascinanti di tango, milonga, chacarera e candombe nell'accezione tipica del Latin Jazz.
I concerti serali di Sassari saranno preceduti dalle tappe fuori città: primo appuntamento la mattina del 17 agosto (ore 11) al Giardino degli aranci di Sorso, con un'inedita performance di Andy Emler al pianforte con il violinista algerino Kheir Eddine M'Kachiche, dal titolo "Traces d'Afrique".
Nel pomeriggio la musica si trasferisce a Osilo, in Piazza Brundanu, dove (alle 18) il pubblico potrà applaudire un altro, insolito duo, quello formato da Gianluca Petrella e Steven Bernstein.
La mattina successiva (lunedì 18), Time in Sassari fa invece tappa a Ossi, in località Mulineddu, con il talentuoso sassofonista siciliano Stefano D'Anna, che proporrà brani tratti da "Soundscape", il suo album pubblicato nel 2013 dall'etichetta S'Ard Music, sviluppato nel solco della moderna tradizione jazzistica, in cui è affiancato in quartetto dal chitarrista romano Enrico Bracco, da Nicola Muresu al contrabbasso e Gianrico Manca alla batteria.
Alle 18, nell'area archeologica di Museddu, nel territorio di Cheremule, è invece la volta di "Pieds Noirs", un'altra prima assoluta che coinvolge nuovamente Kheir Eddine M'Kachiche, stavolta in duo con Paolo Fresu.
Come sempre, l'ingresso è a pagamento solo per i concerti serali che si tengono in piazza del Popolo: tutti gli eventi in decentramento di Time in Jazz e quelli in programma per Time in Sassari sono infatti a ingresso gratuito.
Per tutti gli spettacoli a pagamento il biglietto intero in platea costa 23 euro, il ridotto 20 (più 2 euro di diritti di prevendita); 60 euro è invece il prezzo dell’abbonamento intero per le quattro serate (12, 13, 14 e 15 agosto), ridotto a 50 (più 3 euro di diritti di prevendita). Per i posti in tribuna non sono previsti abbonamenti ma solo biglietti a 18 (intero) e 15 euro (ridotto).
Per la serata di Ferragosto l'ingresso costa quasi la metà: il biglietto (15 e 13 euro in platea, 13 e 11 in tribuna, più 2 euro di prevendita) si paga infatti solo per il primo dei due concerti in programma (Servillo Girotto Mangalavite trio > "Futbol"), mentre la festa finale (Fanfara Tirana meets Transglobal Underground feat. Brass Bang! + eventi speciali) sarà, come di consueto, a ingresso gratuito.
Le riduzioni saranno applicate a soci, studenti, adulti oltre 65 anni, bambini sotto i 12 anni, disabili, Carta Giovani, Jazzit Card, soci TCI, Sconto in Conto.
La città di Sassari è come sempre il fulcro della manifestazione, che per due sere pianta le tende in piazza Tola. Nella prima, domenica 17 (ore 21), tiene banco "Futbòl", il concerto (già in scena la sera di Ferragosto a Berchidda) che riunisce il talento italiano del cantante Peppe Servillo, con quello degli argentini Javier Girotto (sax) e Natalio Mangalavite (piano).
Lunedì 18 (21.30) i riflettori di Piazza Tola si accendono invece per "Latin Mood", un sestetto che vede ancora una volta in azione Javier Girotto ai sax, insieme al trombettista Fabrizio Bosso, con Natalio Mangalavite al piano e tastiere, Luca Bulgarelli al basso elettrico, Lorenzo Tucci alla batteria e Bruno Marcozzi alle percussioni, questa volta impegnati in un progetto che rivisita in chiave jazzistica le ritmiche trascinanti di tango, milonga, chacarera e candombe nell'accezione tipica del Latin Jazz.
