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Anche per Meta ci sarà un presidente a costo zero
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Il sindaco Lubrano |
Chiude l'ufficio turistico in aeroporto: appello del sindaco
Il primo cittadino scrive alla Provincia di Sassari, all’Enac ed alla Sogeaal.
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L'aerostazione di Alghero |
L'obiettivo è individuare soluzioni che scongiurino la chiusura dell’Ufficio di Accoglienza ed Informazioni Turistiche dell’aeroporto di Alghero.
«Già da qualche tempo – scrive oggi Stefano Lubrano alla Direzione Enac di Alghero, all’assessore provinciale al Bilancio Enrico Daga, al Presidente della Sogeaal Carlo Luzzatti - si è diffusa la preoccupante notizia dell’imminente chiusura dell’Ufficio di Accoglienza ed Informazioni Turistiche della Provincia di Sassari. Apprendo oggi che i contenuti di quella notizia sono purtroppo fondati e che diventeranno realtà il prossimo 30 settembre, data in cui l’ufficio che da 21 anni fornisce assistenza a visitatori e turisti, verrà definitivamente chiuso.
«Già da qualche tempo – scrive oggi Stefano Lubrano alla Direzione Enac di Alghero, all’assessore provinciale al Bilancio Enrico Daga, al Presidente della Sogeaal Carlo Luzzatti - si è diffusa la preoccupante notizia dell’imminente chiusura dell’Ufficio di Accoglienza ed Informazioni Turistiche della Provincia di Sassari. Apprendo oggi che i contenuti di quella notizia sono purtroppo fondati e che diventeranno realtà il prossimo 30 settembre, data in cui l’ufficio che da 21 anni fornisce assistenza a visitatori e turisti, verrà definitivamente chiuso.
Giovani e dipendenze: cresce il malessere
Gli ultimi fatti di cronaca fanno emergere un quadro preoccupante. E talvolta la professionalità di chi opera a vario titolo nei circuiti di recupero non basta se dietro non c’è un’efficiente struttura. Come il caso del Serd algherese.
Diada, storia di una rinascita dopo la sconfitta
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Museo della storia della Catalogna, a Barcellona |
E’ probabilmente l’unico popolo, quello catalano, che adotta come festa nazionale l’anniversario di una sconfitta, forse la più disastrosa, invece di qualche altro avvenimento più felice. Tuttavia, ogni anno i catalani residenti in patria e all’estero celebrano con passione e orgoglio questo ultimo giorno di libertà riaffermando la propria identità e il proprio senso di appartenenza a una nazione. E’ una ricorrenza sentita, che vede il suo momento mediatico culminante a Barcellona nella cerimonia del parco della Ciutadella, davanti al Parlamento catalano, ma che viene ricordata e festeggiata con eventi, concerti, manifestazioni culturali e bandiere a “quatre barres” gialle e rosse, in tutti i comuni della Catalogna e all’estero, ovunque ci sia una comunità di catalani residenti.
Quest’anno la tradizionale festività ha un ulteriore significato. La “Diada” è da sempre accompagnata da manifestazioni parallele più o meno esplicitamente dedicate al diritto di autodeterminazione della nazione catalana e all’indipendenza di questa dalla Spagna. La manifestazione di quest’anno ha però una valenza amplificata.
E’ già da tempo che la tradizionale passione indipendentista catalana ha incrementato la propria intensità. Nel marzo del 2009 ci fu una importante manifestazione a Bruxelles, con migliaia di catalani che attraversarono la capitale d’Europa per attirare l’attenzione sui temi caldi tra cui anche l’inserimento del catalano tra le lingue ufficiali dell’Unione; poi la Diada del 2010, che ha evidenziato il problema dei tagli operati allo statuto di autonomia catalano (approvato quattro anni prima da un referendum popolare) da parte del tribunale costituzionale di Madrid. Tra il 2009 e il 2011 numerosi comuni hanno organizzato dei referendum indipendentisti (tutti stravinti dai SI) e nel frattempo sono nati nuovi gruppi e movimenti dedicati al raggiungimento dell’autodeterminazione.
Questa volta però il momento sembra propizio. Tant’è che gli organizzatori della manifestazione del 2012, per non lasciare adito a interpretazioni riduttive, hanno scelto il motto chiaro ed esplicito “ Catalunya, Nou Estat d’Europa” (Catalogna, Nuovo Stato Europeo).