I concerti serali di Sassari saranno preceduti dalle tappe fuori città: primo appuntamento la mattina del 17 agosto (ore 11) al Giardino degli aranci di Sorso, con un'inedita performance di Andy Emler al pianforte con il violinista algerino Kheir Eddine M'Kachiche, dal titolo "Traces d'Afrique".
Nel pomeriggio la musica si trasferisce a Osilo, in Piazza Brundanu, dove (alle 18) il pubblico potrà applaudire un altro, insolito duo, quello formato da Gianluca Petrella e Steven Bernstein.
La mattina successiva (lunedì 18), Time in Sassari fa invece tappa a Ossi, in località Mulineddu, con il talentuoso sassofonista siciliano Stefano D'Anna, che proporrà brani tratti da "Soundscape", il suo album pubblicato nel 2013 dall'etichetta S'Ard Music, sviluppato nel solco della moderna tradizione jazzistica, in cui è affiancato in quartetto dal chitarrista romano Enrico Bracco, da Nicola Muresu al contrabbasso e Gianrico Manca alla batteria.
Alle 18, nell'area archeologica di Museddu, nel territorio di Cheremule, è invece la volta di "Pieds Noirs", un'altra prima assoluta che coinvolge nuovamente Kheir Eddine M'Kachiche, stavolta in duo con Paolo Fresu.
Come sempre, l'ingresso è a pagamento solo per i concerti serali che si tengono in piazza del Popolo: tutti gli eventi in decentramento di Time in Jazz e quelli in programma per Time in Sassari sono infatti a ingresso gratuito.
Per tutti gli spettacoli a pagamento il biglietto intero in platea costa 23 euro, il ridotto 20 (più 2 euro di diritti di prevendita); 60 euro è invece il prezzo dell’abbonamento intero per le quattro serate (12, 13, 14 e 15 agosto), ridotto a 50 (più 3 euro di diritti di prevendita). Per i posti in tribuna non sono previsti abbonamenti ma solo biglietti a 18 (intero) e 15 euro (ridotto).
Per la serata di Ferragosto l'ingresso costa quasi la metà: il biglietto (15 e 13 euro in platea, 13 e 11 in tribuna, più 2 euro di prevendita) si paga infatti solo per il primo dei due concerti in programma (Servillo Girotto Mangalavite trio > "Futbol"), mentre la festa finale (Fanfara Tirana meets Transglobal Underground feat. Brass Bang! + eventi speciali) sarà, come di consueto, a ingresso gratuito.
Le riduzioni saranno applicate a soci, studenti, adulti oltre 65 anni, bambini sotto i 12 anni, disabili, Carta Giovani, Jazzit Card, soci TCI, Sconto in Conto.
Biglietti e abbonamenti si possono acquistare online su circuito Vivaticket e nei punti vendita autorizzati.
A Berchidda, biglietteria aperta dall'1 al 10 agosto in piazza del Popolo (Casa Sanna) dalle ore 11 alle 13 e dalle 16 alle 19. Nei giorni del festival, dall'11 al 15 agosto, sarà aperta dalle 11 alle 14, e nel pomeriggio dalle 16 alle 18; in serata botteghino dell'area concerti aperto dalle ore 20.
Per informazioni, la segreteria di Time in Jazz risponde al numero telefonico 079704731 e all'indirizzo di posta elettronica info@timeinjazz.it.
Per aggiornamenti: www.timeinjazz.it
A Berchidda, biglietteria aperta dall'1 al 10 agosto in piazza del Popolo (Casa Sanna) dalle ore 11 alle 13 e dalle 16 alle 19. Nei giorni del festival, dall'11 al 15 agosto, sarà aperta dalle 11 alle 14, e nel pomeriggio dalle 16 alle 18; in serata botteghino dell'area concerti aperto dalle ore 20.
Per informazioni, la segreteria di Time in Jazz risponde al numero telefonico 079704731 e all'indirizzo di posta elettronica info@timeinjazz.it.
Per aggiornamenti: www.timeinjazz.it
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