Alle questioni storiche, alle rivendicazioni nazionali e alla crisi economica mondiale, inadeguatamente fronteggiata dalle politiche economiche attuate a Madrid (prima dai Socialisti di Zapatero e ora dai Popolari di Rajoy), si aggiunge oggi l’annosa questione del patto fiscale, ovvero l’accordo sulla gestione e la ripartizione delle entrate che al momento escono dalle casse della ricca Catalogna per finire nel buco nero della finanza pubblica a Madrid, senza nessuna contropartita nei confronti di una regione che è il motore trainante dell’economia spagnola.
Secondo molti giornali catalani, un sondaggio fatto oggi su un ipotetico referendum sull’indipendenza vedrebbe una vittoria schiacciante del Si, con solo un 15-20 % di voti a favore del mantenimento dello status quo.
La differenza rispetto agli anni passati si nota. Numerosi parlamentari catalani e persone influenti del mondo della cultura hanno iniziato a lanciare messaggi espliciti, anche a livello europeo, chiedendo a gran voce l’opportunità per il popolo catalano di esprimere in maniera diretta la propria volontà. Il presidente della Generalitat, Artur Mas, ha deciso (dopo alcune esitazioni) di non partecipare alla manifestazione; il solo fatto che abbia considerato questa opzione lascia intendere che l’aria è cambiata.
L’eco di queste esternazioni si è sentito anche a Bruxelles dove la questione dell’indipendenza catalana è tenuta sotto attenta osservazione. Anche José Manuel Barroso, che sino a oggi aveva attentamente schivato la questione, chiamato in causa da un’eurodeputata ha affermato il 30 agosto scorso che “ nell’ipotesi di secessione di una regione da uno Stato Membro, la soluzione sarebbe da trovarsi attraverso una negoziazione secondo le regole dei trattati internazionali”. Vista la proverbiale prudenza adottata dai politici Europei su tutti gli argomenti e in particolare su una fattispecie così delicata e inusuale (sarebbe la prima volta in Europa), una dichiarazione di questo tenore, che mette la materia direttamente tra le mani di un’entità sovranazionale come l’UE, saltando a piè pari il governo nazionale interessato, è da considerarsi rivoluzionaria.
Ad Alghero non si fa eccezione e, come succede già da due anni, è già pronto un piccolo ma interessante calendario di manifestazioni all’insegna della cultura e della lingua catalana.
Si comincia con un omaggio presentato dai bambini di Alghero al Monumento all’Unità della Lingua Catalana. Dopo la cerimonia, ci si trasferirà alla sala conferenze del Chiostro di San Francesco, dove la Professoressa Rosa Maria Delor del “Centre de documentació i Estudi Salvador Espriu” di Arenys de Mar, terrà una conferenza su "Salvador Espriu i l'Alguer", accompagnata dalla voce della cantante Franca Masu che leggerà alcune poesie dell’autore catalano. Il 12 settembre, alle ore 19.00 presso la Sala Manno della Società Umanitaria (via Marconi 10), si terrà la proiezione del documentario "Barcelona en dos colors" di Alberto Diana. Seguirà un dibattito con l'autore e Raffaele Pinto, professore di letteratura italiana all'università di Barcellona.
Joan-Elies Adell Pitarch dirige l'Espai Llull, la sede di rappresentanza ad Alghero della Generalitat de Catalunya
Un reparto di psichiatria per Alghero
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Il Centro di salute mentale di Alghero |
Chi lavora, anche in politica, deve essere pagato
Alla Redazione:
Certo non si può dire che la politica cittadina sia noiosa e piatta. Ora riempiamo le pagine dei quotidiani e dei tg locali con una nuova tendenza: "tagliare i costi della politica".
E' palese che diversi politici per avere cinque minuti di notorietà, si propongono per un incarico di sottogoverno senza percepire alcun compenso. Perchè? Io credo (e non è solo una mia opinione) che chi lavora deve essere pagato in maniera equa ed adeguata alle competenze.
E' palese che diversi politici per avere cinque minuti di notorietà, si propongono per un incarico di sottogoverno senza percepire alcun compenso. Perchè? Io credo (e non è solo una mia opinione) che chi lavora deve essere pagato in maniera equa ed adeguata alle competenze.
Case popolari, la giustificazione di Canu non convince il Pdl
«La giunta Lubrano è responsabile della mancata partecipazione al Bando regionale per l'edilizia abitativa».
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Case popolari |
Opposizione all’attacco: «Le bizzarre giustificazioni dell’amministrazione – scrivono in una nota i quattro consiglieri comunali del Pdl Marco Tedde, Gianni Martinelli, Michele Pais ed Ennio Ballarini - ci hanno indotti ad esercitare il nostro dovere di vigilanza che ci ha consentito di verificare la piena responsabilità della giunta Lubrano per il mancato inserimento in graduatoria regionale».
Di Nolfo: «Caula riesce dove Tedde ha fallito per un decennio»
Con la soluzione del caso dell'asilo di via Marconi viene inaugurato un nuovo modo di fare politica, a sentire Valdo Di Nolfo, consigliere comunale di Alguerosa.
«Caula riesce dove Tedde ha fallito per un decennio», dice. Ritiene una conquista della coalizione di centro sinistra la decisione di chiudere il contratto per l’affitto di un locale adibito ad asilo che a detta dell’esponente di maggioranza non era idoneo per quello scopo.
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Valdo DI Nolfo |
Lo aveva più volte denunciato anche nella passata legislatura, ma da consigliere di minoranza. E ora, con il suo assessore di riferimento nel governo Lubrano, la delegata ai Servizi sociali Romina Caula, può festeggiare: «Il centrosinistra dopo solo cinquanta giorni dall'insediamento della giunta – dice - ha raggiunto un grande risultato: finalmente i venticinque bambini della scuola materna di via Marconi avranno uno spazio idoneo».
Sul caro mensa primi veleni tra maggioranza e opposizione
Pasti più salati tra le mense scolastiche di Alghero. Con la partenza del nuovo anno didattico entra in vigore il tariffario deciso a febbraio sotto il governo commissariale che prevede aumenti a carico delle famiglie per sopperire ai maggiori costi del servizio.
Di fronte alla protesta dei genitori di alunni di scuole materne ed elementari, a maggio, il prezziario al rialzo era stato congelato da un nuovo provvedimento che di fatto rispediva la patata bollente alla futura amministrazione.
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Diario 1
3 - 9 settembre: la Bce compra, sposare il medico, la moltiplicazione, accanimento, all’improvviso nel XXII secolo, citazioni.
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Francesco Indovina |
La Bce compra titoli
Mario Draghi l’ha spuntata: la Bce può comprare illimitatamente titoli sovrani degli Stati in difficoltà che ne fanno richiesta.
Non è certo una cattiva notizia, ma come nei film di categoria B al protagonista viene comunicato che ci sono due novità, una buona e una cattiva. La buona è presto detto “acquisto illimitato di titoli”. La cattiva è più complessa: acquisto di titoli a breve (fino a tre anni); perché questa limitazione? Gli Stati devono richiedere l’intervento, sembra il rispetto dell’autonomia dei singoli Stati, ma non è così, gli stati devono richiederlo perché collegati all’intervento ci sono le “condizioni” e il controllo della troika (Bce, Fondo Internazionale, UE).
Mario Draghi l’ha spuntata: la Bce può comprare illimitatamente titoli sovrani degli Stati in difficoltà che ne fanno richiesta.
Non è certo una cattiva notizia, ma come nei film di categoria B al protagonista viene comunicato che ci sono due novità, una buona e una cattiva. La buona è presto detto “acquisto illimitato di titoli”. La cattiva è più complessa: acquisto di titoli a breve (fino a tre anni); perché questa limitazione? Gli Stati devono richiedere l’intervento, sembra il rispetto dell’autonomia dei singoli Stati, ma non è così, gli stati devono richiederlo perché collegati all’intervento ci sono le “condizioni” e il controllo della troika (Bce, Fondo Internazionale, UE).
Il rinnovamento non è solo una questione anagrafica
Renzi, le primarie, e le nomine agli incarichi ad Alghero.
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Giancarlo Balbina |
Bisogna dare atto al Sindaco di Firenze, Matteo Renzi, di aver inserito con prepotenza il tema del rinnovamento all'interno del Partito Democratico e della classe politica italiana nel suo complesso. Lo ha fatto, però, in maniera del tutto personalistica, sfidando apertamente la nomenklatura del Partito, con un mix di visibilità mediatica e populismo che lo contraddistinguono ormai da vari anni.
Auguri del sindaco Lubrano per la nascita de La Voce
Ringraziamo il sindaco Stefano Lubrano che ha inviato alla redazione de La Voce di Alghero una lettera di auguri per l'avvio del nuovo giornale. Di seguito riportiamo la lettera del primo cittadino.
Cara Pierpaola,
ti faccio i miei complimenti per la nuova esperienza editoriale che ti vede impegnata ancora in prima linea nel giornalismo algherese.
Questa ulteriore sfida on line con La Voce di Alghero arricchisce il panorama dell'informazione che in città conta diverse realtà, a dimostrazione che la nostra comunità è ricca di figure competenti e culturalmente vivaci in grado di coprire l'ampia e qualificata dimensione dei lettori.
A te e ai tuoi collaboratori va il mio più sincero augurio per questa nuova avventura che certamente ti vedrà protagonista dell'informazione libera., democratica e al servizio dei cittadini.
STEFANO LUBRANO, sindaco di Alghero
Cara Pierpaola,
ti faccio i miei complimenti per la nuova esperienza editoriale che ti vede impegnata ancora in prima linea nel giornalismo algherese.
Questa ulteriore sfida on line con La Voce di Alghero arricchisce il panorama dell'informazione che in città conta diverse realtà, a dimostrazione che la nostra comunità è ricca di figure competenti e culturalmente vivaci in grado di coprire l'ampia e qualificata dimensione dei lettori.
A te e ai tuoi collaboratori va il mio più sincero augurio per questa nuova avventura che certamente ti vedrà protagonista dell'informazione libera., democratica e al servizio dei cittadini.
STEFANO LUBRANO, sindaco di Alghero
Rudas: «E.on restituisca la spiaggia»
Per i sindacati i gruppi 1 e 2 di Fiume Santo vanno demoliti, non riammodernati.
«La posizione di Cgil, Cisl e Uil territoriali sul futuro della termocentrale di Fiume Santo rimane immutata: la multinazionale E.On deve rispettare gli impegni assunti e sottoscritti con le istituzioni. Ovvero non già l'ammodernamento dei gruppi 1 e 2, ma la loro demolizione con la contestuale realizzazione del gruppo 5». Lo sostiene il segretario generale della Cgil territoriale, Antonio Rudas.
The Brave - Ribelle
Mi scuso con i miei fedeli lettori ma non è colpa di Captain Birretta se al cinema proiettano solo cartoni animati o supereroi antropomorfi.
Detto questo, Captain Birretta, dopo venti minuti che era seduto nella sala a veder trailer di altri cartoni animati si era completamente dimenticato per che cosa aveva pagato il biglietto.
Detto questo, Captain Birretta, dopo venti minuti che era seduto nella sala a veder trailer di altri cartoni animati si era completamente dimenticato per che cosa aveva pagato il biglietto.
Scelte e mete
Se la scelta è fatta con trasparenza e il criterio è quello delle competenze, sono a disposizione per META. Lettera aperte al Sindaco di Alghero.
Elias Vacca |
Egregio signor Sindaco,
le scrivo pubblicamente con lo stesso spirito collaborativo con il quale ho affrontato la campagna elettorale culminata con la sua elezione, ritenendo di contribuire, con questa mia, alla trasparenza dell'azione amministrativa nell'interesse della città.
Musica per le mie orecchie?
INTRODUZIONE
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Musica per le mie orecchie? Opinioni a confronto
Nuova punta di Piazza Civica: sul rumore, musica e decibel in città. Ne discutono Massimo Cadeddu, Claudia Crabuzza, Enrico Daga, Valdo Di Nolfo, Michele Gaias, Michele Pais e Carmelo Spada.
Dopo il grande successo del pubblico della precedente puntata di Piazza Civica sul Parco di Porto Conte, anche questa domenica vi proponiamo la nostra rubrica di opinioni a confronto.
Questa volta il tema è rumore, musica e decibel in città. Un dibattito che si trascina da qualche mese, forse senza far molta chiarezza sugli argomenti in questione. Questo è dunque un nostro contributo per farla.
Piano commerciale e programmazione urbanistica
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Massimo Cadeddu |
Dal punto di vista commerciale tutto è ormai cambiato rispetto al passato, sono libere le licenze e non esistono più vincoli di orari. Per tutti.
Imitare Rimini
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Enrico Daga |
Gli effetti boomerang del "rumore"
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Prima perché non proprio tutti sanno che il decibel è l’unità di misura del suono acustico e inoltre anche una buona musica emessa con un volume eccessivo viene percepita come rumore, perché nuoce all’orecchio dell’ascoltatore.
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